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Corriere di Gela | Viadotto Geremia in dirittura d’arrivo?
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notizia del 17/10/2010 messa in rete alle 18:09:11

Viadotto Geremia in dirittura d’arrivo?

Che si tratti di opere incompiute o di azioni di recupero, è ormai consuetudine che gli interventi tardino ad arrivare. Il territorio letteralmente abbandonato al proprio destino, soffre di quell’isolamento diventato normalità. Il problema è che in fin dei conti, a farne le spese sono i cittadini ignari di ciò che accade. Di qualsiasi opera si tratti in Sicilia i tempi diventano biblici. Non c’è opera, struttura o situazione che abbia avuto un normale decorso.

Maggio 2009. Il viadotto Geremia sulla statale 626 Caltanissetta-Gela ne è l’esempio. Neanche una settimana dopo il cedimento di un giunto del viadotto, ecco il crollo di circa 40 metri di manto stradale sopra di esso. Tutti quanti rimasero sbigottiti della notizia. Il giunto creò un dislivello tale da formare una sorta di gradino.

Fortunatamente il bilancio fu di soli due feriti. Dai primi rilievi l’Anas dichiarò che il movimento dell’impalcato interessava il tratto del viadotto realizzato circa 30 anni fa e non quello di più recente inaugurazione. Dopo il crollo, la fase successiva fu quella dell’inchiesta per vederci chiaro. In quel caso non ci furono elementi tali da far pensare all’eventuale utilizzo di calcestruzzo depotenziato. Dalle valutazioni pare che si sia trattato di un cedimento del terreno sui cui poggiavano i due piloni più alti del viadotto. Trascorso un po’ di tempo, la questione sembrava essere stata accantonata come accade di regola.

Ad intervenire per far luce sulla vicenda, i componenti della V commissione consiliare della Provincia. Tra questi, Il consigliere (gelese) Giovanni Cacioppo (nella foto qui sotto) il quale ci ha ricordato la confrenza di servizi del maggio scorso, quando emersero assicurazioni circa un’accelarazione dell’iter per il ripristino del viadotto. Così non è stato.

«Non ci resta che attendere la prossima conferenza di servizi – ci ha detto Cacioppo – per capire come mai tante lungaggini. Già durante la scorsa riunione si poteva indire la gara d’appalto e dare l’avvio ai lavori. Qualcosa sia è mosso – aggiunge Cacioppo – ma adesso bisogna individuare le questioni che hanno impedito l’effettivo inizio dei lavori del viadotto. Nel corso della conferenza di servizi di giorno 21 ottobre – continua il consigliere – cercheremo di capire insieme all’Anas, al Genio civile di Caltanissetta, ai sindaci dei comuni del territorio, al presidente della provincia Federico, all’assessore ai lavori pubblici come bisogna muoversi».

Il viadotto chiuso al traffico, crea inesorabilmente disagi agli utenti. Ma per un popolo che si è adagiato sugli allori, questo fatto seppur increscioso, rientra quasi nell’assurda normalità. Anche assegnare un appalto, diventa una questione insormontabile. Lungaggini inaccettabili che riguardano non solo il viadotto, purtroppo. Tutti interventi che rimangono appesi ad un filo o finiscono del dimenticatoio collettivo I cittadini che ormai delle promesse non sanno che farsene, aspettano solo di vedere il reale inizio dei lavori. Riflettendoci bene, risulta difficile trovare altri contesti in cui persino gli atti di ordinaria amministrazione si trasforma in una vera odissea.

Pino Federico, a metà novembre inizio lavori

Interpellato sulla questione, il presidente della Provincia, on. Pino Federico, ci ha confermato che la competenza sui lavori è dell’Anas di Palermo. “Da notizie ricevute e che ritengo attendibili, i lavori per la ricostruzione del viadotto, il cui appalto è in fase molto avanzata, inizieranno entro fine mese, al massimo entro novembre”.

Federico approfitta per anticipare alcune importanti opere infrastrutturali in campo viario che andranno a completarsi entro breve. “Sono andati in appalto gli ultimi due dei sei appalti che abbiamo bandito per completare la strada dei due Castelli, che permetterà il collegamento diretto e baypassando il centro abitato tra la Agrigento-Gela, all’altezza dell’innesto con la Gela-Caltanissetta, e la scorrimento veloce per Catania, all’altezza del Castelluccio. Un’opera che ci ha impegnati finanziariamente per 12 milioni di euro. Come Provincia – aggiunge Federico – stiamo lavorando anche per allargare la carreggiata della strada interna di Manfria, tra il 3P e l’innesto con la statale per Licata, passando per la Torre di Manfria. Insomma, ci stiamo impegnando nella progettazione e nella realizzazione di importanti strutture viarie, che riteniamo strategiche per lo sviluppo dell’economia del comprensorio e dell’intera provincia”.


Autore : Martina La Gristina

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