Corriere di Gela | I sosia dell'assessore Donegani

I sosia dell'assessore Donegani

L’immaginario collettivo è stato molto colpito, nell’ultimo anno, dalle notizie su Saddam Hussein, o meglio sul tipo di vita che conduceva quando era dittatore a Bagdad. Pare che Saddam avesse una ventina di sosia, che partecipavano al suo posto ad alcune manifestazioni per ridurre il rischio di attentati.
Molti giovani a Gela si sono convinti, questa estate, che l’assessore allo Spettacolo, Miguel Donegani (nella foto), debba avere tre o quattro sosia: la domanda ricorrente era “ma come fa ad essere dappertutto?” Si, perché con tre, quattro e qualche volta cinque appuntamenti giornalieri, Donegani riusciva a farsi vedere, anche brevemente, in ogni quartiere, sotto o sopra ogni palco, puntuale ad ogni appuntamento pubblico. E’ stato visto fare “spinning” (che poi sarebbe una sorta di pedalata da fermo) al lungomare, e contemporaneamente c’era chi giurava che fosse in piazza Roma, no, in piazza Umberto, ma che dico? Nel suo ufficio al Comune. E se qualcuno, per rari attimi, ne perdeva le tracce, niente paura: era sufficiente sintonizzarsi su una emittente televisiva locale per vederlo intervistato dalle 10 alle 20 volte al giorno.
Saddam è stato detronizzato, ma sarebbe stato molto interessato a conoscere il sistema usato dall’assessore gelese.
Comunque, Miguel “Saddam” Donegani ha lavorato con impegno e determinazione, e anche se non è ancora ben chiaro quanto sia costata l’Estate Gelese, nonostante qualche imprevisto il risultato è stato apprezzabile. Se tanto mi dà tanto, e se Crocetta ha fondato le sue fortune politiche sulla notorietà proveniente da spettacoli, sport e cultura, c’è da giurare che tra qualche anno Donegani potrà aspirare ad incarichi ancora più prestigiosi.

Da un assessore che ha il dono dell’ubiquità all’esatto opposto: i desaparecidos. Che a Gela sono i consiglieri del centrodestra, presi nel loro complesso e accompagnati dai loro dirigenti di partito. Tranne qualche “uscita” a titolo personale di Catalano e qualche altro, il centro destra ha rinunciato a fare una vera opposizione alla maggioranza di centrosinistra.
Troppi consiglieri e dirigenti del centro destra sono in una fase di “acquiescenza” nei confronti dell’amministrazione, probabilmente perchè ne ricavano qualche piccolo favore. Paradossalmente, le maggiori critiche, costruttive, all’amministrazione provengono da consiglieri del centrosinistra. Dove è finito Scaglione? Cosa fa il deputato Ventura da quattro mesi a questa parte? Chi si ricorda più di Alleanza Nazionale? E l’Udc fa parte della maggioranza o dell’opposizione? Quali progetti ha proposto il centro destra per incalzare la maggioranza?
Attenzione, non sono domande che si pone chi scrive, ma domande che si pongono giornalmente quei cittadini che hanno votato per Scaglione e che, dopo l’avvento di Crocetta, si sono sentiti traditi e abbandonati al proprio destino. Oltre tutto, una corretta opposizione è un elemento indispensabile per una corretta democrazia. In sua assenza, manca il dibattito politico e, spesso, lo stimolo a risolvere i problemi della città.

Autore : Giulio Cordaro

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