1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Territorio e agricoltura pianificazione e sviluppo
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 11/04/2009 messa in rete alle 15:18:34
Territorio e agricoltura pianificazione e sviluppo

L'Ordine degli Architetti della Provincia di Caltanissetta assieme all'ordine dei Dottori Agronomi e forestali, hanno organizzato sabato 28 marzo scorso un convegno presso la sala Eschilo del Museo archeologico di Gela. Obiettivo dell'iniziativa, quello di partire dagli spunti contenuti dagli Orientamenti Strategici Comunitari grazie all'attuazione di Natura 2000 e analizzare le loro relazioni con la progettazione architettonica e paesaggistica, la pianificazione agricola e territoriale, le tecnologie verdi sullo sviluppo rurale, le scienze sociali. A far gli onori di casa il presidente dell’ordine degli agronomi Piero Lo Nigro che nel corso della relazione sullo stato delle cose in fatto di sic e zps nel nostro territorio, non ha risparmiato critiche ed accuse di speculazione ed interessi puntando anche il dito contro il presidente della Lipu che gestisce il lago Biviere Emilio Giudice, che a suo dire non ha i titoli previsti dalla legge per ricoprire quel posto. “Con l’applicazione dei vincoli sic e zps sono state effettuate delle limitazioni senza prevedere delle misure di salvaguardia a garanzia della proprietà. La qualcosa – ha denunciato Lo Nigro – ha innescato una pericolosa spirale di disaffezione territoriale da parte di molti operatori determinando un ingiustificato deprezzamento del valore dei terreni e degli immobili, alla faccia dell’ equità sociale”. Come mai, si è chiesto Lo Nigro, a pochi passi c'è la Raffineria e per essa non ci sono piano di gestione? Le restrizioni ci sono solo per l'agricoltura e le professioni ad essa legate. Nel corso del dibatito è emersa la necessità di veicolare ed applicare il valore dei regolamenti che disciplinano le procedure per l'adozione delle misure previste dalla direttiva 92/43/CEE “Habitat” relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. La critica più forte si è indirizzata sulla perimetrazione delle aree sic e zps e sulla Regione che spesso ha determinato confini e perimetrazioni in modo alquanto discutibili. – Lo Nigro, gli obiettivi previsti sono stati raggiunti?

“Credo proprio di sì. Basta guardare la presenza e la partecipazione di personalità qualificate e di pubblico per rendersene conto. E’ stato un coro unanime quando si è parlato di perimetrazione. Non potevamo non metterle in discussione soprattutto perché questa vicenda non ha trovato il coinvolgimento degli attori locali. L’assessorato regionale per bocca della Interlandi ha comunque assicurato che sarà avviato da subito un tavolo di concertazione per ridisegnare una nuova perimetrazione”.
– I risultati del convegno l’hanno soddisfatta?
“Sono soddisfatto per gli interventi e per la partecipazione di quasi tutti gli ordini professionali, i dirigenti dei Geni civili e degli ispettorati agrari. La qualcosa sta a significare che l’iniziativa ha rivestito importanza unica e fondamentale per il territorio. Obiettivo principale rimane il tavolo di concertazione. Anche gli architetti che hanno svolto un ruolo fondamentale assieme agli agronomi, fanno emergere una nuova visione del territorio, una partecipazione e collaborazione fra più soggetti istituzionali del territorio a differenza di come è avvenuto nel passato, dove i professionisti hanno rappresentato una categoria, gli ambientalisti un’altra, senza possibilità di dialogo e confronto. Adesso c’è l’idea nuova che tutti assieme possiamo determinare una condizione di processo e di sviluppo positivi. Al convegno c’erano gli ambientalisti e i dirigenti di fama nazionale, gli ordini professionali e relative consulte, l’amministrazione locale e provinciale. Quindi un successo”.
– La perimetrazione precedente sarà allora corretta?
“Certamente. Essa era stata fatta con un colpo di penna, anche se ci sono degli aspetti scientifici importanti. Ci sono delle aree che possono benissimo non essere ricomprese e quindi si potrà concertare un nuovo modello di sviluppo attorno ad un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori. Noi siamo per coniugare lo sviluppo col rispetto dell’ambiente”.


Autore : Nello Lombardo

» Altri articoli di Nello Lombardo
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120