1 2 3 4 5
Corriere di Gela | <i>Festival 4/</i> L’organizzatrice Venosta: «O si cresce o si chiude»
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 15/09/2013 messa in rete alle 14:28:50
Festival 4/ L’organizzatrice Venosta: «O si cresce o si chiude»

È stata fin dalla prima edizione del Festival del Golfo, l’elemento portante della manifestazione canora ideata dal marito Gaetano Lorefice. Daniela Venosta, mamma a tempo pieno fino a pochi anni fa, e con la grande passione per la lavorazione artigianale di borse e bigiotteria, che ha sempre considerato solo un hobby, ha da sempre condiviso la passione per la musica del marito, compositore di originale talento. Il Festival del Golfo rappresenta la realizzazione di un sogno del paroliere gelese, che si è concretizzato sette anni fa.

«Il Festival – ci ha detto Daniela Venosta – è il frutto dell’esperienza che mio marito ha maturato con la partecipazione a varie edizioni del Festival di Sanremo, e con la collaborazione artistica con il produttore musicale Enzo Miceli. Il progetto, nasce nel 2007 con la fondazione dell’associazione culturale Si Fa Sol Musica e ha sempre mirato alla valorizzazione di artisti e cantanti siciliani, riprendendo un vecchio festival che si svolgeva tra gli anni ’60 e ’70 nella sala Multiusi di Macchitella».

Un evento a metà tra spettacolo e concorso canoro, il Festival del Golfo è diventato anno dopo anno un appuntamento irrinunciabile di fine estate per il pubblico gelese, e ha visto alternarsi sul palco presentatori e giovani promesse.

«Il festival – ha aggiunto Daniela – è frutto dell’impegno di persone che lavorano intensamente. La manifestazione deve essere una vetrina, o cresciamo o ci fermiamo. Vorrei solo che la classe dirigente mantenesse le promesse che ha fatto durante la serata finale di quest’ultima edizione, e cioè portare la manifestazione al di là dei confini gelesi». Le novità di quest’anno sono state l’inserimento della categoria «Giovanissimi» (bambini fino a 14 anni), e la visione di filmati di denuncia sociale che nelle tre serate hanno trattato il tema della omofobia, della violenza sulle donne e della pedofilia.

«La comunicazione sociale era già stata inserita l’anno scorso con la visione di uno spot sull’uso del casco. Abbiamo dato spazio ad altri fenomeni che rappresentano una piaga e che richiedono una maggiore presa di coscienza».

«Vincere il Festival – ha concluso la Venosta – dà forti emozioni, ma mi piacerebbe che il vincitore potesse partecipare a dei tour, anche in ambito regionale, o di accedere direttamente alle finali di concorsi nazionali. Questo sarà possibile solo se il nostro festival avrà la possibilità di entrare in circuiti nazionale. Per verificarsi ciò occorre l’ap-poggio morale ed economico della pubblica amministrazione».


Autore : Filippa Antinoro

» Altri articoli di Filippa Antinoro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120