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notizia del 23/05/2005 messa in rete alle 17:48:58
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Lezione di riciclaggio in fabbrica
Riciclando s’impara è il motto all’insegna del quale i bambini della scuola elementare “Luigi Capuana” diretta dalla dott.ssa Concetta Mongelli, intendono improntare la loro vita e lanciano un messaggio a tutti i cittadini nella consapevolezza che vivere nel rispetto dell’ambiente è una scelta obbligata per la salvaguardia della propria esistenza. Questa scuola non è nuova ad iniziative che portano gli scolari ad affrontare problematiche di varia natura grazie soprattutto all’impegno delle maestre che lavorano al loro fianco. In quest’anno scolastico la classe 4ª/E e 4ª/F hanno pensato di affrontare il problema ambientale in maniera sistematica non solo a livello teorico, ma anche avviando una ricerca su Internet e utilizzando le riviste, e a conclusione del lavoro hanno pensato di recarsi sul posto laddove si riciclano materiali vari (Cartoni, vetro, plastiche) che vengono trasformati in altri prodotti utili. L’educazione ambientale ha rappresentato sempre per la scuola un impegno costante ed ininterrotto. Ed in tale ot-tica gli educatori hanno ritenuto opportuno realizzare l’Uda (Unità didattica di apprendimento) dal titolo “Riciclando si impara”, al fine di sensibilizzare gli alunni sui temi ambientali ed in particolar modo sulla gestione dei rifiuti, in modo da fornire loro gli strumenti per l’acquisizione di regole e del buon comportamento. Il fine ultimo del percorso didattico è stato quello di far riflettere gli alunni sulla possibilità di gestire il territorio in maniera che soprattutto i più giovani possano sempre più imparare a pensare e ad agire in funzione della salvaguardia dell’ambiente e all’acquisizione di responsabilità del futuro e del benessere collettivo rispetto ad unitile personale.
Tra gli obiettivi che le insegnanti si sono poste nel loro percorso didattico – ha affermato Rosa Tasca, una delle maestre che hanno abbracciato quest’Uda – c’è stato quello di stimolare negli alunni una riflessione sui valori dell’ambiente, individuando i principali fattori responsabili dell’inquinamento ed analizzando le cause e gli effetti dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. Nel contempo i ragazzi sono riusciti anche a prendere consapevolezza dell’importanza della raccolta differenziata, del recupero e del riciclaggio. E’ da questa operazione che si comprende come i rifiuti non sono un aspetto negativo della nostra esistenza ma una risorsa che si trasforma in qualcosa di utile. Le fasi dell’unità di-dattica si sono concretizzate in momenti di esplorazione e osservazione dell’ambiente, affiancati da attività di ricerca per la soluzione delle situazioni problematiche concrete proposte. E’ stato previsto anche un questionario utilizzato per intervistare l’assessore al ramo ed un progetto costruttivo con materiale di recupero. Lunedì scorso abbiamo trovato gli alunni nella zona industriale dove sono stati condotti in visita guidata per vedere da vicino quanto avevano studiato a scuola. Sono stati ospiti di tre industrie di riciclaggio: Terranova ambiente, Biviere Plast e Consorzio Ecoambiente. Presso quest’ultima struttura i bambini hanno potuto approfondire le loro conoscenze in tema di ambiente e riciclaggio grazie alla disponibilità del suo presidente Maria Grazia Di Francesco.
“Si è trattato del ciclo conclusivo delle nostre attività – ha affermato la Maestra Tasca –. Siamo venuti a vedere dove va a finire tutta la plastica triturata e tutti i passaggi tecnici che vengono effettuati. Forte è stato l’interesse accompagnato dallo stupore certe volte. I bambini hanno potuto toccare con mano come dai rifiuti di plastica si possa realizzare ovatta per le imbottiture, le scope di plastica. Hanno capito che quei materiali hanno una vita e che può ricominciare con il riciclo”. Il presidente del Consorzio Ecoambiente Maria Grazia Di Francesco ha sottolineato che la loro industria incomincia ad utilizzare come materia prima ciò che per un’altra industria costituisce semplice rifiuto.
“Il ciclo di produzione – ha detto la responsabile del Consorzio – parte con la selezione del materiale plastico, con il lavaggio e successivamente con la triturazione e la produzione del prodotto finito. La nostra industria ha bisogno per tal motivo di molta acqua che dopo essere stata utilizzata per il lavaggio, viene rimessa in circolo depurata tramite un impianto che abbiamo realizzato noi al nostro interno. L’impianto di selezione e imballaggio e di tipo misto, meccanico e manuale poiché tale sistema consente di superare la complessità tecnologica necessaria per alcune operazioni con l’avvento della manualità. Esso è composto da un nastro trasportatore a tapparelle metalliche; una piattaforma di cernita; 12 cassoni atti al ricevimento del materiale cernito; 1 deferrizzatore; 1 nastro di carico per la presa imballatrice; 1 pressa. I rifuti sono costituiti da carta, cartone, vetro, alluminio, banda stagnata, plastica e legno”.
A conclusione della visita i bambini hanno potuto rifocillarsi con merendine e pizzette oltre che bibite offerte dalla signora Di Francesco. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro se si sono divertiti. La ri-sposta è stata unanime e positiva. Anzi alcuni di loro si sono im-provvisati esperti d’industria spiegando tutti i processi lavorativi. La conclusione infine è stata quella di denuncia perché i grandi purtroppo creano danni e l’ambiente ne risente fortemente. Il loro obiettivo – e lo dicono con orgoglio – è insegnare ai grandi a rispettare l’ambiente.
Autore : Nello Lombardo
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