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Corriere di Gela | Sportello Meter contro la pedofilia
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notizia del 14/09/2008 messa in rete alle 18:18:40
Sportello Meter contro la pedofilia

Quella dell’abuso sui minori è senza dubbio una delle problematiche più gravi che affliggono il mondo, uno dei drammi che milioni di bambini e adolescenti affrontano nel quotidiano. Anche Gela cerca di dare un contributo per il territorio. A tale scopo nasce Meter, l’associazione onlus di cui è presidente Don Fortunato di Noto. Si tratta di un progetto pensato a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, fortemente voluto dal vescovo Michele Pennisi e dal sindaco Crocetta. La sede centrale è ad Avola, in provincia di Siracusa, attorno ad essa ruotano tutte le altre sedi siciliane. A Gela è stato istituito uno sportello anti-pedofilia che si occupa di prevenzione nei confronti di minori che subiscono abusi sessuali psicologici e fisici. L’associazione prevede al suo interno un team di volontari psicologi, legali, educatori e mamme di diverse età. Insieme alle altre associazioni del territorio si unisce al Cesvop che rappresenta per Meter un sostegno concreto. Supportata anche dall’amministrazione che ha concesso i locali, oggi Meter è una realtà presente attivamente nel territorio. Lo sportello nasce per dare una consulenza, un consiglio, un aiuto a chi ne ha bisogno. Il numero verde da contattare è l’800 455270. Le segnalazioni arrivano dalle più svariate fonti. Insegnanti, parrocchie, figure giuda per il bambino. Il percorso di questa associazione parte dalla prevenzione nelle scuole con la collaborazione degli insegnanti o nelle parrocchie con l’aiuto dei catechisti. Dai colloqui, dalle consulenze che vengono effettuate si possono evincere i possibili casi di violenza su minore, pedofilia e molto altro. Per comprendere meglio gli aspetti dell’associazione, abbiamo incontrato la coordinatrice dello sportello Meter, Stefania Vella. – Cosa rappresenta l’associazione Meter per il territorio?
«Lo sportello nasce per essere unl supporto per bambini e adolescenti in difficoltà. L’associazione si circonda di volontari preparati attraverso corsi di formazione che vengono istituiti presso la sede centrale di Avola. Inoltre ogni anno svolgiamo almeno due incontri con Avola. Attraverso questi appuntamenti ci confrontiamo con gli altri. I contatti sono diretti, nei casi di segnalazione. Il nostro servizio è prima di tutto un supporto verbale telefonico per chiunque chiami. Ovviamente è necessario accertare prima la veridicità del caso specifico. Falsi allarmismi sono sempre in agguato, per questo il nostro percorso è abbastanza cauto. Il nostro primo servizio è quello di sostegno psicologico, successivamente quello civile, se necessario. Oltre allo sportello centrale di Avola, altre sedi si trovano a Pachino, Siracusa, Ragusa, Canicattì, Messina».
– Da chi parte una possibile segnalazione di abuso su minore?
«Dai nostri dati risulta che le chiamate partono da semplici cittadini, da persone che magari hanno un rapporto di vicinanza col minore. Ogni anno si svolgono convegni sulla tematica dei diritti dell’infanzia, sugli abusi. La sensibilizzazione è necessaria affinché si possa istaurare un rapporto di fiducia tra l’associazione e la famiglia. I giorni di apertura dello sportello sono il mercoledì e il giovedì, ma tutti i giorni dei volontari sono presenti in sede».
Abbiamo posto una domanda anche alla psicologa del team Meter, Stefania Pagano .
– Cosa rappresenta dal punto di vista psicologico lo sportello Meter?
«L’importanza di questo sportello è soprattutto quella di dare un segno concreto alle persone che vivono la condizione di abuso. Far capire loro che possono contare su qualcuno è il primo passo. Purtroppo l’argomento pedofilia viene trattato ancora con eccessivo pudore, spesso con senso di colpa. E’ veramente difficile affidarsi a qualcuno, se sei vittima di violenza. Lo sportello Meter è l’aiuto concreto a chi vive una così difficile condizione. La cosa importante da un punto di vista psicologico è aiutare la famiglia ad elaborare la situazione, ed aiutarla nelle decisioni. Il nostro primo compito è di accertare la veridicità del caso e seguire il soggetto passo passo. Si tratta di situazione delicate, intrise di implicazioni psicologiche ed emotive abbastanza forti».


Autore : Martina La Gristina

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