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notizia del 17/01/2005 messa in rete alle 18:06:46
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Al capezzale della mantellata. Vertice in Capitaneria
E’ notizia di qualche giorno fa che la giunta regionale ha riconosciuto lo stato di calamità naturale dichiarando lo stato d’emergenza per via dei danni che le mareggiate hanno procurato alla diga foranea il mese scorso. Si tratta del presupposto molto atteso per dare inizio ai lavori e mettere in sicurezza la diga prevenendo possibili rischi ambientali. C’era stata in proposito anche una riunione tecnico-operativa presso l'Ufficio circondariale marittimo dove si era avanzata anche un’altra proposta ossia la convocazione di un tavolo presso la task force dell'on.Borghini proprio per perorare il progetto definitivo del potenziamento del porto rifugio insabbiato. Nell’incontro alla presenza del comandante del porto Domenico Morello (nella foto), c’erano il sindaco, il presidente dell'associazione Interporto, Orazio Consiglio responsabile delle attività economiche di Rc ed il capo dei piloti di Gela Pippo Pace.
Alla luce delle recenti novità abbiamo chiesto al Comandante Circomare Domenico Morello di farci il punto della situazione.
“Intanto come lei sa, la diga è interdetta dopo che ho emesso in proposito la relativa ordinanza. Riguardo ai tempio perché tutto ritorni alla normalità, non saprei dare una risposta anche perché siamo d’inverno ed il mare avrà il suo peso non indifferente e determinante in questa fase. Per accelerare i tempi si dovrà lavorare anche di notte, si lavorerà al minimo e non so per quanto tempo andrà avanti questa situazione”.
– Quali saranno le decisioni che lei assumerà con le ordinanze?
“Dovrò valutare gli aspetti meteo-marini perché le condizioni perché rispetto a prima è cambiato lo scenario. Adesso lì le condizioni meteo del primo e quarto quadrante saranno quelle più penalizzanti rispetto al primo indicatore. Sono stati analizzati tutti gli aspetti, dalle panne galleggianti come dovranno essere messe, le misure antincendio, la zona da interdire”.
– Abbiamo saputo che tutto è stato spostato dalla diga al pontile. Sono state tagliate le tubazioni. I lavori sono stai ultimati e quindi dovrebbero riprendere tutte le operazioni i imbarco e sbarco.
“In questo momento stiamo facendo la pressurizzazione delle condotte. Già due sono state pressurizzate. Se verrà nominata la commissione da porto Empedocle per il collaudo, lunedì potrò fare il sopralluogo e si dovrebbe al più presto ripartire. La Prefettura dovrà adottare alcuni atti e successivamente il mio ufficio. Ritengo che in settimana dovremmo farcela”.
– Quali saranno le prescrizioni e i contenuti dell’ordinanza a cui il personale che opera sul pontile dovrà attenersi?
“Sommariamente verranno regolamentati il parcheggio delle auto, il divieto di fumare, inibizione a tutti tranne ai vigili del fuoco e il personale tecnico nautico le aree transennate. Cito per esempio un fatto che gli ormeggiatori dovranno essere rinforzati come numero in quanto la situazione è diversa in caso debbano essere immediatamente allontanate le navi”.
– Di quale tonnellaggio le navi che potranno attraccare?
“C’è un vincolo come lunghezza e come pescaggio. Non potranno avere una lunghezza oltre i 180 metri e non potranno esserci navi oltre le 20 mila tonnellate. Questa soluzione certamente non risolve i problemi dell’Agip. Per tal motivo dovranno lavorare anche di notte altrimenti con due ormeggi non ce la faranno a portare a compimento i loro lavori. Gli altri cariche andranno all’altro pontiletto che non è stato toccato dalla mareggiata”.
Autore : Nello Lombardo
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