|
notizia del 05/06/2007 messa in rete alle 19:08:20
|
Lirio Conti e la voglia di riscatto dei gelesi
Da pochi giorni il Giudice per le indagini preliminari (Gip) Lirio Conti (nella foto)è stato nominato presidente della Giunta distrettuale di Caltanissetta, che fa capo all’Associazione nazionale dei magistrati. Lo abbiamo intervistato per sapere qualcosa di lui e del suo impegno civile nella nostra città.
– Con la recente nomina a presidente della Giunta distrettuale dei magistrati di Caltanissetta, aumenta il suo impegno civile. La sua partecipazione ad eventi e manifestazioni territoriali è sempre viva. Da cosa deriva questo suo attivismo?
«Tengo a precisare che io amo Gela, per cui quando c’è qualcosa da fare per questo territorio, sono in prima fila. Pur essendo di Niscemi, vivo ed opero qui, condividendone il desiderio di miglioramento e la voglia di riscatto sociale, che sono tangibili nella comunità. I territori interessati alla mia recente nomina sono quelli di Caltanissetta, Enna, Gela e Nicosia. Ritengo positivo il fatto che per la prima volta, fra sette rappresentanti, il presidente sia un magistrato del tribunale di Gela».
– Il sindaco Crocetta ha mostrato in questi ultimi anni il suo impegno nella lotta alla mafia. Quale deve essere per lei il ruolo della politica? Ritiene che il lavoro dell’amministrazione e quello della magistratura possano integrarsi?
«Magistratura e forze dell’ordine intervengono al momento della repressione. Mentre la società civile, nelle sue articolazioni – che sono famiglia, scuola, chiesa, istituzioni, partiti ed organizzazioni sindacali, associazioni – ha invece la responsabilità di trovare un sistema di anticorpi che possano combattere le attività delinquenziali e fermarle sul nascere. Il ruolo del giudice interviene per giudicare ciò che è già stato commesso. Posso dire che l’Associazione nazionale dei magistrati di Caltanissetta, operando in una zona ad alta intensità mafiosa, presta attenzione al fenomeno mafioso in generale. Per quanto mi riguarda personalmente, mi sento un fervente sostenitore della città di Gela e non perdo occasione per ribadire il mio punto di vista. Secondo me, Gela è una città che ha enormi potenzialità, molte non sfruttate, altre inespresse. A me piace anche il modo di essere dei cittadini gelesi, che sono aperti, disponibili, generosi. Parlando di delinquenza, è normale che – come dice un vecchio detto – tutto il mondo è paese. A Gela c’è gente in maggioranza buona e gente meno buona, come in ogni altra città o nazione».
– Di Niscemi era anche un alto magistrato, il dott. Carmelo Conti, che fu anche presidente della Corte d’Appello di Palermo. Lei è un parente o un altro niscemese che porta il suo cognome?
«Si tratta di un cugino di mio padre, che non c’è più. E’ di Niscemi, ma scelse di svolgere la professione a Palermo. L’ultima volta che lo vidi fu nel lontano 1995».
Il «Chi è» di Lirio Conti
Lirio Conti studia Giurisprudenza a Roma alla Luiss (Libera Università Internazionale degli studi Sociali “Guido Carli”). Dopo la laurea comincia a far pratica e fa da assistente ad un suo docente universitario. Finita la pratica diventa avvocato e, convinto dalle parole del padre, decide con molte perplessità di tentare il concorso in magistratura. Concorso che vince nei giorni in cui un malore gli porta via l’amore paterno. Casualità o segno del destino, Conti intraprende la strada della Magistratura nel 1999, cominciando come uditore. Nel 2001 approda a Gela per scelta di operare attivamente nel suo territorio.
Autore : Alessandra Cascino
» Altri articoli di Alessandra Cascino
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|