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notizia del 31/01/2005 messa in rete alle 17:18:25
Cossiga, 14 anni dopo
Sono trascorsi quattordici anni dal quel gennaio 1991 quando a Gela giunse il Capo dello Stato Francesco Cossiga ad inaugurare con il tradizionale taglio del nastro il sognato Tribunale. Gela fu tutta in festa e ogni angolo della città fu ripulita ed infiorata. Quel giorno la nostra città cambiò volto e la gente si chiedeva perchè Gela non avrebbe dovuto essere sempre così tutti i giorni. Tutto era stato organizzato per bene e il paese brillava di lucentezza. Il sindaco di allora dott. Carmelo Bambili, accolse davanti l’ingresso del municipio l’on. Cossiga. Il corteo presidenziale proveniva da Macchitella e il capo dello Stato attraversò il lungomare, salendo poi dalla zona del Calvario si immise lungo il corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare in Piazza Umberto I tra una folla plaudente entusiasta di vedere una così alta personalità politica dopo ventisei anni, da quando Giuseppe Saragat presidente della Repubblica era venuto a Gela (1965) ad inaugurare il complesso petrolchimico. Il capo dello Stato Cossiga giunto a Palazzo di città fu accolto nella sala consiliare da numerose autorità con in testa il presidente delle Regione Rino Nicolosi e tutta la giunta municipale. Accompagnava il capo dello Stato il ministro della Giustizia Vassalli ed altri ministri. Furono presenti in quella circostanza numerosi magistrati ed anche il commissario per la lotta alla mafia Domenico Sica. Fu una giornata memorabile, durante la quale si realizzava il grande sogno di tanti gelesi e cioè il tribunale. Dopo il discorso ufficiale del sindaco, fece seguito l’accorato intervento di Francesco Cossiga, il quale soffermandosi sulla situazione della città testimone dei tanti morti ammazzati dalla mafia, annunciò di avere portato un regalo ai giovani di Gela, un impianto sportivo polivalente di cui venne mostrato alla cittadinanza il plastico. Quel progetto venne subito chiamato dai gelesi “Palacossiga” che ancora oggi purtroppo, non è stato realizzato. Dopo la solenne cerimonia in municipio, il presidente Cossiga, percorrendo a piedi Viale Mediterraneo, si diresse nei locali del Tribunale ove venne accolto dal presidente dott. Cantaro attorniato dai vari magistrati.
A portare il saluto della classe forense gelese fu il presidente dell’Ordine degli avvocati Angelo Moscato. Durante la solenne cerimonia di quel gennaio 1991, moltissimi furono gli appelli rivolti al presidente Cossiga da parte di tanti onesti e laboriosi cittadini, i quali a viva voce, invocarono l’aiuto dello Stato per liberarli dalla morsa della mafia che li soffocava giorno dopo giorno.
Cosa è cambiato da quella autorevole cerimonia con la presenza del Capo dello Stato Gela? In verità dobbiamo sottolineare che non si sono verificati più morti ammazzati e fatti di sangue eclatanti. La presenza dello Stato si è fatta sentire con l’intervento energico delle forze dell’ordine che hanno liberato la città dall’arroganza mafiosa che l’aveva attanagliata ed impaurita. Grazie a Dio oggi siamo molto lontani da quei terribili giorni di piombo, anche se ancora non sono scomparsi completamente atti di delinquenza. Sta alla coscienza cittadina collaborare con le istituzioni per avere serenità e tranquillità in ogni famiglia e inculcare nei giovanissimi il senso della legalità e il rispetto verso la cosa pubblica. E’ ora che Gela dia prova della sua grande maturità civica.
Autore : Renzo Guglielmino
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