1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Settefarine, emblema del degrado e dell’abusivismo edilizio selvaggio
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 10/11/2013 messa in rete alle 15:10:28

Settefarine, emblema del degrado e dell’abusivismo edilizio selvaggio

È la roccaforte dell’abusivismo edilizio gelese. Si tratta di Settefarine, il vasto quartiere sito nella parte nord della città, in cui negli anni settanta, come conseguenza della crescita demografica dovuta all’insediamento industriale dell’Eni, e in mancanza di un piano regolatore, si costruì senza rispettare regole. Si può considerare nella maggior parte dei casi di abusivismo del bisogno, dove il diritto di avere una casa è stato confuso con il diritto a costruirsi una casa per se e anche per i figli.

Più di ventimila alloggi fabbricati senza autorizzazione, attaccati gli uni agli altri, uno dietro l’altro. Strade labirintiche da percorrere tra blocchi di tufo, alcuni di essi ancora senza finestre né infissi e con scheletri di ferro, fino perdersi in quei terreni incolti e abbandonati già parcellizzati ma in attesa di nuovo piano regolatore. Un quartiere che fino alla fine degli anni ottanta non aveva né fogne, né marciapiedi, né strade, né toponomastica e che ha ispirato nel ’94 la legge regionale sulla sanatoria edilizia per la prima casa, emanata dall’assessore al Territorio e ambiente Giovanni Burtone.

Oggi quell’ampio agglomerato di abitazione è definibile come quartiere dormitorio, senza grandi servizi, né negozi, lontano dagli interventi dell’amministrazione. «Questo quartiere – ci ha detto Angelo Zuppardo, ex presidente del comitato di quartiere – è la dimostrazione di come nella nostra città si viva peggio che negli anni ’50. Mancata gestione del verde pubblico, scarsa illuminazione e insufficienti negozi di prima necessità, come farmacie o generi alimentari, sono le caratteristiche di tale zona. I marciapiedi sono pieni di erbacce, ma nessuno viene a rimuoverle, la Ghelas si vede solo una volta l’anno. Fogliame e rifiuti vari ostruiscono le caditoie, con un danno incalcolabile durante le piogge. Ho da sempre segnalato tali disagi all’amministrazione, che raramente è intervenuta. Manca proprio il rispetto per il cittadino che è privato dei servizi fondamentali».

In effetti basta fare un giro, nella via Juvara, una delle più grandi del rione, che porta dritto dalla principale via Settefarine alla via Venezia, per vedere come accanto alle abitazioni e alla chiesa di San Sebastiano, vi siamo cumuli di fango, creati dalle recenti piogge, e rifiuti depositati nei terreni rimasti incolti, dove i maggiori controlli per l’osservanza delle norme edilizie, hanno impedito di costruire.

Campi abbandonati e deturpati, utilizzati dai bambini del quartiere come luogo di aggregazione. Il quartiere risulta dispersivo, con strade deserte, prive di vita dopo una certa ora. Popolato inizialmente da una classe principalmente operaia, nell’ultimo decennio l’ampio rione ha avuto una progressione culturale e sociale. Oggi è considerata una delle zone con più alto numero di abitanti, sarebbero circa quindici mila. E qualche residente si lamenta del comportamento di alcuni ragazzini che in mancanza di stimoli culturali, si lasciano andare in comportamenti socialmente distruttivi.

«Qui vi sono problemi di vivibilità quotidiana – ci ha riferito don Filippo Salerno, parroco della parrocchia di San Sebastiano – e gli interventi dell’amministrazione sono insufficienti, per la vastità dei bisogni e delle necessità del quartiere. Da otto anni portiamo avanti il progetto dell’oratorio che con ballo, calcio, ricamo e taglio aggrega una vasta fetta della popolazione. Al catechismo vi sono iscritti circa 500 bambini, e questa è la dimostrazione che quello di Settefarine è un quartiere abitato da giovani coppie, giovani che come il resto della città soffrono il dramma della disoccupazione».

Don Filippo, come altri residenti, ha voluto sottolineare la scarsità dell’illuminazione stradale, e parte della via Orcagna fruisce della luce della Chiesa. La parrocchia di San Sebastiano è stata inaugurata circa vent’anni fa, inizialmente le lezioni di catechismo venivano svolte da volontarie catechiste nelle loro abitazioni.

Oggi la chiesa, assieme alla posta e alle scuole di San Sebastiano, di Giovanni XXIII e all’Istituto comprensivo di via Fuentes, rappresentano i servizi del quartiere. La viabilità è uno dei problemi che richiede un intervento urgente da parte dell’amministrazione. Da quando il mercato settimanale è stato trasferito in quella zona, ogni martedì il traffico veicolare sulla s.p. 81 assume le sembianze di un corteo funebre, tenendo un intero quartiere bloccato.

«Bisogna trovare una soluzione alla lunga colonna di auto che si forma sulla via Settefarine – ha commentato Angelo Zuppardo – per non parlare dell’aria che si respira. Il fenomeno si evidenzia ancor di più quando i vigili a mezzogiorno lasciano la zona, a quel punto la situazione diventa ingestibile».

La scelta di inserire il mercato settimanale in quella che è la prosecuzione della via Settefarine, è lo scempio nello scempio e ha destato non poche polemiche da parte dei residenti, che lamentano la scarsa pulizia effettuata, dopo che i commercianti smontano le loro bancarelle, per non parlare della carenza dei servizi igienici, che vedono gli ambulanti a ricorrere a mezzi di fortuna per i loro bisogni. L’80 % della periferia è fuori legge e su 920 ordinanze di demolizioni, nessuna è mai stata eseguita. Nei tre condoni sono state circa 17mila su 77mila abitanti le richieste di sanatoria.

Negli ultimi anni Gela ha cercato di combattere contro la sua fama di capitale dell’abusivismo e l’amministrazione ha abbattuto di recente qualche immobile costruito senza autorizzazione. Certo non è facile eliminare gli orrori del passato, ma bisognerebbe intervenire per migliorare ciò che già è stato fatto, per far recuperare alla nostra città dignità nel campo urbanistico.


Autore : Filippa Antinoro

» Altri articoli di Filippa Antinoro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120