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notizia del 16/02/2003 messa in rete alle 13:59:53
Mariella Aiello Buscemi, tutta scuola, famiglia e volontariato
Talvolta le donne hanno fatto la storia, hanno condizionato il verificarsi di eventi, hanno contribuito a risolvere situazioni di crisi in tutti i settori della vita, sia esponendosi personalmente sia sostenendo, all’ombra, i loro uomini, vere artefici di strategie e tattiche vincenti.
Le storie di vita che saranno pubblicate raccontano di donne gelesi che, nella normalità della loro esistenza, danno un contributo alla crescita sociale, culturale, economica di questa città dai mille volti e dalle mille contraddizioni.
Mariella Aiello Buscemi è un’insegnante di Scienze Naturali al Commerciale Sturzo. Insegna da trenta anni e ritiene di essere fortunata perché svolge una attività che le piace, la fa sentire viva, attiva e ancora con tanta voglia di costruire di far di aiutare gli altri. Le piace insegnare perchè così garantito il confronto quotidiano con i giovani che definisce linfatizzante e il rapporto dinamico che ogni giorno instaura con loro la costringe, non solo come docente ma anche come persona e donna, a mettersi in discussione, in una condizione continua di sfida con se stessa, per superare i propri limiti paralizzanti onde adattarsi alla mutevolezza delle esigenze degli studenti, mantenere viva la loro attenzione; per proporsi in modo costruttivo e non imbucarsi nel vicolo cieco della monotonia che inevitabilmente conduce alla frustrazione.
La docente Aiello parla della relazione con i suoi alunni come di un rapporto di do ut des, un rapporto dinamico da cui lei trae entusiasmo per alimentare la sua voglia di fare ed aiutare a crescere .
La signora Aiello Buscemi è sposata, ha due figli già impegnati negli studi universitari e lei, dopo averli cresciuti tra mille difficoltà, si impegna ancor più nel sociale.
È presidentessa nonché fondatrice del Soroptimist, socia fondatrice dell’Airc, cura il settore Salute nell’istituto dove insegna. Ama leggere, soprattutto gli scrittori siciliani, perché lei ama tutto ciò che è siciliano. Scrive poesie, soprattutto in dialetto siciliano.
Ama viaggiare perché allarga gli orizzonti e perché ritiene fondamentale per la crescita culturale di una persona il confronto con altri popoli, altri costumi, tradizioni e usi. Altro hobby preparare dolci.
– Perché il suo impegno nel sociale?
"Ritengo che ognuno di noi debba, nei limiti delle proprie possibilità, spendersi per gli altri. Ho deciso di attivarmi nella lotta contro il tumore dopo la morte del mio amato padre ed ho fondato insieme ad altre socie il Comitato dell’Airc. Le finalità di questo Comitato sono quelle di promuovere campagne di sensibilizzazione di miglioramento della qualità della vita diffondendo informazioni sulla prevenzione dei tumori. Molte sono le iniziative promosse da questa associazione che vuole educare le donne gelesi e spingerle ad amarsi di più per far bene anche a chi sta loro vicino".
– Qual è la sua opera sociale nella scuola?
"Da anni mi occupo del settore salute e cerco di avvicinare i ragazzi alle problematiche afferenti la tutela della salute e così mi attivo al fine di far avvicinare gli studenti e i loro genitori ad associazioni come l’Adas, l’Ateg, il Sert etc. Qualche hanno fa conducemmo nella scuola una indagine destinata a raccogliere informazioni sulla incidenza della talassemia nel nostro territorio".
– Quali le finalità del Soroptimist?
"Il Soroptimist nasce a Gela sei anni fa. E’ una associazione di donne che si attivano in tutti i settori della vita quotidiana, economica, politica, sociale. Tra le sue finalità c’è la promozione dell’avanzamento della condizione femminile il riispetto dei diritti umani per tutti; l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace attraverso il buon volere, la comprensione e l’amicizia Universale. In questi anni il Soroptimist ha lavorato parecchio grazie anche alla interazione degli altri Clubs Service. Si pensi al progetto Agorà per favorire i contatti tra le istituzioni e la cittadinanza, le conferenze sulla cefalea e tiroide. Ma ancora le iniziative a tutela dei diritti dei minori. Una bella esperienza di solidarietà è quella che ci ha visto collaborare con la Cri gelese per la distribuzione di ben 120 pacchi destinati ai bambini terremotati di Santa Venerina e Milo proprio il 30 dicembre scorso. E poi il progetto di raccogliere in un volume le ricette di tutto il bacino del Mediterraneo. Progetti ne abbiamo, ma per realizzarli il più delle volte occorre l’aiuto delle Istituzioni politiche. Vorremmo fare sempre di più per migliorare le condizioni di vita della nostra città, cancellando le brutture e diffondendo l’amore per il bello. A tal proposito abbiamo anche valorizzato un giovane artista gelese Marco Claude che ha realizzato il murale donato al Centro trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele. Senza tralasciare i corsi di formazione di artigianato, baby sitter e lingua inglese che sono partiti il 29 gennaio scorso presso il Liceo Scientifico Vittorini e l’Istituto Tecnico Commerciale Sturzo".
– La sua attività extra familiare ha comportato trascuratezza della sua famiglia?
"No. Certo quando i miei figli erano piccoli la mia attività sociale non era così frenetica, ma devo riconoscere che grazie a mia madre che mi aiutava, ho iniziato delle esperienze che poi sono maturate nel tempo e che oggi, mi riempiono la vita facendomi sentire meno la lontananza dei miei figli che studiano in altre città. Tutte queste mie esperienze hanno anche arricchito e cementato il mio matrimonio, originando una complicità di intenti che mi appaga e mi fa guardare con serenità al futuro".
– Ha sogni nel cassetto?
"A dire il vero nella mia vita ho fatto tutto quello che ho voluto e vorrei continuare a fare quello che faccio. Sogno nel cassetto alla mia età? Ma sì, quello di continuare a viaggiare, ancora di più".
Autore : Graziana Cannadoro
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