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notizia del 16/11/2004 messa in rete alle 18:25:58
L’embrione é già una vita umana
Procreazione medicalmente assistita: questo il tema del convegno svoltosi a Gela domenica scorsa nell’auditorium del Liceo Eschilo in occasione del 25° anniversario della costituzione del Cav di Gela e del IV Convegno regionale Siciliano dei movimenti per la vita e dei centri di Aiuto alla Vita.
La tematica è stata discussa da esperti in tutti i suoi aspetti tecnici e secondo le rispettive considerazioni etiche e giuridiche.
Una proposta d’incontro per confermare l’impegno a riconoscere la dignità dell’uomo che non può e non deve essere negata, la platea gremita di gente ha avuto l’opportunità di riflettere sulla legge 40 del 2004 appena approvata come rimedio alla sterilità, ed evidenziata dalla proposta di legge Tommasini come consueta terapia contro le malattie ereditarie. E’ affermato il fatto che l’embrione umano sia “persona” fin dall’atto della fecondazione e che come tale debba assorbire già prima del concepimento i diritti che sono propri dell’essere umano. La legge si esprime secondo principi laici che per molti aspetti non potrà mai vedere favorevoli i cattolici, è una legge moderna che cerca di dire sì alla vita a favore della scienza e quindi dell’uomo, che potrebbe però portare ad un fenomeno di massa, legge caratterizzata quindi da elementi pro e contro assolutamente individuali per religione, appartenza politica ed estrazione sociale. Nonostante le relazioni presentate sulla procreazione medicalmente assistita riguardo le considerazioni biomediche e bioetiche gli aspetti giuridici della legge 40 e il senso della maternità alla luce della stessa, non si è giunti a grandi conclusioni sulla sua utilità e sicurezza.
La tavola rotonda è stata coordinata dall’on. Carlo Casini, presidente nazionale del Movimento italiano per la vita italiana, secondo cui sarebbe grave cambiare in peggio la legge già imperfetta.
Tra gli intervenuti, Giovanna e Rocco Giudice, fondatori del Cav di Gela, Angelarita Toscano responsabile giovani del movimento per la vita della Regione siciliana; presente anche il vescovo Michele Pennisi.
"Questa legge – ha detto il Vescovo – nasce come benefica cura della sterilità, non rispetta però la sessualità umana che prevede l’atto al fine del concepimento dopo l’unione coniugale, potrebbe anzi sembrare una strada preferenziale".
In rappresentanza del Comune, il vicesindaco dott. Giuseppe Arancio, presente anche il Presidente della Provincia Filippo Collura.
"Il Cav sta facendo un lavoro egregio – ha affermato Collura – trovo strano vedere come uno Stato laico, non si faccia carico di un fatto etico e religioso, non penso che i valori della vita siano solo parte di un cattolicesimo. La legge è espressione di un sentimento popolare".
Ed ancora ha espresso la sua idea riguardo la procreazione assistita l’on. Alessandro Pagano, assessore regionale ai Beni culturali ed alla Pubblica istruzione. "Questo – ha detto l’on. Pagano – è uno dei temi in cui troviamo grande attualità. Bisogna far leva sul senso delle cose, sul diritto naturale alla vita. E’ giusto capire e sapere delle caratteristiche sociali e culturali della legge e comprendere se l’embrione e quindi l’essere umano sia segnalato come vita, scarto o proprietà".
Si sono occupati degli aspetti medici e legali il prof. Lucio Romano, docente dell’Università degli studi di Napoli Federico II dipartimento delle Scienze Ostetriche-Ginecologiche; l’avv. Tonino Gagliano e la dott.ssa Nuccia Morselli, psicologa-psicoterapeuta; l’on. Nicolò Piccione, presidente regionale dell’Associazione Medici cattolici e dell’Ufficio pastorale salute della Cesi; e l’avv. Giusy Naro, presidente Unione giuristi cattolici della Provincia di Caltanissetta.
Autore : Lorena Scimé
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