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notizia del 20/02/2005 messa in rete alle 14:48:46
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Presentato al Museo il libro di Giordani
Igino Giordani, uomo politico, giornalista, scrittore è stata ed è una delle figure più rappresentative del panorama culturale del novecento per il suo impegno al Parlamento, nella chiesa, nella società civile e nel focolare. Ed è proprio del movimento dei focolarini che si è discusso venerdì scorso presso il museo regionale di Gela, un movimento politico-religioso nato nel 1943 con Chiara Lubich a cui aderì anche Giordani, affascinato dalla “spiritualità comune” dall’idea di un vivere civile dove non è necessaria la guerra per giungere a condizioni di pace e fraternità. Punto di partenza del convegno è stato uno dei libri scritti da Igino Giordani, “L’inutilità della guerra” oggi, un libro pubblicato per la prima volta nel ’53 e riproposto a distanza di cinquantadue anni perché i temi trattati sono assolutamente attuali, tredici capitoli che racchiudono tutta la brutalità della guerra, in cui oltre agli interrogativi di sempre (a che serve la guerra? Quanto costa la guerra? È insanabile il conflitto?...), si cerca di dare una spiegazione ai pretesti delle irreparabili battaglie, alle fratture. Igino Giordani si addentra nei meandri del male e del bene affrontando “faccia a faccia” tutte le voci utopiche e realistiche, che stanno dentro e fuori dal coro e lo fa attraverso le sue conoscenze e l’insegnamento del movimento dei focolari, predicando in maniera chiara “la spiritualità dell’unità”.
“Ho subito accettato di programmare questo incontro per far conoscere alla nostra città questo “uomo delle beatitudini”come è stato definito Giordani e la realtà del focolare”. Così Ignazio Giudice presidente del centro di cultura e spiritualità “Salvatore Zuppardo” che ha organizzato l’incontro in collaborazione al movimento dei Focolarini, presente in Sicilia dagli anni ’50, con 34 mila associati.
Moderatrice della serata è stata la giornalista Francesca Cabibbo.
Fra i relatori l’avvocato Nino Gentile componente del Centro regionale del Mo-vimento politico per l’Unità che ha stilato il profilo di Giordani e della sua lunga carriera e l’assessore all’Istruzione Luciano Vullo. Emanuele Scicolone (Cgil) ha detto: “Mi sento testimone della storia presente, fatta di predicatori poco corretti, dove la testimonianza è merce nova. La guerra anche se preventiva è un crimine contro l’umanità”.
Il Sindaco Rosario Crocetta, analizzando diversi aspetti del testo, ha sottolineato “Se confrontiamo questo libro in piena guerra fredda ci accorgiamo del valore eversivo, se lo leggiamo adattandolo con le variabili del mondo contemporaneo, ci accorgiamo che le radici sono identiche cambiano solo i contendenti. La guerra è sempre inutile genitrice di disastri”.
Importante la presenza del Vescovo Mi-chele Pennisi, poiché l’argomento trattato ha tenuto in stretto contatto politica e religione. “Il tema della pace – ha detto – è da sempre centrale per l’umanità. La guerra nel terzo millennio non è scomparsa, questo libro è punto d’arrivo per la concezione della chiesa sulla pace e al contempo di partenza per l’atrocità dei conflitti”.
Il libro L’inutilità della guerra vuole non scordare il pensiero di Igino Giordani ma è anche un modo per commentare e denunciare l’inadeguatezza del sistema amministrativo che da sempre, a fronte degli schieramenti politici, attanaglia il mondo intero per via della mancata chiarezza sulla diffusione del bene comune.
Autore : Lorena Scimé
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