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Corriere di Gela | Ufficio delle Entrate, disservizi a go-go
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notizia del 03/12/2011 messa in rete alle 17:19:31
Ufficio delle Entrate, disservizi a go-go

Vicino la porta d’ingresso, la targa reca scritto “Agenzia delle Entrate”, ma a Gela quel nome richiama oscuri significati: si sa quando si entra, certo, ma non si sa quando si esce. E soprattutto, non è neanche possibile immaginare se si riuscirà ad ottenere il servizio richiesto. Si può uscire dopo tre ore, perché c’è una fila interminabile di contribuenti e pochi sportelli funzionanti. Oppure si può uscire quasi subito, perché sono assenti tutti i funzionari in grado di lavorare quel particolare tipo di pratica.

Ma niente paura! Si può sempre prenotare, via internet o telefonicamente, un appuntamento di mezz’ora e si potrà avere il funzionario a propria disposizione per discutere e chiarire la pratica. A condizione che il funzionario ci sia, naturalmente, e che non sia assente per ferie, permesso o malattia. In tal caso, la buona educazione imporrebbe che l’Agenzia avvisasse tempestivamente il contribuente, per evitargli l’inutile spostamento, magari da Niscemi o Riesi, ma anche questo è chiedere troppo all’Agenzia di Gela.

Lo scorso lunedì gli appuntamenti sono saltati, ma questa volta gli impiegati addetti c’erano. Ma c’erano anche gli ispettori inviati da Palermo e Caltanissetta per alcuni controlli interni, quindi gli impiegati erano addetti ad assistere gli ispettori a danno dei contribuenti.

Forse vivo in un altro mondo, tutto mio, ma sono convinto che l’assistenza ai contribuenti sia uno dei compiti fondamentali dell’Agenzia delle Entrate, e dovrebbe sempre avere personale specificamente destinato e disponibile. Se poi gli ispettori palermitani, come è giusto che sia, devono operare controlli, li facciano in orari diversi da quelli destinati al pubblico. E’ così difficile?

Dei disservizi dell’Agenzia Entrate di Gela mi occupo ormai da almeno sette anni, ma la situazione non è migliorata, anzi è decisamente peggiorata, soprattutto negli ultimi due anni. Via via, a Caltanissetta sono stati trasferiti l’Ufficio Controlli , addirittura, la registrazione degli atti giudiziari, tanto che se un contribuente deve registrare una sentenza deve rivolgersi, telefonicamente, all’ufficio di Mussomeli. La Direzione Regionale, lo scorso primo aprile, è venuta a Gela assicurando un miglioramento dei servizi. Già la data, il primo aprile, si prestava a facili supposizioni, ma la realtà ha confermato che di presa in giro si trattava. Ci ha creduto solo l’Ordine dei Commercialisti, che ha comunicato alla stampa di avere ottenuto grandi risultati. Quali, ancora non si capisce.

Anche il Garante del Contribuente, interessato al problema, si è arenato: ha fatto sapere che l’Agenzia delle Entrate nazionale, a seguito di apposita indagine, ha riscontrato a Gela gravi carenze funzionali.

Confermando quindi quello che vado dicendo da anni. Bravi, e allora? Quali accorgimenti sono stati adottati? Fino ad oggi nessuno. La politica, dal canto suo (e parlo dei tre deputati regionali) non si è mai interessata al problema, evidentemente distratta da cose più importanti dei servizi ai cittadini che li hanno votati. Una denuncia alla Procura della Repubblica per omissione di atti d’ufficio per uno sgravio non effettuato da due anni non ha ancora esito dopo quattro mesi. Evidentemente anche la Magistratura è interessata a fatti ben più importanti, come dimostrano gli innumerevoli “protocolli di legalità” che vengono firmati settimanalmente. E la legalità all’Agenzia delle Entrate? E’ legale che un cittadino abbia l’ipoteca sulla casa e le ganasce fiscali sull’autovettura sol perché dopo anni ancora non c’è il tempo di fare gli sgravi delle cartelle esattoriali? E’ legale che i contribuenti per anni si rivolgano inutilmente all’Ufficio per fare valere i propri diritti? La Carta dei Servizi dell’Agenzia delle Entrate prevede che le pratiche vengano chiuse in tempi brevi, che l’assistenza ai cittadini venga assicurata, che le file allo sportello non durino più di un’ora. Tutti impegni che nel nord di questa Repubblica a due velocità vengono rispettati, ma che a Gela vengono calpestati nel silenzio generale. E allora, che fare? Continuiamo a fare denunce? O magari, chissà, quasi quasi propongo di stipulare un protocollo di legalità…


Autore : Giulio Cordaro

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