1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Incontro-dibattito all’Itis su diritti e lavoro a Gela
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 26/03/2004 messa in rete alle 17:42:28
Incontro-dibattito all’Itis su diritti e lavoro a Gela

Martedì 16 marzo scorso, nell’ambito delle manifestazioni programmate per la giornata dell’Impegno e della Memoria, si è svolto presso l’Istituto Tecnico Industriale “Morselli” un dibattito sul tema “Diritti e Lavoro a Gela”. Sono intervenuti l’arch. Tonino Collura, responsabile Ufficio Progetti Speciali della provincia e Luciana Carfì, presidente Arci di Gela e rappresentante dell’associazione “Libera”.
Ha aperto l’incontro il Dirigente scolastico, prof. Serafino Gueli, che ha sottolineato l’importanza strategica della scuola e del processo formativo attuato dalla stessa istituzione pubblica come luogo di formazione dell’individuo che domani sarà protagonista e soggetto attivo nel mercato del lavoro, nel sistema economico, sociale e politico.
"E’ la scuola – ha puntualizzato il prof. Gueli – che può fornire gli strumenti culturali e le motivazioni che aiutano la crescita dello studente che potrà, con il supporto di conoscenze, competenze e abilità acquisite nel corso degli studi, meglio proporsi nel mercato del lavoro, caratterizzato da dinamiche e logiche cangianti e flessibili. Occorre, dunque, nell’ambito della più ampia legalità, recuperare l’indefettibile funzionalità della scuola pubblica come ambiente ideale per lo sviluppo di personalità “creative” nel quadro di un sistema socio-economico che non si regga più sull’assistenzialismo o su prospettive occupazionali rinvenibili soltanto nel settore pubblico".
Sulle stesse posizioni l’arch. Collura, il quale ribadisce che è finito il tempo del fatalismo, del lavoro che arriva dagli altri.
"Non c’è più il posto di lavoro fisso e sicuro – ha detto – e il mondo del la-voro è cambiato e cambia continuamente e richiede figure professionali nuove in grado di riformularsi, di guardare oltre l’esistente. Occorre creare lavoro e per far ciò è necessario leggere e saper leggere il territorio. Gela è si la città dell’abusivismo, della microcriminalità organizzata, dei dissesti in tutti i settori, ma se utilizziamo una lente di ingrandimento, accanto alle brutture troveremo anche spiragli per mille opportunità di lavoro. Gela è una città che ha molte potenzialità grazie alla presenza del mare, dei siti archeologici, delle condizioni climatiche e logistiche anche per lo sviluppo di una agricoltura specializzata e Doc, di artigianato etc. Le chances di sviluppo economico sono diversificate senza tralasciare esperienze commerciali che potrebbero attirare turismo di massa e non.
Le opportunità di lavoro per i giovani gelesi ci sono. Per inserirsi nel mercato occorre essere flessibili, creativi e per essere tali occorre una giusta motivazione che la scuola può alimentare, fornendo allo studente e al giovane lavoratore poi delle competenze e delle abilità nonché conoscenze di base che può metabolizzare e decodificare a seconda dell’esigenza e dell’idea imprenditoriale che vuole sviluppare. Solo così – conclude Collura – in una prospettiva di rispetto del-le regole e leggi di mercato si passa da una condizione di indifferenza al territorio ad una condizione di creazione di impresa, cogliendo opportunità di lavoro che lo stesso territorio offre".
Luciana Carfi ha sottolineato che la mafia e tutto ciò che investe il sistema mafioso può essere scardinato con le vere opportunità di lavoro.
E’ possibile creare lavoro per sottrarre manovalanza alla criminalità. "Anzi – dice con convinzione la Carfì – la sfida parte proprio dall’utilizzo dei beni della mafia".
E cita il caso delle cooperative agricole che a Corleone si sono sviluppate utilizzando i terreni agricoli confiscati alla mafia locale, terreni dove si producono olio, e altri prodotti agro-alimentari che vengono distribuiti e venduti con il marchio dell’Associazione Libera. Senza scordare il caso di Castiglione di Sicilia, nel Catanese, che, grazie anche ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo, ha realizzato il Paesealbergo, creando mille opportunità di lavoro per tanti giovani.


Autore : Graziana Cannadoro

» Altri articoli di Graziana Cannadoro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120