Corriere di Gela | Il mercato settimanale si può sospendere

Il mercato settimanale si può sospendere

Da qualche settimana, nella nostra città, tiene...banco la questione del mercato settimanale del martedì, con particolare riferimento ai problemi di natura igienico-sanitaria che ne derivano e che, giustamente, stanno tenendo alta l'attenzione delle autorità preposte e, soprattutto, del sindaco Rosario Crocetta, il quale è arrivato a minacciare la sospensione dell'attività commerciale degli ambulanti che sono soliti frequentarlo. Il primo cittadino, facendosi interprete dei disagi vissuti dagli abitanti del quartiere che ospita il mercato, ha fatto notificare dagli Agenti del Comando Polizia Municipale un'ordinanza, con la quale ha dettato delle precise ed inderogabili prescrizioni: rifiuti, materiali di risulta, scatoloni vuoti non vanno abbandonati lungo le strade che ospitano il mercato, ma vanno raccolti e depositati nei sacchi di plastica che l'amministrazione comunale, attraverso gli uffici preposti, farà loro distribuire. E questo per evitare che la già precaria situazione igienico-sanitaria venga ulteriormente appesantita ed aggravata da comportamenti quantomeno irrispettosi posti in essere dagli ambulanti. Che, beninteso, saranno soggetti al rispetto dell'opportuna "ordinanza" del sindaco, indipendentemente dal luogo di nascita riportato sulle loro rispettive carte d'identità. Dal momento che il provvedimento in questione, in quanto atto amministrativo finalizzato alla tutela dell'igiene pubblica, è destinato a spiegare effetti erga omnes,cioè nei confronti della generalità dei venditori ambulanti, non avendo rilievo alcuno, sul piano giuridico, il loro luogo di nascita e/o il comune di loro residenza.
L'iniziativa del primo cittadino, al di là del prevedibile impatto mediatico, pone un problema serio, cui, da decenni, le amministrazioni che si sono succedute non sono state capaci di dare definitiva soluzione. Si è, infatti, seguito la logica degli interventi "tampone", che, in quanto tali, avrebbero dovuto avere, nel tempo, una durata predefinita e, comunque,breve. Invece, com'è nella machiavellica tradizione della nostra città, nulla è più definitivo di un intervento dato come provvisorio (sic!).
Al di là della facile ironia che l'argomento può suscitare, credo che si debba cogliere l'occasione per pensare e progettare una soluzione che, oltre ad essere definitiva, possa permettere di contemperare tutti gli interessi in gioco, primo fra tutti, ovviamente, quello della salvaguardia della salute pubblica.
Il problema si può e si deve risolvere, definitivamente! Come? Scegliendo un'area che presenti, intanto, il requisito dell'igienicità e che sia, dunque, pavimentata/asfaltata, lontana da quelle arterie individuate come "vie di fuga" nel piano sulla sicurezza pubblica, elaborato per fronteggiare eventuali emergenze provocate da malaugurati gravi incidenti negli impianti dello stabilimento petrolchimico, scelleratamente realizzati, negli anni Sessanta, a circa un chilometro dal centro abitato. Un'area appositamente perimetrata e, magari, attrezzata, che possa accogliere un numero predefinito di venditori ambulanti, che, muniti della relativa autorizzazione amministrativa, rilasciata dall'ufficio preposto del Comando Vigili Urbani, dispongano di un loro spazio preventivamente assegnato (mq. 10-20 ciascuno). La regolamentazione del mercato settimanale, pur avendo la natura giuridica di atto amministrativo discrezionale, deve rispondere a determinati requisiti, ma tendere, in primis, al soddisfacimento di tutti gli interessi in gioco, il più importante dei quali è rappresentato dalla tutela di sicurezza e salute pubblica, un binomio che, nella gerarchia degli interessi da tutelare, occupa o deve occupare i primi posti.

Autore : Elio Cultraro

» Altri articoli di Elio Cultraro