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Corriere di Gela | Piogge e allagamenti in città ma è proprio colpa del governo?
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notizia del 13/10/2013 messa in rete alle 16:06:29

Piogge e allagamenti in città ma è proprio colpa del governo?

Ogni volta che cade pioggia abbondante, è lo stesso copione: allagamenti in Via Venezia e cumuli di fango venuti giù dal terreno argilloso dell’orto Pasqualello, che spesso creano smottamenti del tratto di lungomare corrispondente. La bonifica dell’area a ridosso della villa comunale e la rimozione di buona parte del canneto non è riuscita a contenere la solita frana di detriti. Una situazione che ha sempre messo in tilt la viabilità per diverse ore, oltre che a creare gravi disagi per gli esercizi commerciali e per le abitazioni private. L’allagamento delle due principali arterie cittadine, via Venezia e lungomare Federico II, a causa del recente nubifragio di domenica scorsa, non è passato inosservato dal popolo di facebook, che ha puntato l’indice contro l’amministrazione comunale, accusata di negligenza.

«A differenza di episodi precedenti di pioggia intensa – ha sottolineato il sindaco Angelo Fasulo – e di altri comuni dove si è creato un vero e proprio caos, l’emergenza nella nostra città è rientrata in poche ore, grazie all’intervento della protezione civile e della polizia municipale. Molto è stato fatto in termine di controllo dei canali periferici della città e di pulitura delle caditoie, la cui ostruzione impedisce alle acque di defluire».

Si tratta, a detta del sindaco gelese, di un problema strutturale della città che non è dotata di adeguati canali di scolo delle acque meteoriche, e nel momento in cui si verificano violenti nubifragi le acque della collina costiera si riversano su tutta la parte bassa creando dei veri e propri laghi artificiali. Per non parlare delle zone più a est della città, dove strade e campagne risultano allagati a causa degli sbarramenti di alcuni canali che impediscono il normale deflusso al mare. La zona più interessata al fenomeno è quella dell’area compresa tra via Butera e la via Settefarine, dove l’afflusso di alcune condotte di irrigazione agricola piuttosto che defluire normalmente verso il fiume Gela e il torrente Gattano, si conduce verso la parte nord della città. Problemi enormi nel passato hanno interessato anche la centrale via 24 maggio, sede per tanti anni di un mercatino giornaliero, dove un errato progetto di canalizzazione delle acque ha provocato lo scoppio dei tombini.

«L’amministrazione comunale – ha commentato il sindaco – ha promosso due anni fa in questa via un intervento di risoluzione del problema, stesso intervento verrà fatto in altre zone a rischio della città. Ma mi appello principalmente al buon senso e alla coscienza civica dei cittadini che ostruiscono abusivamente con tappetini e coperture di fortuna griglie e caditoie, un comportamento che potrebbe risultare pericoloso»

Sarebbe l’ostruzione abusiva dei tombini la causa principale dei forti allagamenti che l’importante arteria cittadina di via Venezia e alcune zone periferiche della città subiscono durante i periodi di pioggia e che creano problemi alla viabilità e alla sicurezza dei cittadini. Un comportamento reiterato da parte dei cittadini esasperati dalla fuoriuscita di male odori e di blatte durante i lunghi periodi di siccità, quindi a poco è servita l’ordinanza numero 916 emanata dal sindaco il 12 novembre dell’anno scorso con cui si vieta tale atteggiamento, che impedisce il regolare progressivo deflusso progressivo e controllato delle acque piovane sui rispettivi collettori fognari, e che prevede sanzioni per i trasgressori.

«Anche quest’anno – ha aggiunto il sindaco – abbiamo verificato che diverse coperture abusive sono state ricollocate, nonostante si sia più volte provveduto a rimuoverle». Spesso è l’assenza di pulizia del canale pluviale in parte occupato da terriccio, fango e rifiuti, che impedisce durante le piogge leggere il deflusso delle acque provocando l’aumento di insetti e tanfo che spinge i cittadini ad assumere atteggiamenti scorretti. È questo che il popolo di facebook accusa all’amministrazione, oltre che la persistenza di un sistema fognario che risulta ormai inadeguato. Si ritengono necessari interventi incisivi, repentini e soprattutto risolutivi.


Autore : Filippa Antinoro

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