|
notizia del 03/10/2009 messa in rete alle 17:36:08
|
Congresso Uilcem-Uil, riconfermato Ruggeri
“Bando ai commenti rassegnati che annunciano rese e chiusure nel privato, sfiducie generalizzate e affermazioni di impossibilità. Certo, sono d’accordo: occorre avere ben presenti le ragioni del "fare" e si deve fare-dobbiamo fare-molto di più. E' su questo di più che si sta meditando. Aiutateci, aiutiamoci, aiutiamo. Una società di uomini funziona in modo assai diverso da quello di una società di mancati-uomini”. Con queste frasi Silvio Ruggeri (nella foto), segretario generale uscente Uilcem-Caltanissetta, ha esordito con la sua relazione ricchissima di proposte e di intendimenti che il sindacato dovrà tenere conto nel prosieguo del suo percorso. Rinnovarsi per crescere è lo slogan del 3° congresso Uil, celebrato nella splendida cornice di Villa Peretti il primo ottobre scorso. Una saletta piena, alla quale hanno partecipato a vario titolo rappresentanti sindacali e politici, simpatizzanti e semplici cittadini. A rappresentare l’istituzione Consiglio comunale c’era il suo presidente Peppe Di Dio che, invitato al podio dal segretario nazionale Pascucci, non si è limitato ai soli saluti di prammatica, ma ha voluto, ritenendosi di casa, fornire il suo contributo e spunti di idee per come intende lui la politica e il sindacato, ma anche come ci si deve rapportare all’azienda. Invitato speciale anche l’on. Miguel Donegani legato di grande amicizia con Silvio Ruggeri, che nel prendere la parola ha augurato un buon lavoro ai congressisti. Ricca di riferimenti la relazione del segretario uscente, che ad un certo punto è sembrata quasi idilliaca, quando citando il poeta cileno Pablo Neruda, ha declamato una delle poesie più forti: “Lentamente muore…”
“Serve un'uil dei cittadini – ha proseguito Ruggeri – che dia risposte ulteriormente alle domande che giornalmente ci sono poste e per le quali stiamo lavorando, tra mille difficoltà, come camera sindacale, sulla quale dobbiamo sentirci tutti impegnati, convinti che la presenza della nostra Confederazione sia utile, ai nostri iscritti e ai cittadini del nostro comprensorio, che guardano il sindacato come una speranza seria alla quale rivolgersi per i loro problemi”. Alla fine degli interventi, Silvio Ruggeri è stato riconfermato segretario generale provinciale della Uilcem Uil. L’investitura avviene in un momento difficile per la nostra città, ma anche in un contesto di gravi problemi che investono il Paese e di questo Ruggeri ne è consapevole, come del resto è perfettamente convinto che da soli non si va da nessuna parte, ma uniti e tutti assumendo il ruolo che compete si potrà raggiungere l’obiettivo cui aspirano i lavoratori: la stabilità del posto di lavoro, lo sviluppo ed il benessere nella legalità. Nella relazione molto fitta di otto cartelle c’è la testimonianza e la consapevolezza di un sindacalista battagliero, passionale ed umile pronto ad aiutare gli altri ma anche desideroso di aiuto, pronto a lottare per avere un mondo più giusto e più equo di quello che a volte viene imposto per sopravvivere. Consapevole che il futuro dipenderà dalla sagacia e dalla voglia di lavorare seriamente e tutti con lo stesso impegno e “con fiducia, fiducia motivata per l’Italia, fiducia sul futuro del sindacato unitario, fiducia su noi stessi”. Applaudito più volte durante il suo intervento, ha pronunciato, quasi un accorato appello, per ben dieci volte la parola “bisogna”.
“Bisogna semplificare il quadro normativo delle procedure – ha affermato Ruggeri - autorizzabile per l'insediamento delle imprese; bisogna intensificare le bonifiche delle aree industriali dismesse, in tempi celeri, rendendo utilizzabili le aree attrezzate, tanto da attirare nuovi investimenti; bisogna implementare la spesa dei finanziamenti rispetto al piano di risanamento ambientale per le zone ad alto rischio ambientale; bisogna investire in particolare nell'innovazione e nella ricerca, incidere in maniera maggiore sui molti nodi strutturali irrisolti del sistema industriale Siciliano e Gelese; bisogna un quadro agevolativo in tempi brevi per l'energia elettrica, per
ché senza di ciò si rischia il tracollo, avendo rispetto al resto d'Italia un utilizzo nettamente superiore d'energia elettrica per il settore industriale, intervento che deve vedere nel frattempo soluzioni produttive che abbattano il costo del KW/k per le imprese gelesi e isolane; bisogna dare soluzione definitiva al porto di Gela (nel 2010 si avrà l'apertura dei mercati del Mediterraneo), cosa stiamo facendo per non essere scavalcati da Pozzallo e Porto Empedocle ? ; bisogna recuperare l'immagine ambientale negativa di Gela, attraverso azioni di recupero, bonifica e valorizzazione paesaggistica con iniziative di decoro urbano nella città e nel territorio; bisogna progettare e riunire in un unico circuito tutte le reti idriche dell'isola, sul modello di quelle elettriche tanto da utilizzare tutte le fonti di approvvigionamenti che Gela e la Sicilia hanno, depuratori, dissalatori, oltre ai trenta invasi che la Sicilia ha, anche se molti di questi non sono collaudati per la totale capacità che anno.
La Sicilia ha una capacità di contenimento come invasi, di oltre un miliardo di metri cubi d'acqua; cioè una quantità di cui dispone e che ognuno dei cinque milioni di abitanti potrebbe annegarci; inoltre vi è il problema della rete idrica, ossia reti fatiscenti che perdono per strada la metà del liquido trasportato. Poi ci sono i costi esosi dell'acqua, dove molte volte non è potabile.
Bisogna risolvere e superare il gravissimo problema della sicurezza pubblica, nessun imprenditore verrà mai a rischiare i propri capitali in questi territori se non ci saranno fra l'altro, condizioni di redditività e sicurezza. Lo stato di diritto a Gela e nel territorio è notevolmente carente, di questo dobbiamo prendere ulteriormente coscienza e fino a quando questa condizione non sarà rimossa, non potremo mai aspirare a uno sviluppo socio economico adeguato alle esigenze e al potenziale di Gela e della Sicilia.
Bisogna risolvere l'assenza d'infrastrutture, la mancanza di sicurezza pubblica la lentezza burocratica, problemi che vanno affrontati e risolti con decisione....”. Non poteva, infine, mancare il riferimento al modo di operare e interagire con tutte le forze politiche, con gli enti e i cittadini. Un modus operandi teso fortemente a sviluppare i temi della legalità e dello sviluppo, con la convinzione che nessun territorio può candidarsi, a essere appetibile a piani industriali, se non si saprà far valere il binomio "legalità e sviluppo". Un importante tassello al percorso di legalità da qualche tempo portato avanti dal sindacato, e il protocollo di legalità,sottoscritto con le società esistenti all'interno del petrolchimico.
All’assise sindacale hanno partecipato Claudio Barone (Segretario generale Uil Sicilia), Salvatore Pasqualetto (segretario generale Uil Caltanissetta), Antonino Toscano (coordinatore Uilcem Sicilia), Augusto Pascucci (segretario generale Uilcem nazionale).
Autore : Nello Lombardo
» Altri articoli di Nello Lombardo
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|