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Corriere di Gela | I sindacati a convegno per gli appalti
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notizia del 08/11/2003 messa in rete alle 18:38:50

I sindacati a convegno per gli appalti

Per la seconda volta il sindacato Cgil torna a parlare di legalità, di protocolli di legalità, appalti ed anomalie di una legge che andrebbe perfezionata. Lo fece lo scorso anno in forma più ristretta, adesso ha organizza un convegno regionale con la partecipazione dei massimi responsabili del sindacato nazionale e regionale. Si registrano presenze autorevoli, insomma una tribuna da dove il messaggio che giunge alle Istituzioni è sicuramente corposo.
“Piena attuazione della legge sugli appalti in Sicilia, nuovi protocolli di legalità, efficienza della pubblica amministrazione per la legalità e lo sviluppo del settore delle costruzioni “ Questo il tema che è stato ampiamente dibattuto da tutti gli intervenuti. A presiedere l’assise sindacale è stato Emanuele Scicolone segretario generale della Camera del lavoro di Gela. Ha relazionato Enzo Campo segretario regionale della Fillea e sono intervenuti il segretario regionale della Fillea Cgil Carmelo Di Liberto e il segretario nazionale della Fillea Franco Martini che ha tratto le conclusioni.
Il convegno di mercoledì ha dimostrato non solo come la Cgil nazionale e re-gionale hanno particolarmente a cuore il nostro territorio, ma anche come si-nergicamente si studiano le strategie per uscire vincitori dalle battaglie costanti che si fanno in tema di legalità. La proposta che ne è uscita è stata di intraprendere un percorso che punti alla modifica della leggere regionale sugli appalti. E’ stata anche prospettata la necessità che la Regione si faccia carico di creare l’ufficio unico per gli appalti per fungere da deterrente per gli illeciti nelle gare e di istituire una sorta di task force per il controllo dei cantieri onde scoraggiare il lavoro nero e irregolare. Hanno parlato anche Tonino Licata, Gianni Ferro ed altri. Il sindaco di Gela, intervenuto di prima mattina dopo avere porto il saluto ha spiegato le strategie del Comune in tema di appalti e denunciato le irregolarità che si manifestano sempre in tema di appalti in Sicilia ed a Gela.

“Noi siamo convinti che con delle leggi utili – ha affermato Franco Martini segretario nazionale della Fillea Cgil – che le regioni possono fare e con dei provvedimenti efficaci che le amministrazioni comunali possono adottare, si possa porre un freno, ossia un limite allo strapotere della criminalità e della mafia nel settore degli appalti. L’esperienza di Gela dimostra che questo è possibile sperimentarlo. Per questo abbiamo voluto ottenere in questa significativa realtà una iniziativa che rilancia quella che è una piattaforma che ci vede impegnati”. Molto articolata e ricca di spunti per il dibattito è stata la relazione di Enzo Campo che ha denunciato come non si muove foglia se non si pagano le tangenti alla mafia nella nostra realtà. In merito ai protocolli di legalità portati avanti dal sindacato ci ha dichiarato che sono uno strumento in più che interagisce in tutta quella parte della discrezionalità delle pubbliche amministrazioni, sostenendo che rispetto ad essa ci possono essere degli aspetti positivi in cui si limitano gli interventi di altri o danno certezze a tutto il settore per far sì di combattere il fenomeno mafioso. “Sono validissime le iniziative intraprese dal sindaco Crocetta – ha aggiunto Campo – e vanno nella direzione giusta.
E’ chiaro un fatto, se non c’è una condivisione di tutte le parti istituzionali e non, diventa solo una impostazione dell’amministrazione. Queste cose vanno fatte vivere con il consenso di tutti. I protocolli non vanno imposti, dove ci sono delle necessità proponiamo un intervento che è quello dell’applicazione della legge. Dove ci sono margini di discrezionalità, occorre renderli più esigibili in un rapporto concertato tra le parti, rispetto a quello che in quel momento è il fenomeno più importante. Se è il lavoro nero, si affronta il lavoro nero. Se è la sicurezza, bene, venga affrontata la sicurezza. Non con tutti in fotocopia, ma dove ci sono le necessità”.
“La battaglia contro la mafia – ha affermato Emanuele Scicolone segretario della Camera del lavoro di Gela in merito ad una nostra domanda se il colore politico della giunta regionale potrebbe frenare le proposte del sindacato sulla elaborazione di una nuova legge sugli appalti – la facciamo con tutti gli uomini disponibili e crediamo che debba essere anche trasversale agli schieramenti politici. Ciò non significa confusione. Diciamo anche che la battaglia non deve avere un colore politico, ma deve coinvolgere associazioni, movimenti, istituzioni e partiti. Ossia dico che dobbiamo allargare quanto più possibile il fronte unitario per combattere la mafia. Continueremo a batterci giorno per giorno nei cantieri e ovunque”.
Sempre per restare in tema di lotta alla mafia, il segretario regionale della Cgil Carmelo Di Liberto ha sostenuto che questa è una lotta di civiltà che deve coinvolgere le forze sane dalla società di cui il sindacato è parte essenziale. “Nel settore dell’edilizia – ha detto Di Liberto – la si porta avanti individuando regole certe, applicandole e verificando che in ogni fase della loro applicazione si mantenga una certa continuità. La Sicilia ha una legge che è all’avanguardia rispetto al resto del Paese, alla quale abbiamo contribuito anche noi. Il problema è che si fa una buona legge, ma non la si applica. Da 14 mesi aspettiamo l’emanazione dei decreti attuativi. L’assessore regionale è impegnato a tutelare i propri interessi nella sanità privata, però i decreti non vengono. Lo abbiamo denunciato venerdì scorso. Finchè non si emanano i decreti, quella legge è come se non esistesse. In tal modo lo spazio vuoto si riempie con le vecchie regole. Ciò noi vogliamo contrastare”.


Autore : Nello Lombardo

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