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notizia del 31/10/2009 messa in rete alle 18:55:53
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Quando riaprirà il Teatro comunale?
Anche la città di pochi abitanti hanno il cinema e il teatro in attività. Soltanto Gela questi locali che fanno cultura restano chiusi, non sono funzionanti. Indubbiamente tutto ciò è una carenza culturale, un lato negativo per un grosso centro di quasi 80 mila abitanti, con tanti laureati e diplomati.
Per vedere un buon film, o una compagnia di riviste, o un’opera lirica i gelesi debbono recarsi a Catania, a Caltanissetta, a Vittoria.
Ma quello che fa rabbia è il fatto che il “Teatro Eschilo”, proprietà comunale, è chiuso per ristrutturazione dal 1975.
E questo per il tic di un assessore che suggerì al sindaco di trasformare la struttura del locale da rettangolare (come sono oggi tutti i moderni teatri) a forma di ferro di cavallo (come si costruivano nell’Ottocento).
Ma i lavori – ahimè! – dopo 34 anni non sono ancora arrivati alla fine. Una vera telenovela le varie interruzioni dei lavori. I motivi: la mafia degli appalti.
Io sono riuscito – grazie all’intervento di un deputato regionale – ad entrare tre anni fa all’interno del teatro. I lavori erano in via di rifinitura e gli operai erano alle prese con l’impianto elettrico.
Talchè pensai che i lavori erano sarebbero stati ultimati nel giro di qualche mese.
Invece il sindaco aveva percepito odore di… mafia e subito è calato il sipario sulla ultimazione dei lavori. Di questo passo il “Teatro Eschilo” sarà ultimato nel quarto millennio.
Il teatro è cultura, è una grande scuola dove si fanno spettacoli, danze classiche, concerti, riviste di studenti, convegni culturali, comizi ed altro.
Quando ero giovane al “Cine-teatro Eschilo” vidi tanti bei films, ho assistito a tante recite organizzate da studenti universitari, ho applaudito cantanti di fama nazionale, ho ammirato l’esecuzione di opere liriche, di operette che rifacevano divertire, ho applaudito concerti di professori d’orchestra gelesi.
Oggi, invece, il “Teatro Eschilo” si presenta con gli ingressi addirittura murati con mattoni. Chissà quanti topi balleranno felici sul suo palcoscenico” E’ veramente una vergogna per il Comune che non riesce ultimare i lavori. Che tristezza!
Autore : Gino Alabiso
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