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notizia del 09/01/2010 messa in rete alle 18:14:16
Anno XXVI, il nostro miracolo editoriale
Rieccoci in edicola con il primo numero del nuovo anno, di questo 2010 che, com’è nella speranza di tutti noi, potrebbe essere quello buono, quello della svolta.
Chi scrive é perfettamente consapevole delle difficoltà che potrebbero incontrarsi, a causa di una legislazione densa di vincoli e pastoie burocratiche, di procedimenti amministrativi lunghi e talvolta farraginosi, ma sa anche che l’elemento determinante è rappresentato dalla vocazione e quindi dalla volontà e capacità di coloro i quali saranno chiamati, ciascuno per la parte di rispettiva competenza e sulla base delle funzioni espletate, a gestire la cosa pubblica, a promuovere la progettazione di infrastrutture essenziali e programmare o sollecitare, in base alle competenze dei diversi organismi preposti, interventi finanziari per la realizzazione delle stesse.
Proprio partendo da queste premesse, ci prefiggiamo di essere – come e meglio di quanto abbiamo fatto nel più lontano e recente passato – attenti, severi ed imparziali osservatori. Proprio come sottolineò nel suo editoriale di presentazione di questa realtà editoriale il collega Rocco Cerro, che ne assunse, per mantenerla ininterrottamente fino ai nostri giorni, la direzione.
Dalle ceneri di una testata giornalistica quindicinale (Il Giornale di Gela), nacque così il Corriere di Gela, il giornale che, potendo contare solo sull’entusiasmo, la passione civile e l’autonomia del suo sempre più crescente e qualificato corpo redazionale (all’inizio, accanto all’amico Cerro, vi fummo i soliti noti, e cioè chi scrive ed i colleghi Franco Infurna, esperto conoscitore delle problematiche industriali ed economiche della zona, il compianto e mai dimenticato Valentino Alfieri, che, in omaggio al suo cognome, si fece… alfiere di tante battaglie in favore dei giovani, per i quali reclamò, come voce nel deserto, impianti sportivi e luoghi di aggregazione e di socializzazione, Nello Lombardo e Giulio Cordaro, ), ma anche e soprattutto, sulla fedeltà dei suoi lettori, ha potuto essere testimone della storia gelese di un quarto di secolo e degli avvenimenti che lo hanno caratterizzato. Ricordiamo le battaglie per l’istituzione del Tribunale, la battaglia contro la realizzazione della centrale a carbone, e contro lo scempio che si sarebbe voluto consumare, con la realizzazione della caserma dei Vigili del Fuoco a ridosso del parco archeologico di Caposoprano.
Il Corriere ha anche potuto svolgere la funzione di pungolo nei confronti della cosiddetta classe dirigente e spera di continuare a farlo.
Il Corriere conta di potere incontrare anche nel futuro la benevola attenzione dei suoi affezionati e fedeli lettori in città, ma anche l’intrersse – attraverso internet (www.corrieredigela.it) dei tanti sparsi nelle regioni del nord Italia in Europa e nella lontana America – e di poter adeguatamente celebrare altri successi ed altre occasioni di sviluppo sociale ed economico e di affrancamento dai bisogni di una consistente parte della sua operosa e generosa popolazione. Che, paziente ma non rassegnata, attende una concreta inversione di tendenza, per guardare al futuro con rinnovata fiducia e speranza.
Autore : Elio Cultraro
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