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notizia del 30/10/2006 messa in rete alle 14:58:31
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Tonino Collura: «La mia esperienza a servizio delle politiche del territorio»
Dal prossimo 1 novembre non svolgerò più le funzioni di General Manager dell’Ufficio Progetti Speciali della Provincia Regionale di Caltanissetta e di project manager del Pit 3. Ho infatti nei giorni scorsi rassegnato le mie dimissioni irrevocabili al Presidente della Provincia, Prof. Filippo Collura (foto a destra).
Queste le parole introduttive della lettera che l’architetto Tonino Collura (foto a sinistra) ha inviato la settimana scorsa al partneriato socio economico del territorio, con la quale ha comunicato di rassegnare l’incarico conferitogli anni addietro dal presidente della Provincia regionale di Caltanissetta Filippo Collura.
Anche se la notizia è piombata in città come fulmine a ciel sereno, già da qualche tempo circolavano voci su possibili incomprensioni tra il general manager e il presidente Collura. Con la stessa nota l’architetto Collura ha ringraziato il presidente della Provincia per la fiducia che gli aveva accordato e i suoi collaboratori per la collaborazione ottenuta nello svolgimento del suo ruolo e che, insieme alla struttura organizzativa della Provincia, ha consentito di gestire e realizzare progetti importanti per lo sviluppo economico del nostro territorio: il Contratto d’Area, il Pit 3 Comprensorio di Gela, il progetto Gelarisorse per l’internazionalizzazione delle Pmi del comprensorio, la formazione per le Pmi, il Progetto Pro.mo.s., i progetti formativi nelle scuole e tante altre iniziative.
Difficile leggere nelle parole del professionista le vere motivazioni del suo disimpegno. Anche se, stimolato dai giornalisti, cerca di spiegarne le ragioni non confermando né smentendo le voci di possibili divergenze su metodi e vedute con il presidente Collura. E così liquida tutto senza un minimo accenno di polemica, rimandandoci all’ultimo capoverso della sua lettera di dimissioni.
“Spero di poter proseguire in altre real-tà ed in altri contesti – conclude la sua lettera contenuta in una sola cartella – ad occuparmi dei temi dello sviluppo economico e delle risorse comunitarie, continuando a porre il mio lavoro e la mia esperienza al servizio della comunità locale”.
In una nostra intervista del 13 luglio 2002 dal titolo “l’enciclopedia dei sogni”, Tonino Collura delineava ed ipotizzava progetti per il 2006. Dalla piena utilizzazione delle risorse del contratto d’area di Gela, avviato per metà dei fondi assegnati, al Pit 3 Comprensorio di Gela da poco finanziato e in una fase di avvio, alla possibilità di utilizzare i fondi di agenda 2000 attraverso il Por Sicilia 2000/2006, all’esperienza di coordinatore e del patto Territoriale del Golfo al quale aveva precedentemente lavorato e lasciato finanziato.
Ricordiamo che chiedemmo all’architetto Collura di darci dei numeri. E numeri furono questi: possibilità di impiego di 100 milioni di euro per nuovi investimenti derivanti dal contratto d’area; 33 milioni di euro del Pit 3, le risorse del Por Sicilia per la formazione, le infrastrutture, l’agricoltura, le imprese e il tutto in un ragionamento che poneva la centro le potenzialità e le criticità di un territorio provinciale e in particolare quello del comprensorio sud dei comuni di Gela, Butera, Niscemi, Mazzarino.
Quei progetti, quei programmi, i ragionamenti raccontati in quell’intervista si sono in gran parte realizzati.
Insieme all’architetto Collura abbiamo fatto una sintesi dei progetti più significativi cui lui ha lavorato: i contratti d’area e i Pit.
“ Il contratto d’area – ci ha spiegato - ha impegnato tutte le risorse, anche se gli esiti e lo sviluppo si vedranno a consuntivo. L’importante insediamento del comune di Butera a cui si sono dedicate gran parte delle risorse della seconda fase da me diretta, risulta in fase di avvio e completamento (gruppo Zappalà, infrastrutture area Pip ). Il Pit 3 “Comprensorio di Gela” è entrato nella conoscenza comune, nelle scuole, nelle imprese, nei comuni. Si sono realizzate e sono in corso di realizzazione interventi formativi, progetti infrastrutturali importanti. Entro la fine del prossimo anno con queste risorse si realizzeranno progetti di infrastrutture culturali a Butera, il cine teatro dei Normanni a Mazzarino, il Centro culturale presso il collegio dei Gesuiti, il recupero della casa del Pescatore nel Biviere di Gela. Voglio ancora ricordare il progetto GelaRisorse per l’internazionalizzazione delle Pmi del comprensorio di Gela per ridare impulso al sistema economico del nostro territorio che vedrà protagoniste le nostre imprese nei mercati internazionali; il centro di ricerca della provincia di Caltanissetta per avviare un’esperienza che coniughi impresa e innovazione/ricerca nel campo dell’agroalimentare; il Pir, promosso dalla regione, per accompagnare i territori al rafforzamento competitivo del sistema economico e sociale che ha visto l’intera provincia ottenere un finanziamento cospicuo. Questi sono i percorsi che mi vengono alla mente, ci sono tanti altri progetti elaborati, presentati, che hanno sicuramente arricchito il sistema relazionale del partenariato e la capacità di utilizzo delle risorse comunitarie”.
Un patrimonio ed un eredità importate per il territorio, quella lasciata dall’architetto Collura, se si pensa al contesto difficile come quello nostro. Costituirà sicuramente il fondamento ed il perno per avviare nuove politiche di sviluppo, in vista della nuova programmazione che l’Europa ha, in questi giorni, definito e che, a partire dal 2007, vedrà il territorio in corsa per accaparrarsi nuove risorse e ulteriori progetti.
Ma oggi il territorio è pronto a “capire” la portata di questa eredità? E’ pronto a lavorare con strumenti comunitari che richiedono sempre di più conoscenze, professionalità, di difficile reperimento soprattutto se radicati nel territorio? La risposta la darà il tempo a venire.
Alla nostra insistenza su cosa farà l’architetto Collura nei prossimi mesi, ha risposto con la serenità che lo ha sempre contraddistinto affermando che “non è importante cosa personalmente farò, o dove andrò. Il problema è cosa farà questo territorio, se riuscirà a superare il guado, il bilico, lo spartiacque che esiste tra una condizione di ricchezza e povertà, tra sviluppo e stagnazione, tra responsabilità e superficialità della classe politica. Personalmente sto riorganizzando la mia vita professionale cercando nuove motivazioni per andare avanti”.
Chi è Tonino Collura
Laureato in architettura presso l’università di Palermo con 110/110 e lode, ha conseguito successivamente un Master post laurea in City Management “City Manager” delle pubbliche amministrazioni promosso dalla Facoltà di Architettura, Giurisprudenza ed Economia dell’Università degli Studi di Ferrara. Ha partecipato allo stage formativo per operatore comunitario realizzato a Bruxelles, ha partecipato al percorso di Alta Formazione per la competitività delle PA Summer school formez “Local Authorities In European Networking”, nell’ambito del progetto “dall’iter alle reti: realizzato dall’ Unisi.PA - Centro Universitario per l'Innovazione e la Qualità nelle Pubbliche Amministrazioni dell'Università di Siena, I e II Modulo.
Autore : Nello Lombardo
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