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notizia del 02/07/2004 messa in rete alle 14:18:48
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Annunciati nuovi investimenti per il miglioramento ambientale
Presentato giovedì scoro presso la Raffineria di Gela il progetto “Dall’Iso 14001 all’EMAS” che mira al miglioramento ambientale della Raffineria. Il piano troverà attuazione entro il 2005 è caratterizzato da una serie di interventi migliorativi e formativi e che si avvale di notevoli investimenti finanziari.
All’incontro sono intervenuti istituzioni locali e provinciali, il sindacato, l’assessore regionale all’Industria Marina Noè, gli onorevoli Morinello e Speziale, il senatore Ognibene, la Curia, società, Asi e rappresentanti del mondo imprenditoriale. A spiegare l’importanza progetto e la sua articolazione nel territorio, un modo nuovo di produrre e un nuovo metodo nell’approccio con l’abiente da parte dell’Eni, è stato il direttore generale della Divisione Refining and Marketing dell’Eni Angelo Mario Tamborrelli, seguito dal presidente ed amministratore delegato della Raffineria di Gela, ing. Giacomo Rispoli.
Il progetto ha come obiettivo il perseguimento di un ulteriore traguardo nell’impegno per l’ecocompatibilità delle proprie attività e nella trasparenza dei rapporti con il territorio, la registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme).
“Il progetto in questione – ha dichiarato il direttore generale della divisione Refining dell’Eni – ha la finalità di cambiare il modo di fare impresa, il nostro modo di interagire con chi opera e vive intorno all’impresa e all’interno dell’impresa. Esso si articola su 5 principi che rappresentano in un certo senso la nostra carta costituzionale, ai quali noio intendiamo ispirare la nostra attività quotidiana. Principi ai quali fa riferimento gli investimenti che realizziamo, per le scelte strategiche che facciamo, in sintesi per tutti i nostri comportamenti anche quelli quotidiani”.
Si tratta dello stadio avanzato del percorso di miglioramento ambientale iniziato nel 2000 con il riconoscimento della certificazione ambientale ISO 14001, che la Raffineria conta di raggiungere entro la fine del 2005, anno in cui verrà anche pubblicata la prima edizione della Dichiarazione ambientale. I primi interventi già programmati riguardano l’impianto di trattamento acque di falda (TAF), il piano di adeguamento dei fondi dei serbatoi, il completamento del trattamento dei fumi della centrale elettrica. Questi insieme ad altri interventi porteranno a impegnare risorse economiche per oltre 100 milioni di euro dal 2004 al 2007.
“Il fatto che si parta dalla Raffineria di Gela – ha affermato l’assessore regionale all’industria Marina Noè – per la certificazione Emas, è una certificazione che da tanto io vado affermando. Cioè la raffineria di Gela arriva anticipatamente a questi obiettivi di salvaguardia ambientale. Lo fece moltissimi anni fa inserendo l’im-pianto Snox nella raffineria per l’abbattimento degli inquinanti nell’atmosfera, continua a farlo oggi operando ingentissimi finanziamenti a tutela del’ambiente, mettendo al centro delle proprie politiche l’uomo e la salvaguardia ambientale. Credo che si stia facendo un grande passo avanti”.
L’impegno dell’Eni nel nostro territorio è stato salutato positivamente da tutti. A partire dal sindaco di Gela Rosario Crocetta, dal presidente della Provincia Filippo Collura, dal sindacato.
“L’industrializzazione non va esaltata – ci ha dichiarato Crocetta – né demonizzata. Dobbiamo pensare che viviamo in un territorio che deve vivere insieme con l’industria, agricoltura, turismo, pesca, che deve valorizzare tutte le proprie risorse ambientali. In questo quadro saluto positivamente il nuovo approccio fra territorio e ambiente da parte dell’Eni, che si traduce in una serie di interventi concreti. E’ il segno mutato di un atteggiamento che accompagna un modo nuovo di politica ambientale per quanto riguarda la regolarità degli appalti e la rigorosa applicazione della normativa antimafia. Credo che questo nuovo quadro deve portare sempre più a politiche di concertazioni nuove in cui ambientalisti, istituzioni, organizzazioni sindacali e aziende comincino a collaborare per il bene comune”.
La Raffineria di Gela ha già adottato volontariamente al proprio interno il sistema di gestione ambientale affiancandolo al sistema gestione della sicurezza per monitorare l’impatto ambientale delle attività industriali, promuoverne il miglioramento e comunicare all’esterno le proprie prestazioni ambientali. La Raffineria con una capacità di raffinazione di 5 milioni di tonnellate anno, costituisce un polo integrato a monte con la produzione di greggi pesanti dei vicini giacimenti siciliani dell’Eni e a valle con gli adiacenti impianti petrolchimici dell’Eni. L’impianto produce prodotti per autotrazione e per riscaldamento e semilavorati per la petrolchimica con un livello di conversione elevato che consente di minimizzare la resa in olio combustibile e semilavorati.
“E’ positivo che le aziende del gruppo Eni operino per saldare un gap che nel corso dei decenni – ha affermato l’on. Morinello – si è prodotto nel nostro territorio e che ha dato luogo al degrado ambientale e a manifestazioni patologiche che conosciamo. Sono investimenti che anticipano la legislazione nazionale, che possono permettere di attutire ma non di eliminare il danno che provocano all’ambiente. E’ positivo che la nuova direzione della Raffineria si presenti con questi progetti che consentiranno di imprimere una svolta nei rapporti tra ambiente e territorio”.
“All’insegna di questo clima rinnovato – ha affermato il presidente della Provincia Filippo Collura – credo che ci sia più fiducia nel rapporto che sta venendo fuori sempre più forte tra Raffineria e istituzioni. Siamo felici per ciò che la Raffineria di Gela sta mettendo in atto e vediamo che sono fatti concreti. Di fronte a questi fatti concreti non mancherà sicuramente il supporto da parte delle istituzioni e quindi del nostro. C’è la volontà di camminare insieme”.
Soddisfazione per il progetto Emas anche da parte del sindacato. Alessandro Piva della Filcea Cgil ha tenuto a sottolineare il cambiamento di rotta dell’azienda e con soddisfazione ricorda che questa svolta era frutto di un rapporto di collaborazione che si stava avviando fin da quattro anni fa tra sindacato e Raffineria.
“Con l’accordo e l’impostazione da noi data nel dicembre 2000 – ha aggiunto Pi-va – si è realizzata la possibilità di coniugare sviluppo produttivo e salvaguardia dell’ambiente. Questo atteggiamento aziendale, dei lavoratori e delle istituzioni, si concretizza nel progetto Emas. Con l’Emas si parte per raggiungere obiettivi di qualità ambientale e produttiva. Non è un punto di approdo, ma un punto di partenza per approdare a situazioni migliori. Siamo soddisfatti perché in questo periodo abbiamo lavorato e stiamo continuando a lavorare nelle trattative con l’azienda. Il fatto che l’Eni punta a raggiungere nel 2005 l’Emas a Gela, significa che tutti quelli che nel 2002 hanno criticato il sindacato di avere fatto l’accordo con la Raffineria, considerato un patto per chiudere Gela, sono stati smentiti. Quell’accordo è stato rispettato in toto. Tutte le occupazioni e investimenti previsti sono stati realizzati. Adesso arriva l’Emas, un percorso che a Gela potrà far sentire la raffineria come un pezzo importante e compatibile”.
Autore : Nello Lombardo
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