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notizia del 24/03/2013 messa in rete alle 19:04:33
Educazione ambientale al Majorana
La salvaguardia dell’ambiente è stata messa in primo piano dall’Istituto Ettore Majorana di Gela, attraverso un progetto avviato il 13 marzo scorso e promosso dalla Regione Sicilia in collaborazione con la Crias (Centro Interdipartimentale di Ricerca in Ingegneria dell’Automazione dei Sistemi), con l’Università di Palermo e con la supervisione dell’Organizzazione mondiale della sanità. Si tratta di uno studio attento sulle cause del degrado urbano e ambientale che ha coinvolto gli alunni di due classi quarte del Geometri e di tre classi quarte del Professionale. I docenti responsabili dei moduli che consistono in sette incontri, sono il prof. Vincenzo Gorgone, insegnante di Tecnologie delle costruzioni, e il prof. Calogero Ascia, insegnante di Progettazione e costruzione impianti.
«La nostra scuola – ha affermato il prof. Ascia – ha aderito al Progetto oltre l’aria, rivolto ai tre siti della Sicilia che presentano un alto rischio ambientale per la presenza di raffinerie, e cioè Siracusa, Milazzo e Gela. Scopo di tale iniziativa e quello di informare gli alunni sulle cause che producono inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua, nonché sulle tecniche di prevenzione e bonifica, e sulle cause che provocano il degrado urbano. Saranno inoltre affrontati temi come il paesaggio e come si individuano le aree a rischio ».
La crescita della cultura e della sensibilità in campo ambientale è fondamentale per assicurare un’equità inter-generazionale, che si traduce nell'opportunità di limitarsi nello sfruttamento dell'ambiente, oggi, per evitare di danneggiare le generazioni di domani.
«Abbiamo già seguito con interesse la prima lezione – ha dichiarato Eleonora Presti, alunna del geometri – e spero che questo corso, riesca a far capire l’importanza di ciò che abbiamo, perché la Sicilia ha delle potenzialità che sarebbero potute essere sfruttate, salvaguardando l’ambiente, e invece nella nostra città, la presenza della raffineria ha provocato un’insensata violenza sulla natura. I professori universitari che sono venuti da Palermo sono molto preparati e principalmente sono riusciti a catturare la nostra attenzione».
Il corso si concluderà con una lezione che verrà effettuata a Palermo, dove gli alunni avranno la possibilità di visitare container adibiti ad abitazioni e case ecologiche, costruite con materiali naturali, una realtà in forte crescita nel nord Europa, ma che sta prendendo piede anche in Italia, dovuta ad una sempre più attenzione verso la sostenibilità.
«Il corso – ha sottolineato prof. Onofrio Frenda, vicepreside del Majorana – darà la possibilità a chi frequenta di poter avere diritto a dei crediti liberi se si sceglierà di proseguire gli studi universitari nella facoltà di Ingegneria. Inoltre la nostra scuola è stata sempre attenta alle esigenze territoriali e alla formazione di allievi, che porteranno con essi un bagaglio di conoscenze che saranno spendibili nel nostro paese, dove si parla tantissimo di inquinamento e dove c’è una continua richiesta di tecnici specializzati.»
I giovani e la scuola sono interlocutori naturali e privilegiati per affrontare argomenti di tutela dell’ambiente per uno sviluppo sostenibile e in applicazione dell’Agenda 21.
Autore : Filippa Antinoro
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