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notizia del 31/10/2009 messa in rete alle 18:57:53
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Emanuele Salinitro, aspirante artista, Un talento che conquista il pubblico
Emoziona, rallegra e riporta spesso alla mente ricordi lontani. La musica è la compagna fedele che mai giudica o tradisce. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Gela è da qualche anno sotto i riflettori per una delle manifestazioni canore siciliane fra le più riuscite. Tra gli artisti che hanno mostrato capacità al Festival del Golfo, ce n’è uno che spicca per le sue doti interpretative.
Un aspirante artista – si definisce così – il giovane Emanuele Salinitro, che nelle ultime tre edizioni del Festival ha catturato l’attenzione del pubblico.
Il suo modo coinvolgente di entrare nel vivo del brano non passa inosservato. Un talento estroverso ed esuberante al punto giusto.
Trasmettere emozioni, entrare nello stile come un attore entra nella parte, è per lui fondamentale. Appena 19 anni ed una grinta invidiabile, il giovane Salinitro si è iscritto all’università Bocconi di Milano. Frequenterà il corso di Laurea in Economia e Management per Arte, cultura e comunicazione. Ha praticato sport quali calcio, basket, nuoto e pallavolo. Ma la sua più grande passione è cantare. A New York ha studiato inglese, ed ha visitato diverse città d’Europa. Il canto diventa la sua passione principale, dopo che la madre gli trasmette quella per il ballo del genere latino-americano.
Laura Pausini, Mina, Madonna, Celine Dion, Michael Bublè, sono alcuni degli artisti che cita fra i suoi preferiti. Cantare vuol dire trasmettere emozioni – dichiara Salinitro – essendo anche capaci di richiamare un pubblico variegato. Nel 2007 esordisce con il brano dei Pooh “Uomini soli”; grande trionfo nel 2008 con “It had better be tonight”di Michael Bublè che lo conduce al terzo posto; ed infine quest’anno ha catturato il pubblico con il brano “Come fly with me”, dello stesso artista. Coraggiosa e appassionata la sua scelta di esibirsi con dei brani non di facile esecuzione. Sul palco si destreggia abilmente, come fosse la cameretta di casa sua. Per poter definirsi un cantante, l’artista – afferma Salinitro – deve essere ancor prima artista dentro di sé.
– Qual è stato il suo percorso di studi?
“Ho avuto la fortuna di studiare canto. Ho frequentato una scuola di Gela, per due anni. Tre anni fa invece, ho deciso di cambiare . Mi sono iscritto ad una scuola di Catania. Il mio maestro mi ha portato ad un buon livello di preparazione. Qui ho trovato anche allievi più grandi di me. Avere intorno gente più matura è un modo per confrontarsi. Oltre ad ascoltare musica, mi piace osservare i video, andare ai concerti. Chissà, magari un giorno diventerò un cantante”.
– Cosa offre la città di Gela ad un artista?
“E’ un territorio difficile sotto questo punto di vista. Ci sono tantissimi giovani che condividono come me la passione per il canto, ma non hanno la possibilità di emergere. Non ci sono le strutture adatte, mancano le istituzioni, ma soprattutto non ci sono persone che puntano su questi talenti”.
– Suona qualche strumento musicale?
Ho studiato pianoforte per due anni. Ho deciso di smettere, tutto ciò è avvenuto molto prima che scoprissi il mondo del canto. E’ stato uno studio prettamente tecnico, non mi regalava soddisfazioni particolari. E’ uno strumento difficile, sono necessari diversi anni prima di arrivare ad un livello medio”.
– Se decidesse di tornare a suonare uno strumento, su quale fra i tanti cadrebbe la sua scelta?
“Paradossalmente ritornerei a studiare pianoforte. Ascoltando musica ho imparato ad apprezzare anche altri strumenti quali il violino e il sassofono. Lo strumento utilizzato per un brano gioca un ruolo fondamentale a livello emozionale, per chi ascolta”.
– L’anno scorso trionfò al Festival del Golfo una filippina, quest’anno una brasiliana, cosa ne pensa?
“Ho apprezzato molto l’esibizione della filippina Gema Ancheta, una vittoria meritata senza dubbio. Ha presentato un brano non facile di Celine Dion dal titolo “The power of love”. Ha un grande potenziale. Quest’anno invece c’erano diversi talenti candidati alla vittoria. Anche la vittoria giovane brasiliana Cristiane Arancio è stata meritata. Si è esibita con un brano di Beyoncè dal titolo “Listen”, una canzone che l’ha fatta spiccare particolarmente. Per me non è fondamentale un premio, piuttosto riuscire in una buona performance”.
– Fra le due ultime vincitrici chi le è sembrata più valente?
“Direi Gema Ancheta. Con la sua interpretazione mi ha trasmesso delle emozioni. La vincitrice di quest’anno è stata tecnicamente capace, ma emotivamente non mi ha comunicato molto. E’ un parere soggettivo. Credo che una esibizione impeccabile non escluda mai una buona interpretazione. Anche se si tratta di un’esecuzione perfetta, se non trasmette nulla non ha senso”.
– Dopo le Filippine e il Brasile, l’anno prossimo a quale nazionalità toccherà la vittoria?
“Spero sia la volta di un talento gelese. Penso che il fatto che non vincano dei connazionali possa essere un po’ deleterio. Il pubblico potrebbe pensare che a vincere siano concorrenti di altre nazionalità solo perché stranieri. Non è così. Si è artisti a prescindere da tutto. Penso farebbe piacere al pubblico vedere premiato il talento gelese”.
– E’ deluso dal verdetto della giuria?
“Deluso no. Ho partecipato volontariamente al Festival. Sono rimasto soddisfatto della mia esibizione. Rispetto agli anni passati però l’ambiente mi è sembrato poco spontaneo. Forse il fatto è che qualche anno fa il Festival del Golfo era un evento del tutto nuovo. Un cantante non è bravo perché vince un premio, ma perché il pubblico lo ascolta”.
Autore : Martina La Gristina
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