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notizia del 10/11/2013 messa in rete alle 15:14:49
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«Viviamo la scuola con gioia», il motto della neo preside della Verga, Viviana Aldisio
L’odore di pittura è inebriante non appena si varca la soglia dell’istituto comprensivo G. Verga. Forse gli alunni e i docenti ci hanno già fatto l’abitudine, ma di certo non gli altri. Si ha l’impressione di una scuola in ordine, con le pareti tinteggiate, pulita, simbolo di qualcosa che è cambiato in meglio. Di fatto un cambiamento c’è stato e riguarda proprio l’insediamento del nuovo dirigente scolastico, prof.ssa Viviana Aldisio (nella foto). L’istituto Verga è una scuola dell’infanzia primaria e di secondo grado, con maestri e professori che si amalgamano per bene e bambini e adolescenti che insieme attraversano il cancello la mattina.
«Ho una carriera scolastica abbastanza nutrita – dice il dirigente Aldisio – poiché ho insegnato in molte scuole primarie e secondarie e un solo anno in un istituto superiore. Una parte della mia carriera però non è prettamente scolastica, ma riguarda la formazione e lo sviluppo locale. Questo mi ha consentito di formarmi e specializzarmi in ciò che riguarda l’avvio di progetti di sviluppo e di interventi mirati alla formazione di occupati, disoccupati, ma anche di natura sociale e di recupero. Nella gestione del mio attuale lavoro quotidiano capisco che quella parte di attività professionale mi ha aiutata molto».
Il dirigente Aldisio dice di aver trovato una gran bella scuola che non aveva mai conosciuto. E’ un istituto che ha scelto al buio, senza prendere informazioni in fase preliminare, perché la sensazione dell’ignoto le dà la grinta necessaria per poter affrontare tutto.
«Logisticamente – prosegue – è una scuola molto fornita, sebbene in passato ci siano stati vari furti o tentativi incendiari. E’ stato un avvio duro poiché per diversi anni ci sono state varie reggenze e non avere un dirigente a tempo pieno incide sul funzionamento di un organizzazione. Abbiamo dovuto riavviare i laboratori di ceramica e multimediali, quello scientifico e la biblioteca, che contiamo di rimettere in sesto quanto prima perché un po’ obsoleta in termini di libri di testo. A giugno sono stati ultimati i lavori della palestra ed entro Natale speriamo di ultimare quelli per l’auditorium».
Il fatto di non aver avuto per anni un preside fisso ha reso il personale autonomo ed efficiente, e di questo il nuovo dirigente se ne compiace. E’ più semplice così coordinarsi ed essere una squadra. Importante è la creazione di un Pof (Piano offerta formativa) abbastanza ricco, che si pone quasi in termini di sfida con l’identità e l’immagine di questa scuola.
«E’ una scuola che si conosce poco nel territorio ed ecco il motivo per cui abbiamo intitolato il nostro Pof Noi siamo qui, ma noi siamo qui sotto un duplice aspetto: non per stare fermi e statici in uno stesso punto ma per far sì che gli altri ci riconoscano, capiscano il nostro “esserci” nel territorio e per il territorio. Ci muoveremo con un percorso didattico e pedagogico per tessere relazioni costruttive che abbiano un profilo determinante nella formazione umana e culturale dei nostri alunni».
La scuola media è una piccola fetta di questa realtà scolastica, ci sono solo sette classi e il resto è caratterizzato da sezioni elementari. Spesso, più si va avanti con i gradi scolastici e meno i genitori sono presenti, ma il dirigente Aldisio non ha riscontrato nulla di ciò. Si sta cercando di coinvolgere le famiglie in varie iniziative, a partire dal prossimo 13 novembre organizzando una festa dell’autunno “Sapori di Sicilia”, che rientra nell’offerta formativa, in occasione anche della concomitante presenza in città di una delegazione di scuole partner provenienti dalla Germania e dall’Olanda per il progetto internazionale Comenius.
«Abbiamo dunque pensato ad una festa che rappresentasse un momento di condivisione con le famiglie. Stiamo anche considerando – conclude la preside – l’idea di dare loro la possibilità di frequentare laboratori pomeridiani insieme ai figli perché la scuola non è solo il luogo dove vengono depositati la mattina i bambini ma un posto dove si cresce insieme».
Autore : Greta Smecca
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