Corriere di Gela | Festa della liberazione, cimeli e fotografie in bella mostra a Palazzo Ducale

Festa della liberazione, cimeli e fotografie in bella mostra a Palazzo Ducale

Anche quest’anno la Festa del 2 Giugno verrà ricordata a Gela con la esposizione di foto, cimeli militari della Prima e della Seconda guerra mondiale, divise e berretti d’epoca, medaglie ed altro, nei locali dell’ex Palazzo Ducale.
La mostra, sponsorizzata da alcuni negozianti locali, è curata dall’instancabile Franco Pardo, noto collezionista, che in tante occasioni ha esposto foto scolastiche. Anche nel 2005 lo stesso ne aveva curato con successo l’organizzazione.
Franco Pardo è veramente un accreditato intelligente collezionista, è un artista che sa fare vibrare nel momento opportuno le corde del sentimento, del patriottismo, farci ricordare le ore più belle da noi vissute nel passato.
La mostra attuale, che sarà aperta dal 2 al 15 Giugno, ci riporta con i suoi cimeli a una importante data storica del popolo italiano: quella del Referendum tra Monarchia e Repubblica.
L’Italia era da poco uscita da una disastrosa guerra voluta dal nazi-fascismo.
Tutte le città erano mezze distrutte sia dai bombardamenti anglo-americani e sia dalle rappresaglie dai militari tedeschi in fuga. Eravamo senza viveri e con pochi indumenti, linee ferrate divelte, naviglio affondato, miseria, prostituzione.
Il popolo italiano venne chiamato alle elezioni per la prima volta nel giugno del 1946 a suffragio universale (con il voto cioè delle donne). Votò per la Repubblica, che ottenne 12.717.923 voti. La Monarchia ebbe due milioni di voti in meno e il Re Umberto II abbandonò per sempre l’Italia. La nascita della Repubblica Italiana fu un grande giorno, che tutti gli italiani ricordano ogni anno, con manifestazioni in tutte le città del Nord, del Sud, del Centro.
Oggi, sabato 2 Giugno, numerose cerimonie si svolgeranno nelle città italiane, piccole e grandi. A Gela, a quella organizzata dall’amministrazione comunale, si affiancherà quella visiva curata dal beneamato concittadino Franco Pardo.

Autore : Gino Alabiso

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