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notizia del 29/03/2008 messa in rete alle 14:14:01
La città vista dai giovani
Dopo oltre un mese dal lancio del primo sondaggio popolare a Gela ad opera del blog Gelacontro e dell'Associazione Vox Populi, finalmente possiamo divulgare i risultati. Raccogliere tutti i dati e catalogarli il più omogeneamente possibile non è stato facile. Ciò è stato dovuto al numero enorme e per certi versi inaspettato di partecipanti (1237 schede compilate!) e alla varietà di risposte ottenute.
Il primo risultato che salta all'occhio è l'età dei partecipanti, con il 75% sotto i 40 anni di età (43% sotto i 30) indice del fatto che il sondaggio è stato molto partecipato da "giovani adulti".
Al primo quesito ("Pensi che i giovani si possono realizzare sul nostro territorio?") il 75% ha risposto "NO", è questo è un indice del senso di sfiducia che si ha verso le risorse che il nostro territorio offre, alla quale sfiducia, purtroppo, ci siamo abituati..
Al secondo quesito (Pensi che la campagna per la legalità abbia oscurato altri problemi di Gela?") hanno risposto "SI" il 65%, segno evidente che si ritiene si siano trascurati altre problematiche non ancora risolte (acqua il 38%, viabilità il 30%, pulizia 11%, disoccupazione 8%, altro 10%).
Al terzo quesito riguardante i servizi mancanti o che non funzionano, i cittadini hanno individuato questi servizi nell'Acqua 38% (ancora acqua dunque!), Viabilità 24% (soprattutto trasporto urbano e strade dissestate), Polo Oncologico 20% (dalle risposte, sembra essere una priorità ormai), Biblioteche 9% (molti che hanno indicato questa risposta avevano un'età non superiore ai 30 anni), Assistenza Sanitaria 9% (parecchi invece quelli di mezza età che hanno indicato questa risposta), Spazi verdi 6% (la maggior parte che hanno dato questa risposta risiede a settefarine).
Al quarto quesito ("Cosa manca ai giovani secondo te?") il 75% si è diviso tra lavoro e circoli, segno evidente che vedono nella mancanza di circoli un impedimento quasi pari a quello della mancanza di lavoro. Ciò dovrebbe far riflettere e non poco i nostri amministratori. E se a questi si unisce il dato che un altro 13% ha indicato Strutture e Ludoteche, si capisce benissimo che non è più un problema secondario. I giovani chiedono più spazio per loro, dai circoli a strutture interamente dedicate a loro!
Al quinto quesito ("Ritieni siano soddisfacenti le nostre scuole?") il 75% ha risposto di "NO", indicando nelle strutture cadenti (35%), nella poco professionalità delle scuole (20%), i dati più rilevanti della loro poco funzionalità.
Al sesto quesito ("Da dove cominceresti a cambiare la nostra città?") il 53% si è diviso tra "incentivando il turismo" e "dando spazio a idee fresche", tracciando in qualche modo la "via maestra" da seguire per uno sviluppo serio del nostro territorio. Inoltre, ben il 42% ha risposto che comincerebbe a cambiare dalla classe politica! E' più che un messaggio verso i nostri politici…
Questo Sondaggio voleva avere lo scopo di ascoltare direttamente chi in questa città ci vive e ci lavora, chi ci studia e vi cerca lavoro, chi, con i propri voti, elegge una classe politica all'amministrazione comunale. Ci è sembrato giusto ascoltare tutti, di tutti i quartieri e di tutte le età per sapere direttamente da loro in cosa possiamo migliorare e come possiamo farlo. Indipendentemente dalla forma e dai criteri usati per la sua compilazione, si è trattato comunque della prima iniziativa del genere, di un esperimento ben riuscito, a giudicare dal numero di schede compilate (1237!). Sta ai nostri politici e ai nostri amministratori far tesoro delle opinioni di chi ha permesso loro di ricoprire la carica che oggi ricoprono.
Autore : Redazione Corriere
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