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notizia del 08/11/2009 messa in rete alle 14:13:51
Problemi seri per il nuovo centro commerciale
A giudicare dall'antefatto, l'inaugurazione in grande stile di un cantiere destinato a superare il degrado di una vasta area ricadente intorno all'arteria di transito per eccellenza della nostra città, ovvero via Venezia, si dovrebbe restare perplessi innanzi ai costanti “inconvenienti”, burocratici e normativi, prodottisi dal giorno del fatidico avvio dei lavori.
Tutti, fin dallo scorso aprile, erano disposti a scommettere sulla nascita di una struttura, a posteriori descritta da Giuseppe Burgio, amministratore delegato della società titolare della concessione edilizia, la Ho.pa.f. srl di Porto Empedocle, alla stregua di un ampio centro direzionale idoneo ad ospitare piccoli spazi commerciali: il primo cittadino, allora ancora in carica, Rosario Crocetta, i rappresentanti del sindacato, buona parte dei membri delle locali istituzioni, nessuno mancò al simbolico taglio del nastro, possibile fautore di un notevole rafforzamento dell'occupazione in favore delle maestranze gelesi.
A circa sette mesi da quegli eventi, però, ci si imbatte in un grande cantiere (la base d'asta dell'opera è pari a 7.912.745,73 euro), tratteggiato dagli inconfondibili segni dell'inizio dei lavori, fermo e privo di qualsiasi presenza di addetti.
Si tratta della principale conseguenza di un'ingarbugliata matassa iniziatasi ad arrotolare lo scorso 7 Maggio, data dell'ufficiale rilascio, in favore della Ho.pa.f. srl di Porto Empedocle, della concessione edilizia numero 26, necessaria per l'avvio dell'attività di costruzione affidata alla società Sogresal Costruzioni srl gestita da Salvatore Greco.
Ad un simile atto amministrativo il beneficiario doveva necessariamente rispondere con il versamento dei cosiddetti oneri di urbanizzazione, come indicato in una nota del 19 Marzo inoltrata dal settore comunale, “Edilizia Privata e Condono”, alla Ho.pa.f srl, fissati in un ammontare complessivo di 552.441,11 euro, la cui prima rata si attestava a 138.110,30 euro da versare al momento del rilascio della stessa autorizzazione.
Proprio questa ha ingenerato un processo burocratico conclusosi addirittura con l'assunzione del provvedimento di annullamento della concessione edilizia numero 26: il pagamento dovuto in favore del Comune di Gela, infatti, almeno in apparenza risultava regolarmente effettuato il 26 Aprile mediante bonifico on line, tanto da indurre il dirigente del settore a rilasciare, il 7 Maggio, il relativo benestare all’avvio dei lavori; ma il “colpo di scena” si inverava il 2 Luglio, quando, dopo minuziosi controlli informatici, si scopriva che la somma inerente la prima rata degli oneri di urbanizzazione non era mai stata accreditata in favore dell'ente comunale.
Quali motivi, allora, alla base di una così evidente discrasia tra il fax inviato dalla Ho.pa.f. srl, contenente copia del presunto versamento, ed il mancato incasso da parte dell'autorità concedente?
Il 13 Luglio la beneficiaria comunicava che l'inconveniente era derivato da un errore tecnico commesso dalla propria banca di riferimento, mentre voci interne all'amministrazione già parlavano di un bonifico falso, dichiarando, inoltre, di essere disposta ad ovviarvi entro un breve termine: volontà che comunque non impediva l'emissione di un'ordinanza comunale di sospensione in autotutela dell'autorizzazione.
Il termine ultimo per adempiere all'onere veniva individuato nella data del 13 Agosto, a sua volta decorso infruttuosamente, così da costringere il nuovo dirigente del settore, Renato Mauro, subentrato intanto a Giovanni Costa, a disporre l'annullamento della concessione edilizia numero 26, rilasciata alla società Ho.pa.f. Srl, mediante l'ordinanza numero 579 del 10 Settembre.
Il miraggio di un cantiere totalmente ispirato a criteri di regolarità e legalità, così, sembrava sgranarsi sempre più a causa di un “errore”, mai del tutto esplicitato nei minimi particolari, posto in essere, peraltro, da gruppi edili negli ultimi anni impegnati nel fronteggiare l'attacco condotto dalle organizzazioni criminali: sia Giuseppe Burgio, amministratore delegato della Ho.pa.f. srl, operante principalmente nel settore connesso alla grande distribuzione, che Salvatore Greco, responsabile della Sogresal Costruzioni srl, infatti, si sono distinti per essersi contrapposti, attraverso l'uso dell'efficace strumento della denuncia, alle richieste estorsive recapitategli da esponenti dei gruppi mafiosi dell'agrigentino.
Innanzi alla drastica decisione assunta dal settore comunale, “Edilizia Privata e Condono”, purtroppo destinata a colpire ancor più duramente i molti lavoratori assunti al fine della realizzazione del centro direzionale e commerciale, Giuseppe Burgio ha dovuto optare per l'unica soluzione praticabile, in presenza peraltro di un'attività di costruzione avviata: la presentazione di un'istanza di concessione edilizia in sanatoria, risalente all'1 Ottobre, con riferimento ai manufatti già realizzati, valutata positivamente il 6 Ottobre dalla competente Commissione Edilizia Comunale.
In tal modo il cantiere dovrebbe continuare a procedere, anche se attualmente vuoto, purché si proceda, inoltre, all'esecuzione dei necessari lavori tesi ad eliminare lo stato di pericolo del terreno circostante, possibile causa di frane, riscontrato nel corso di un'ispezione condotta dall'autorità comunale il 12 Ottobre.
Tra bonifici mai pervenuti ed il serio rischio di un'anticipata condizione di disoccupazione pendente sul capo di molti lavoratori, l'economia gelese procede su di una strada assai dissestata.
Autore : Rosario Cauchi
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