Corriere di Gela | Le fobie

Le fobie

Arrivava all’appuntamento della seduta accompagnata da sua mamma che guidava la macchina, perché lei ormai da anni non riusciva più a guidare, invece per diversi anni aveva guidato benissimo. Viaggi a Catania, a Palermo, e in tutti i paesi vicino Gela, per lei erano stati cosa da niente, guidare le piaceva, fonte di soddisfazione personale, testimonianza della sua autonomia fisica e psicologica. Ma adesso non più. Guidare la terrorizzava , non guidava più nemmeno in paese, e cosi a fine seduta la mamma la veniva a riprendere per riaccompagnarla di nuovo a casa.

La signora era regredita psicologicamente ed affettivamente a livelli molto infantili, voleva essere accudita, ritornando ad un modalità esistenziale tipica dei bambini, lei che adesso era già madre di due figli. Giovane madre, insegnante di scuola, sposa modello, aveva subito, rassegnata, il forte calo della sua autostima. Fu cosi che uno dei primi obbiettivi della psicoterapia fu quello di riuscire di nuovo a farle guidare la macchina . Ma le paure non finivano qui. La signora infatti soffriva anche di paura dell’ascensore, e poiché io all’epoca visitavo al 5 piano di un condominio, lei era costretta a farsi 5 piani di scale a salire e a scendere. Non era questo in verità il suo più grosso problema, infatti i problemi pratici altro non erano che manifestazioni del problema ben più grave, quello interno, psicoaffettivo della sua regressione.

Fu cosi che decisi di puntare subito a dei risultati pratici , concreti anche per dare prova alla signora che lei poteva uscire da quel tunnel di bassa autostima, per cui adesso aveva vergogna anche di se stessa. Affrontammo per prima cosa la paura dell’ascensore, che per me come psicoterapeuta era la più facile da trattare, ed infatti nel giro di un paio di settimane il problema dell’ascensore fu risolto, con il metodo cognitivo-comportamentale. A seguire ci siamo concentrati sulla macchina, con una tecnica a piccoli passi, con dei sub-obiettvi pratici , da superare uno per volta. Iniziammo salendo entrambi sulla stessa macchina, io alla guida e lei seduta davanti accanto a me, e dopo alcune di queste sedute rassicuranti, facemmo al contrario, lei alla guida ed io seduto davanti accanto a lei. Cosi siamo riusciti a girare per la città, e poi decidemmo di raggiungere un paese vicino. All’inizio guidavo io, poi facevamo il cambio e guidava lei, sino a destinazione. Nelle sedute successive guidò lei ed io seduto accanto a lei.

Fu cosi che guidò sino a Niscemi, Caltagirone, Catania, Caltanissetta. tornò a fare compere nei paesi vicini, e dopo questa fase volle saperne di più del suo problema dal punto di vista psicoaffettivo e iniziammo delle sedute ad indirizzo psicodinamico, lei prese coscienza di molte cose dolorose, dopo il suo matrimonio. Dopo un anno decise di separarsi dal marito, si cercò un lavoro ed iniziò una nuova vita, autonoma, indipendente, con un forte recupero della sua autostima personale. La signora è guarita dalle paure.

Autore : Francesco Lauria - medico chirurgo,specialista in Psichiatria

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