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notizia del 15/10/2011 messa in rete alle 19:13:35
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Mercanti in fiera
Il problema dell’allocazione della "fera", il mercato settimanale del martedì, rischia di caratterizzare l’amministrazione di Angelo Fasulo. Quando ero bambino, ricordo che la fiera si svolgeva più o meno nello stesso sito dove, in qualche modo, si svolge attualmente. Successivamente, per tanti anni, il mercato settimanale si è spostato lungo il percorso che da via Recanati porta al nuovo palazzo di giustizia. Il trasferimento del tribunale nella nuova sede ha obbligato l’amministrazione comunale ha cercare un nuovo sito per la fiera del martedì. Per alcuni mesi, è stato un continuo peregrinare, veniva individuata una sede e subito dopo si scopriva che non andava bene: via Madonna del Rosario, Marchitello, la zona industriale, tutti siti non “adeguati”. Eppure per individuare la sede del mercato del martedì si è svolto un referendum; sono stati spesi dei denari pubblici per asfaltare le piazzette di via Madonna del Rosario, salvo poi scoprire che in quella zona il mercato non poteva svolgersi.
Soluzioni alla gelese: viene annunciato che un problema è stato risolto, per poi constatare che lo stesso problema è sempre lì, più irrisolto che mai. Da decenni Gela ha tante emergenze che non sono state mai adeguatamente affrontate, vecchie problemi: l’acqua, il disordine urbanistico, l’abusivismo variegato, l’inquinamento del mare e dell’aria, la scarsa pulizia delle vie cittadine (anche se per fortuna la spazzatura viene regolarmente raccolta), da trent’anni caratterizzano la vita della città. Oggi, però, la situazione è molto più grave che nel passato, all’antiche emergenze si sono aggiunte nuove necessità: la domanda sociale è maggiore, mentre le soluzioni socio-economiche sono scarse e frastagliate.
La vecchia industria petrolchimica è in crisi, non c’è una presenza industriale alternativa adeguata, non si intravede un modello di sviluppo territoriale diverso da quello conosciuto negli ultimi cinquant’anni. In una situazione complessa e molto critica, come quella descritta, il problema di dove allocare la fiera del martedì mattina sembra proprio risibile. Del resto la famosa “fera o luni” di Catania, dove sono presenti alcune centinaia di bancarelle, si svolge dal lunedì al sabato in pieno centro storico: tra palazzi, negozi, ristoranti e un posteggio multipiano.
A Gela, invece, l’allocazione del mercato settimanale è diventato il “paradigma” dei problemi della città. Quello del mercato che, Inizialmente, sembrava una questione grottesca, è diventato un problema politicamente “drammatico”. Da tempo si parla dell’individuazione di un’area mercatale, argomento più complesso rispetto al problema dell’ allocazione della fiera del martedì. La materia del contendere, su cui è intervenuta anche la magistratura, riguarda la scelta del sito dell’area mercatale, quello individuato si trova ai piedi della collina di Montelungo che per destinazione e vocazione non si dovrebbe prestare ad attività commerciali. Non intendo entrare nel merito dell’intricata vicenda, su cui sono intervenuti la settimana scorsa su questo giornale l’eurodeputato Rosario Crocetta e lo stesso sindaco Fasulo tramite il suo ufficio stampa. Ritengo, però, che sia opportuno fare alcune considerazioni di merito. Coloro che vengono eletti per amministrare la città hanno il diritto di fare tutte le scelte che vogliono: salvo dichiarare durante la campagna elettorale con chiarezza gli obiettivi che si intendono perseguire, una volta eletti. Resta il fatto che per fare il mercato si vorrebbe utilizzare una proprietà privata, accanto ad una zona paesaggistica, destinata a parco naturale. Si scelga, una volta per tutte, se rispettare il territorio ed, eventualmente, valorizzare Montelungo come zona d’attrazione turistica, o destinare quell’area allo sviluppo commerciale. Purtroppo, invece, ancora una volta Gela si distingue per l’opacità dell’azione amministrativa di chi la governa. Inoltre, nel festival delle “stranezze”, sembra quando meno fuori luogo che il direttore generale del comune (figura prettamente manageriale) entri a tutto tondo nel dibattito politico. Ha ragione Francesco Salinitro ad esortare il sindaco Fasulo a riappropriarsi del suo ruolo: “assumendosi con coraggio le responsabilità, informando e coinvolgendo i cittadini su ciò che sta facendo, sottraendosi ai condizionamenti […]” (vedi Corriere di Gela dell’8 ottobre 2011). Dal Sindaco ci aspettiamo decisione e chiarezza, non approssimazione e vaghezza, liquidare la scelta dell’area mercatale come una normale procedura “per favorire l’iniziativa imprenditoriale” è una dichiarazione quanto meno azzardata: il sindaco ha la responsabilità di tutta la collettività che amministra.
Autore : Emanuele Antonuzzo
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