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notizia del 13/10/2004 messa in rete alle 18:33:35
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Vullo sulla refezione: “Penalizzate le categorie più deboli”
Polemica in Consiglio comunale con coda finale. L’opposizione boccia il regolamento sulla refezione scolastica e l’assessore all’Istruzione Luciano Vullo (foto) ti convoca a 48 ore di distanza una conferenza stampa per dire che i consiglieri non hanno capito nulla o comunque non si sono documentati sugli atti che dovevano andare a votare e che hanno bocciato. Tra l’altro Vullo rincara la dose affermando che chi in sede di emendamento ha modificato le cifre riferite alle fasce di reddito con le quali si stabiliva la percentuale di sconto sul costo della refezione, ha eliminato la gratuità del servizio per i meno abbienti. Non si sa neppure spiegare come mai dopo che erano stati votati tutti gli articoli, al momento di votare l’atto interamente si arrivi alla bocciatura. Lungi dal pensare ad una schizofrenia, l’assessore manifesta tutta la sua delusione per l’increscioso episodio che comporterà un ritorno al passato senza regolamento.
Riguardo al grido di allarme lanciato in consiglio comunale che il Comune di Gela avrebbe realizzato dei guadagni dal servizio di refezione, l’assessore Vullo ha spiegato l’errore nel quale sono incorsi i consiglieri comunali del centro destra.
“Loro hanno visto – ha affermato - che noi abbiamo previsto come contributi regionali per la refezione 1.130 mila euro. Siccome il costo della refezione si aggira per annualità su 1.400 mila euro, abbiamo calcolato un incasso in termini di compartecipazione attraverso questi indicatori, di 600 mila euro. Con 200 mila euro si arriva a 1330 mila e arriviamo quasi a pareggio. Siccome ci sarà un ribasso d’asta, rispetto a quanto noi prevediamo, dobbiamo così rientrarci. Loro pensavano che la Regione ci assegnava 1.130 mila euro per la refezione e noi incameravamo 200 mila euro dalla gente per impinguare altre voci di bilancio”.
Riguardo alla bocciatura del regolamento è stato alquanto duro.
“I consiglieri comunali che hanno bocciato il regolamento – ha affermato l’assessore Vullo – in realtà hanno deciso di far pagare di più alle categorie più deboli. Nel regolamento infatti era previsto che le fasce di popolazione con un ISEE da 0 a 4.000 euro non avrebbero completamente pagato il ticket. Ora non essendoci regolamento si tornerà all’uso ossia alla tradizione. Quindi coloro che hanno un ISEE fino a 3.000 euro non pagheranno, invece superando questa cifra dovranno pagare”.
Non si capisce bene se si tratta di una trappola nella quale sono caduti i consiglieri comunali d’opposizione che si sono probabilmente lasciati influenzare dalla foga di fare opposizione fine a se stessa. Ma l’assessore senza peli sulla lingua ha affermato che probabilmente non hanno capito che il loro compito doveva essere quello di andare a votare il regolamento del servizio e non il buono pasto. Richiamando infine il periodo in cui era consigliere comunale ha rimarcato che il consigliere deve sapere quello che va a votare e deve documentarsi anzitempo.
“Di competenza del Consiglio comunale – ha continuato Vullo – è il regolamento nel quale non è previsto il costo del servizio che varia di anno in anno ed in funzione dell’appalto. Probabilmente alcuni consiglieri si saranno allarmati perché sono venuti a conoscenza che noi avevamo dato l’incarico ad una agenzia di predisporre un’indagine di mercato e di includere nel menù cibi biologici per la tutela della salute dei nostri bambini. Però abbiamo anche previsto di fare pagare il maggior costo a coloro che hanno un reddito alto cioè dai 13 mila euro in su. In ogni caso il servizio verrà continuato. Faremo la gara tra non molto” .
Autore : Nello Lombardo
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