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notizia del 15/09/2013 messa in rete alle 14:32:59
L’ombelico esposto non scandalizza più nessuno
Il Comune di Gela vieta l’ingresso al palazzo di città “a chi indossa abiti succinti e poco consoni alla serietà istituzionale dell’Ente. In particolare l’ingresso è vietato agli utenti di entrambi i sessi e anche ai dipendenti in servizio vestiti con costume da bagno, zoccoli, infradito,
canottiera, o comunque indumenti che lasciano intravedere biancheria intima o parti intime del corpo”. (5 agosto 2013)
Ricordo che a Gela, nel 1964, il preside del liceo-ginnasio “Eschilo” di allora, prof. Nunzio Trainito (valente insegnante di matematica), vietò con una circolare agli studenti di recarsi in classe in blue-jeans, che in quell’anno erano di moda. La circolare venne appieno applicata e nessuno andò a scuola con i jeans. Direte: c’era a scuola, allora, più disciplina, che oggi è purtroppo quasi sparita…
Oggi negli istituti scolastici di Gela c’è qualche “richiamo ufficioso” a tal proposito, ma nessun particolare divieto di “ombelico” in classe. A Gela, popoloso centro di 80 mila abitanti, la moda è all’avanguardia; vivono tante belle ragazze, alcune delle quali sono arrivate sul palcoscenico di Salsomaggiore a rappresentare la bellezza siciliana alle elezioni di “Miss Italia”.
Nelle scuole di Gela non emergono disposizioni precise particolarmente liberatorie nei confronti delle scelte personali delle studentesse. I nostri dirigenti scolastici si appellano – è vero – al “comune senso del pudore”, o quantomeno al decoro della classe studentesca. E gli statuti scolastici non sembrano prestare un’attenzione particolare al tema dell’abbigliamento.
Non è tempo di scandalizzarsi se le ragazze oggi mettono in bella mostra l’ombelico e cioè quel sensuale e stuzzicante “tortellino”, che invece fece sdegnare il preside dell’istituto abruzzese. A Gela l’evoluzione della moda fa sì che le ragazze mostrino imperturbabili la fetta del fondoschiena, da cui emergono più o meno maliziosamente anche quel capo di biancheria che un tempo si diceva intima e che oggi si mostra senza timore alla luce del sole e agli… sguardi avidi dei giovanotti.
I genitori sono i primi ad avallare il permissivismo ai loro ragazzi. La prima a mostrare in pubblico l’ombelico è stata Raffaella Carrà, ballando in tv il “tuca-tuca”.
Autore : Gino Alabiso
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