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| notizia del 27/04/2008 messa in rete alle 18:52:49 Quel pasticciaccio del Presti Nei giorni scorsi i quotidiani e le emittenti locali hanno dato, distrattamente e in modo sintetico, una notizia che è passata ai più inosservata: l’Amministrazione Comunale di Gela ha stabilito di offrire ad una impresa privata che costruisca il nuovo campo sportivo a Marchitello l’area del “Vincenzo Presti”, vecchio campo da smantellare per costruirvi palazzine. Fin qui nulla di strano: si tratta di un tipo di operazione che spesso viene promossa da Enti pubblici a corto di quattrini per ovviare al problema: tu mi costruisci un’opera pubblica a tue spese, io ti metto a disposizione un’area su cui lucrare abbondantemente. Ma su un’operazione del genere a Gela occorre fare qualche riflessione. Una simile proposta, dicevo, è la dimostrazione che il Comune di Gela è a corto di quattrini. Un Comune con una situazione finanziaria credibile provvederebbe ad accendere un mutuo per la costruzione del nuovo campo sportivo tramite il Coni o l’apposito Credito Sportivo. Ma ciò che più mi impressiona è la facilità con cui si intenderebbe smantellare il “Vincenzo Presti”. Ricordo a me stesso che a Gela non esistono campi sportivi alternativi, che spesso il Gela JT ha dovuto effettuare gli allenamenti in campetti di fortuna e in condizioni inadeguate proprio per l’assenza di alternative al “Presti”. Il campo “Enrico Mattei” di Macchitella continua ad essere in condizioni pietose e anche se nei prossimi secoli si realizzeranno i necessari interventi sarà sempre soggetto a manutenzioni straordinarie, sia per l’ubicazione che per la natura del terreno su cui sorge. Non dimentichiamo poi che, quando esisteva la Trinacria, qualche anno fa, si accendevano roventi polemiche sull’uso del “Presti” per le partite di campionato e per gli allenamenti, in una sorta di guerra tra poveri che dovevano dividersi un solo campo. Ben venga quindi, e sarebbe ora, la costruzione di un nuovo campo sportivo, ma non vedo il motivo di smantellare il “Presti”, che può e deve continuare ad avere la sua importante funzione come campo alternativo, da usare per gli allenamenti (senza così appesantire il manto erboso del nuovo campo) e per le partite di campionato delle squadre minori (allievi, Berretti, juniores, Primavera) e di altre compagini che in futuro dovessero, come la Trinacria, giungere a disputare campionati di un certo livello. Questo è ciò che mi consiglia il buon senso. C’è poi quello che mi consiglia il cuore: il “Vincenzo Presti” è il campo dove per decenni ha giocato il glorioso Terranova, dove albergano i ricordi struggenti dei più appassionati sportivi. Che squallore sarebbe vederlo smantellato e al suo posto palazzi residenziali! A Caltanissetta, lo scorso anno, il sindaco Messana ebbe la felice idea di smantellare il vecchio Palmintelli. Ci fu una mezza sollevazione popolare a difesa del glorioso campo nisseno, e l’Amministrazione fece marcia indietro. Non se ne è più parlato. Mi auguro che a Gela non passi sotto silenzio questa assurda intenzione di Crocetta e compagni. E poi la cosa mi puzza un po’ di bruciato. Per caso non sarà già pronta l’impresa disponibile a questa operazione e si è voluto dare un vestito su misura, a prova di legalità, ad una volgare speculazione edilizia? Caro Sindaco, se vuoi costruire il nuovo campo sportivo stai pensando una cosa giusta. Ma fallo con risorse “normali”, accendendo un mutuo o chiedendo contributi. Ma togliti dalla testa di potere smantellare il “Vincenzo Presti”. Sia per ciò che rappresenta per la storia del calcio a Gela, sia perché continuerà ad essere utile in futuro. Gli sportivi gelesi non ti permetteranno questa squallida operazione. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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