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notizia del 24/10/2010 messa in rete alle 15:41:49
Nucleare si, nucleare no L’ex sindaco Crocetta investito da polemiche
Una centrale nucleare sulla costa gelese? Nelle ultime settimane, in molti ne hanno parlato.
A quanto pare, tra i possibili siti destinati ad ospitare le quattro centrali di nuova generazione volute dal governo Berlusconi rientrerebbe anche un tratto della nostra costa.
Tra smentite e mezze conferme: si sono aperte le danze.
Referenti politici locali ed istituzioni sono nel mirino di cittadini ed attivisti contrari a qualsiasi installazione nucleare sul territorio gelese, già martoriato nel corso degli ultimi decenni.
Il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ed il collega dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, sono convinti della necessità di riattivare la fonte energetica nucleare sfruttando nuovi impianti.
Purtroppo, a fronte di tanta decisione governativa scarseggia, invece, la coerenza a livello locale.
Mercoledì 13 ottobre, il Consiglio Provinciale di Caltanissetta, in controtendenza rispetto alle dichiarazioni sfavorevoli al nucleare in Sicilia pronunciate più volte dal governatore Lombardo, non ha approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Partito Democratico, Alfonso Cirrone Cipolla, imperniato proprio sul rifiuto di qualsiasi centrale sul territorio nisseno.
Tra i banchi del centro-destra, infatti, in molti hanno sostenuto che la costruzione di un impianto nucleare in provincia potrebbe rappresentare quella “manna dal cielo” da tempo attesa per riattivare l'occupazione.
Il favore verso l'atomo, però, non sembra del tutto estraneo neanche allo schieramento di centro-sinistra: alcune fonti interne al Pd, infatti, hanno ammesso l'esistenza di voci non critiche all'interno del gruppo che fa riferimento all'eurodeputato, Rosario Crocetta.
Lo stesso Crocetta, però, si è affrettato ad escludere qualsiasi suo sostegno all'ipotesi nucleare a Gela.
“Sono assolutamente contrario al progetto di centrale a Gela-ha affermato l'ex sindaco-il nucleare non può essere la risposta alla crisi energetica europea e mondiale”.
Ma l'intransigente opposizione di Rosario Crocetta, a molti, è parsa indebolita proprio dalle scelte compiute dall'Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici, gruppo del quale fa parte lo stesso esponente del Pd tra gli scranni del Parlamento Europeo.
Il 25 novembre del 2009, infatti, i deputati di S&D hanno votato a favore di una risoluzione sui cambiamenti climatici contenente uno specifico riferimento allo sviluppo dell'energia nucleare.
Il comma 36 della stessa recita “il Parlamento Europeo sottolinea che una transizione internazionale verso un'economia a basse emissioni di carbonio porterà a considerare l'energia nucleare come un elemento importante del mix energetico nel medio termine; precisa tuttavia che la questione della sicurezza del ciclo del combustibile nucleare va affrontata in modo adeguato a livello internazionale al fine di garantire il massimo livello possibile di sicurezza”.
Tra i favorevoli alla risoluzione, dopo aver votato contro il comma 36, proprio Rosario Crocetta.
Tra contrari e favorevoli, il balletto delle previsioni non sembra destinato a concludersi in tempi brevi, tutt'altro: in attesa che da Roma giunga la lista definitiva dei futuri centri che dovranno votarsi all'atomo.
Autore : Rosario Cauchi
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