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Corriere di Gela | Vizi privati e piccole virtù
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notizia del 29/04/2012 messa in rete alle 17:31:27
Vizi privati e piccole virtù

L’uomo è un animale sociale, cerca e si unisce agli altri uomini per necessità di sopravvivenza materiale. Nel gruppo vengono diversificati i compiti ed il gruppo assicura protezione e soccorso. Stretti in un patto di reciproco aiuto gli uomini hanno imparato a sopravvivere alle avversità naturali e a difendersi dai nemici. Dal gruppo alla società e quindi allo Stato il passo è breve. Per garantirsi sicurezza e protezione l’individuo cede una parte della sua libertà allo Stato, ma man mano che questo processo è andato avanti lo Stato è diventato sempre più invasivo e tiranno verso il singolo che vede minacciata la propria libertà, la libera espressione della propria individualità.

Ogni uomo vive questo dilemma, e cerca di mediare, di advenire ad un dignitoso compromesso. E’ possibile fare un matrimonio “statale”, per bene, sociale, di facciata, che garantisca l’ingresso in società, e contemporaneamente portare avanti un altro rapporto più o meno segreto, da amanti, che consenta la libera espressione dei propri sentimenti e dei propri istinti. Cosi accanto alle relazioni ufficiali che soddisfano le esigenze sociali e garantiscono rispetto e protezione, si portano avanti a volte relazioni non ufficiali, clandestine, che dando libero sfogo a istinti sessuali e aggressivi non ortodossi danno la possibilità all’individuo di potersi manifestare nelle sue diverse componenti.

Si è parlato di maschere. L’individuo di facciata è socievole, educato, rispettoso delle regole e delle buone maniere, soddisfacendo le esigenze del proprio Super-Io, l’individuo segreto è asociale, amorale, non rispetta le regole anzi le trasgredisce, con ciò soddisfacendo le esigenze del proprio essere. Un individuo che vive cosi per quanto nevrotico e complesso vive comunque una vita abbastanza completa, una doppia o tripla vita che gli consente di manifestare le varie componenti del proprio Se, e di vivere una qualche forma di felicità. L’individuo che pensa, agisce e si emoziona solo secondo le regole sociali, vive in maniera monca, vive ad una dimensione, quella sociale appunto, e spesso somatizza. E’ opinione popolare che le persone cosiddette cattive stiano bene e non soffrano di nulla, mentre le persone per bene, i galantuomini, e le donne timorate di Dio soffrano di varie malattie, e a volte muoiano fra pene e dolori. Succede cosi che ognuno di noi dia un contentino allo Stato in pubblico, per potersi permettere poi di trasgredire e di vivere in segreto la propria individualità. Cosi se ufficialmente è religioso e timorato di Dio, nel privato è ateo, bestemmiatore e spergiuro. Se riesce a fare questa operazione, fra mille difficoltà, si garantisce una più piena realizzazione, ma se non ci riesce è un infelice, un nevrotico ed infine si ammala e muore.


Autore : Francesco Lauria - medico chirurgo,specialista in Psichiatria

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