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notizia del 27/04/2008 messa in rete alle 18:59:25
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Centro di Accoglienza Servirti, l’aiuto ai più bisognosi
Anche nella nostra città vive tanta gente che si trova ad affrontare disagi economici gravi, spesso causa di numerose altre problematiche. Per questo motivo la necessità di avere un centro di accoglienza per soggetti in difficoltà si è posta anche nel nostro territorio. Fondato nel 1995, il Centro di Accoglienza Servirti era stato creato inizialmente come centro per l’accoglienza di giovani donne, madri in difficoltà. Oscilla tra 800-900 il numero delle famiglie che hanno già ricevuto l’aiuto e l’assistenza necessaria. Il Centro di Accoglienza Servirti dispone di un banco alimentare, trasformatosi poi in mensa della solidarietà. Associazione senza scopo di lucro, che tra le altre aderisce al Cesvop, dalle ore 12.00 alle ore 13.30 garantisce il servizio mensa.
La Responsabile del servizio mensa Claudia Firrarello giornalmente si reca all’Eni per il ritiro dei pasti caldi. Circa una decina le persone che usufruiscono di questo servizio, quando è possibile viene inoltre garantita la cena. E’ aperto tutti i giorni a chiunque abbia necessità.
Per saperne di più abbiamo incontrato il presidente del Centro Nuccio Firrarello (nella foto).
– Quando nasce il Centro di Accoglienza Servirti?
«Nato nel 1995, nel 1997 è stato iscritto alla Regione siciliana. Inizialmente chiamato Centro Accoglienza Paradiso di Gesù, nel giugno dell’anno scorso è divenuto l’attuale Centro accoglienza Servirti. Nel Dicembre dello stesso anno è stato avviato il progetto di accoglienza per ragazze madri. Nell’arco di due anni circa 60 le persone accolte, gente che aveva bisogno di un supporto, pesone in difficoltà incontrate per strada. Negli anni tra il 1997-98 è incominciato il progetto del banco alimentare».
– Da cosa nasce l’idea di aderire al Cesvop?
«Il Centro Accoglienza servirti ha aderito al Cesvop perchè nell’aggregazione, nell’unione c’è maggiore possibilità di realizzare vari progetti. Infatti abbiamo ottenuto i locali per la nostra sede all’interno del Cesvop».
– Cosa rappresenta questa associazione nel nostro territorio?
«Abbiamo dato un input ai servizi sociali per l’attivazione dei banchi alimentari. La proposta che vorremmo fare è la creazione di un minimarket della solidarietà. Attraverso questo progetto potremmo permettere la visione al singolo dei prodotti di prima necessità di cui ha bisogno, naturalmente eliminando alcolici e superalcolici. La creazione del mini market potrebbe senza dubbio migliorare il servizio. La nostra associazione si occupa anche di effettuare un dopo scuola gratuito. Vorremmo inoltre organizzare un piccolo coro stabile, inserendo in questo progetto circa 30-40 bambini che ogni anno avrebbero la possibilità di esibirsi. La mia personale esperienza nel campo discografico potrà senz’altro essermi d’aiuto nella realizzazione di questo progetto. Il coro che si chiamerebbe “Piccolo coro dell’arcobaleno” unirebbe nella collaborazione bambini di tutte le razze senza alcuna distinzione».
– Cosa si auspica per il nostro territorio?
«Che a Gela possa sorgere un centro per giovani donne maltrattate e famiglie sfrattate, categorie che nel nostro territorio non hanno la possibilità di ricevere lo specifico aiuto che necessitano. La nostra associazione insieme a Meter, si è costituita sotto forma di cooperativa sociale, per poter così presentare alcuni progetti alle istituzioni. Abbiamo GIà pensato ad un progetto importante. Un progetto anti-dispersione per giovani, che prevede la creazione di una struttura all’interno della quale inserire questi giovani, organizzando svariate attività lavorative. Tante sono le idee, speriamo di poterle realizzare».
Autore : Martina La Gristina
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