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notizia del 16/07/2007 messa in rete alle 18:38:31
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Lo sbarco degli alleati, una importante pagina della nostra storia
Sebbene siano trascorsi sessantaquattro anni, lo sbarco anglo-americano sopravvive indelebile nella memoria dei nostri nonni che con i loro racconti e le loro testimonianze ne tramandano il ricordo. Correva l’anno 1943 e nel cuore della notte tra il 9 e il 10 luglio, ingenti forze aeronavali alleate invasero le coste gelesi e di tutta la Sicilia per imporre la resa incondizionata all’Italia, alleata della Germania di Hitler. La cruenta battaglia sulla Piana di Gela si svolse tra il 10 e il 12 luglio, e molti soldati italiani, nonostante la notevole inferiorità numerica, preferirono morire da eroi piuttosto che arrendersi. Da allora ogni 10 luglio si ricorda solennemente lo sbarco degli alleati come uno degli eventi più importanti della Seconda Guerra Mondiale. Quest’anno, in occasione del 64° anniversario, il Kiwanis club in collaborazione con il Soroptimist e col patrocinio dell’amministrazione comunale, ha organizzato una grandiosa giornata della memoria.
«L’organizzazione in pompa magna di questa particolare ricorrenza – ha spiegato Giorgio Romano, presidente del Kiwanis – vuole esaltare il valore di una pagina di storia che ha capovolto le sorti non solo della Sicilia ma dell’Italia tutta». Il programma ha avuto inizio con la celebrazione di una messa officiata nella chiesa del Rosario dal vescovo Michele Pennisi, insieme al vicario foraneo Grazio Alabiso.
«Lo sbarco – ha detto il vescovo – ha portato la pace in una Europa dilaniata da anni di guerra senza vinti né vincitori». Dopo la cerimonia religiosa, un corteo di autorità politiche, civili e militari ha attraversato il corso Vittorio Emanuele per raggiungere viale Mediterraneo dove, alle spalle del Palazzo di città, è stata collocata una lapide commemorativa in onore dei caduti durante le giornate dello sbarco. Il monumento, donato dal Kiwanis, è stato scoperto dal sindaco Crocetta che ha dichiarato: «Mantenendo vivo il ricordo dell’arrivo degli anglo-americani, trasmettiamo ai nostri giovani la riconoscenza verso quei popoli che hanno aiutato l’Italia a risorgere nella pace e nella democrazia». Nunzio Cilindrello, membro dell’associazione ex combattenti, ha in seguito recitato la “Preghiera del marinaio”. Ha preso parte alla manifestazione anche Scott Fields, capitano di fregata del comando Nas di Sigonella. «Ho accettato con piacere l’invito del Kiwanis club di Gela – ha detto – che mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere e apprezzare dalla comunità locale a cui va il mio plauso per la calorosa accoglienza». Il corteo ha successivamente lasciato viale Mediterraneo alla volta del Palazzo Ducale, trasformato in un vero e proprio museo fotografico dello sbarco, allestito grazie al materiale del Centro Studi Aldisio.
La mostra, aperta fino al 12 luglio, esponeva elmi, borracce e altri cimeli della Seconda Guerra Mondiale, mappe geografiche della Sicilia degli anni ’40 e molte immagini storiche dello sbarco tratte dalla documentazione fotografica del compianto scrittore gelese Nunzio Vicino. Giuseppe Abbate, segretario del Kiwanis, ha coordinato i vari appuntamenti della giornata sino al suo atto conclusivo presso il Club Nautico con la presentazione del libro “Sbarco a Gela e in Sicilia visto da Roosvelt e Churchill” a cura di Giorgio Romano e sponsorizzato da Carlo Varchi per le Edizioni Scrodato.
L’opera rappresenta una novità poiché racconta i fatti attraverso i punti di vista inediti di Roosvelt e Churchill. Alla serata, scandita dalla proiezione di un documentario sullo sbarco, ha presenziato anche il presidente della provincia Filippo Collura che si è soffermato sulla tragicità della guerra e l’importanza della storia come maestra di vita. Hanno inoltre contribuito alla buona riuscita della manifestazione il Rotary e il Lions.
Autore : Anastasia Virgadaula
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