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notizia del 13/06/2010 messa in rete alle 18:56:20
Protocollo di legalità Italicementi-Sindacati
Le vicende della Calcestruzzi s.p.a, società ricompresa all'interno del gruppo multinazionale bergamasco Italcementi, sono ancora vive a Gela, al pari dell'intera provincia di Caltanissetta: inchieste giudiziarie, condanne, legami con esponenti dei gruppi mafiosi della zona.
Ma qualcosa, perlomeno una maggiore consapevolezza, sembra essersi instillata tra i protagonisti dell'economia edile regionale.
Il protocollo di legalità, firmato lunedì a Palermo da Italcementi Group, Confindustria Sicilia, Prefettura di Palermo ed organizzazioni sindacali, regionali e nazionali, “è un passo essenziale sulla via della totale trasparenza della filiera economica regionale, soprattutto in un settore, quello edile, tanto appetito dalle organizzazioni criminali”, dice Ignazio Giudice (ella foto), segretario provinciale della Fillea-Cgil, tra i firmatari dell'accordo.
Un rapporto di interscambio tra entità, istituzionali ed economiche, mai così vicine: questo, perlomeno su di un piano formale, l’obiettivo dell’accordo.
“Tra gli strumenti essenziali, l'albo delle imprese di fiducia, ovvero una lista che ricomprenderà tutte quelle aziende operanti nel settore, in grado di superare controlli garantiti dalle Prefetture e dalla burocrazia in generale, certificazioni antimafia, regolarità nei pagamenti, osservanza delle misure di sicurezza”, dice il sindacalista.
“Mi sento onorato di aver partecipato all'incontro, che segna una tappa essenziale nella recente storia di questa regione, per la prima volta, infatti, i vertici confindustriali, quelli delle imprese, le prefetture, tutti insomma, vengono coinvolti in un processo che dovrà necessariamente rivelarsi virtuoso”.
Secondo Giudice, “non ci sono più scuse, questa volta le regole dovranno essere osservate da tutti, è fin troppo chiaro che i furbi o i disonesti, che speculano sulla manodopera e non temono di stringere accordi perlomeno pericolosi, dovranno essere stanati”.
“Il protocollo, fattore assai importante per le rappresentanze sindacali, protegge i diritti essenziali dei lavoratori, con in testa quello alla corretta retribuzione, tutelato da un percorso di tracciabilità che coinvolgerà intermediari autorizzati, ed escluderà cessioni del credito o del debito a terzi ed ancora versamenti effettuati mediante assegni liberi”.
“Prefetture ed aziende coopereranno mediante un fitto scambio di informazioni, utile per evitare spiacevoli sorprese, non sarà più possibile alcuna forma di infiltrazione criminale, questo l'intento prioritario del protocollo”.
Italcementi, multinazionale dalle grandi dimensioni, si appresta ad assumere le vesti di apripista, dopo periodi di scarsa chiarezza soprattutto in Sicilia, cercando di collaudare un modello da esportare verso altre realtà economiche.
Ignazio Giudice, al pari dell'intera Fillea-Cgil, si attende molto dal risultato conseguito: il fallimento, infatti, segnerebbe una sorta di non ritorno per un comparto da sempre in bilico tra legalità ed illegalità.
Autore : Rosario Cauchi
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