1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Aspettando le sue uscite a valanga
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 22/03/2003 messa in rete alle 18:39:43
Aspettando le sue uscite a valanga

E’ stata una gravidanza regolare, quella della amministrazione Scaglione: dopo nove mesi esatti ha partorito… l’amministrazione Crocetta. Dunque, grazie alla sentenza del Tar di Palermo, Gela volta pagina in modo repentino, e il centrosinistra torna a gestire la città, speriamo con meno fibrillazioni interne rispetto alle dirompenti liti della giunta Gallo. I miei primi ricordi di Rosario Crocetta risalgono al 1970: lui, assieme ad altri studenti, sull’onda della contestazione studentesca (che a Gela giunse con un pò di ritardo), organizzò una lunga occupazione dell’Istituto tecnico commerciale, con grande scandalo dei “benpensanti” gelesi di allora, che ipotizzavano chissà quali orge a causa della promiscuità dei sessi durante le ore notturne. In contemporanea io ed altri studenti organizzavamo i primi scioperi generali nella storia del liceo Eschilo, fino ad allora scrigno intangibile del sapere e della cultura borghese. E il personaggio Crocetta, da allora, è rimasto più o meno identico: pronto a battersi senza risparmio di forze per combattere le battaglie che ritiene giuste, al di là dei giudizi degli altri.
Per questo c’è da ritenere che, nei quattro mesi o nei quattro anni in cui sarà primo cittadino, darà il massimo impegno per la città, secondo il suo programma. Si tratterà di vedere se il suo programma sarà utile allo sviluppo della città, e se non resterà invischiato nei soliti giochi dei partiti che lo sostengono. Ma il giudizio, serenamente, lo si potrà dare tra qualche tempo: per ora facciamolo lavorare in pace, non rinunciando però a registrare le sue, probabilmente numerose “uscite”. La prima riguarda la “legalità”, termine di cui nei prossimi mesi verrà fatto uso ed abuso. Sembra quasi un chiodo fisso per il nuovo Sindaco, tanto che ha programmato una “task-force” con l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando (un “residuato bellico” di una vecchia politica basata sul sospetto), uno dei cosiddetti “preti antimafia”, don Turturro, ed il parlamentare Lumia, ex Presidente della Commissione Antimafia. Questi tizi, presumibilmente, dovrebbero dare le direttive all’amministrazione per evitare infiltrazioni mafiose e garantire la legalità.

Ho qualche serio dubbio, ma col tempo vedremo. Ma la “sparata” migliore riguarda la presenza di polizia e carabinieri durante lo svolgimento delle gare di appalto. Cosa dovrebbero fare i tutori dell’ordine, oltre che osservare lo svolgimento della gara? Quali reati si potrebbero commettere durante l’apertura delle buste, quando anche i bambini sanno che gli inghippi si fanno prima, al momento della presentazione delle buste, tramite i “cartelli” di imprese? Fortunatamente il Prefetto ha acconsentito alla richiesta solamente per le gare di importo elevato, altrimenti Polizia e Carabinieri avrebbero dovuto indire subito un mega-concorso per l’assunzione di alcune centinaia di unità, da destinare al controllo delle gare di appalto. L’idea delle forze dell’ordine direttamente impiegate nel controllo della legalità è comunque buona, e andrebbe ulteriormente approfondita.

Per esempio, si potrebbe assegnare un poliziotto per ogni cestino, per controllare che i cittadini vi depositino la carta invece di buttarla sui marciapiedi; un carabiniere in ogni stanza degli uffici comunali, per verificare che gli impiegati lavorino bene e nella legalità; un finanziere in ogni centro di cottura della refezione scolastica, per verificare giornalmente qualità e quantità del cibo; le guardie forestali potrebbero occuparsi di quei pochi gabinetti pubblici che ci sono, per verificare che le “tazze” vengano usate correttamente. I vigili urbani? No, quelli no: fanno anche gli straordinari per tartassare gli automobilisti…
Attorno alla “poltrona” del sindaco dovranno germinare nuove piante velenose, simili a fungaie dai colori allettanti; una “poltrona” per scacciare le gratuite illazioni murarie, di facciata, di facile presa su una opinione pubblica non più facile esca, matura fra bestemmie e preghiere da ormai troppi, lunghi anni.
Alla luce di queste nuove “traumatiche” giornate, di quanti eventi cittadini che si riverberano oltre gli angusti confini regionali, ne consegue che Crocetta dovrà applicare il detto latino: “aequam rebus in arduis servare mentem”, ovvero che bisogna conservare un animo sereno nelle situazioni difficili; e le sue non saranno poche.
Attorno a questo “rinascimento” la libera cronaca giornalista dovrà recitare il ruolo che le compete, soprattutto a livello locale; giudicare, stigmatizzare, o lodare le azioni, le parole e perfino le recondite intenzioni degli uomini-amministratori.
Questi tasselli si coniugano fra di loro e bisognerà tenerne massimo conto.


Autore : Giulio Cordaro

» Altri articoli di Giulio Cordaro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120