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Corriere di Gela | In memoria di don Franco Cavallo
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notizia del 31/01/2006 messa in rete alle 16:23:42

In memoria di don Franco Cavallo

Il 16 gennaio è passato ad altra vita il parroco della Chiesa San Sebastiano don Franco Cavallo (foto). Subito dopo il suo decesso, una persona a lui amica, che ancora non sono riuscito ad individuare, ne ha dato il triste, amaro annuncio alle persone più vicine attraverso un messaggio trasmesso con telefono cellulare.
Don Franco Cavallo aveva iniziato la sua attività di sacerdote proprio in Chiesa Madre. Qui si era subito rivelato un sacerdote che per le sue eccezionali capacità comunicative e di coinvolgimento, riusciva ad essere l’amico, il punto di riferimento di tanti giovani, tra cui tanti in attesa di occupazione. Sapeva parlare ai giovani come nessuno. Sapeva loro trasmettere la sua simpatia e, chi poteva, gli si rendeva utile e lo aiutava a portare avanti le sue iniziative ecclesiali.
Fu poi mandato ad occuparsi della Chiesa di San Sebastiano, nel territorio di Sette-farine, in quanto c’era nella città carenza numerica di sacerdoti, incarico che egli accettò volentieri. Don Franco si affezionò alla chiesa, al territorio e ai suoi abitanti, una chiesa costruita in concomitanza con il quartiere sorto da poco su cui c’era tanto da “costruire”, da fare.
Divenne chiaro interprete di tali esigenze, e con genuino spirito battagliero di cui andava fiero, lottò insieme alla comunità del quartiere per l’ampliamento delle strutture della chiesa e per la bonifica del territorio, al centro di numerosissime case abusive. Lottò tanto, per avere costruita una canonica, senza per altro avere avuto il piacere di vederla realizzata.
Per tutti quegli anni divenne, insieme alla scuola statale costruita vicino alla chiesa, il punto di riferimento dei numerosi abitanti del quartiere che impararono ad amarlo per le sue iniziative sacerdotali che riuscirono a coinvolgere folle di fedeli. E’ da comprendere che allora, ma anche tuttora, la Chiesa di San Sebastiano e la scuola statale erano e sono le sole due istituzioni presenti nel territorio a cui la gente si sente vicina e si rivolge, non solo per ragioni di fede e di istruzione, ma anche talvolta per altre necessità, quali consigli e altro (Il comitato di quartiere è sorto anni dopo). Don Franco, curatore di anime, nonostante da anni soffrisse per ragioni di salute, trovò sempre l’energia per seguire i suoi numerosissimi fedeli, la sua Chiesa, i ragazzi a cui ha organizzato in due scuole statali attività di catechismo e i suoi giovani.
Con il suo operato ha contribuito allo sviluppo del territorio e in tal modo ha contribuito alla rinascita del quartiere Settefarine, coinvolgendovi famiglie di varie fasce sociali che si sono ritrovate (per averle condivise) nelle sue iniziative, e lo hanno sempre collaborato e sostenuto.
Al di là dei suoi numerosi meriti religiosi, rimarrà nella nostra memoria quale rappresentante della Chiesa cattolica che ha largamente contribuito al riscatto, allo sviluppo (in senso morale e civile) del quartiere Settefarine.


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