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notizia del 22/11/2009 messa in rete alle 13:55:43
Rinnovo concessioni cimiteriali, soluzione tampone del Consiglio
I cittadini titolari dei loculi del cimitero monumentale di Caposoprano, non saranno più vessati d per via dell’ordinanza che il commissario Greco aveva emesso proprio nel giorno della ricorrenza dei defunti e con la quale intimava, pena la perdita della titolarità, a rinnovare la concessione trentennale dietro il pagamento di 1560 euro. Una determinazione obbligata , quella del commissario, in quanto ha dovuto applicare il regolamento esistente fin dal 1981 e mai modificato. Il provvedimento commissariale aveva innescato polemiche e preoccupazioni tra i cittadini, facendo registrare prese di posizioni sui giornali, sulle Tv e sulla radio da parte di tutti gli schieramenti politici, alcuni dei quali dirette contro il Commissario, ma tante altre contro il sindaco Crocetta e le amministrazioni di centro sinistra precedenti, ree di non avere mai modificato il regolamento di polizia funeraria. Si è parlato di vessazione, decisione ingiusta che non teneva conto del momento di crisi in cui si vive, della mancata attenzione verso le fasce più deboli. Accuse, che poi alla fine si sono ritorte sul consiglio stesso perché era sua competenza scrivere le nuove regole ma che non lo ha fatto mai. Insomma un bailamme che alla fine ha indotto alcuni consiglieri a chiedere la convocazione di una seduta monotematica con la partecipazione del Commissario Greco e decidere il da farsi. E così mercoledì 18 novembre si è riunito il consiglio (con molto ritardo in attesa dell’arrivo da Palermo del dott. Greco) e dopo un dibattito composto, ma anche con punte di polemica, ha adottato una decisione tampone. Alla richiesta di sospensione dell’ordinanza, proveniente con varie sfumature da parte di tutti gli schieramenti politici, il commissario ha detto a chiare lettere che era contrario e ne ha spiegato i motivi.
Non riteneva legittimo bloccare un provvedimento adottato in forza di un regolamento elaborato dall’organo consiliare. E’ stato più possibilista e pronto ad ogni forma di collaborazione se il consiglio avesse modificato il regolamento alla redazione del quale avrebbe potuto dare una mano. Tra l’altro in una bozza di documento programmatico fatta pervenire ai consiglieri aveva predisposto una traccia per regolamentare in maniera legittima e consona ai tempi attuali, il problema dei loculi cimiteriali, le tombe di famiglia e i monumentini, la programmazione delle sepolture nei due cimiteri, il rinnovo delle concessioni e le agevolazioni per le fasce deboli della popolazione. Solo a regolamento modificato avrebbe automaticamente revocato il suo provvedimento applicando le nuove norme. Dopo un dibattito chiarificatore, qualche sospensione e l’intervento del commissario che è apparso molto risentito per le accuse ingiustificate indirizzate alla sua persona da parte di qualche consigliere del centro destra, il consiglio all’unanimità ha preso una decisione tampone adottando un atto di indirizzo con cui ha chiesto al Commissario straordinario di sospendere l’esecutività dell’ordinanza nell’attesa che il civico consesso provveda entro l’anno alla modifica del regolamento mortuario. In sostanza, l’atto deliberativo sarà adottato nell’arco di una decina di giorni, in combinate riunioni tra ufficio di presidenza, commissario, capo settore e capigruppo, si elaboreranno le procedure idonee per arrivare alla modifica del regolamento con una seria programmazione e trovando una soluzione radicale del problema della carenza di loculi, salvaguardando le fasce deboli in fatto di tariffe, con la formulazione di un testo che tragga spunti dalla piattaforma programmatica predisposta dal commissario assieme al caposettore Renato Mauro.
A prendere per primo la parola è stato il consigliere del Pdl Lucio Greco. Ha esordito con una invettiva nei riguardi del sindaco Crocetta ritenuto incapace, negligente e superficiale nell’amministrare la città. Stigmatizzando il documento del commissario per essere stato pubblicato il giorno della commemorazione dei defunti, ha lanciato strali contro Crocetta che a suo giudizio non aveva i tioli per parla di ingiustizia del provvedimento sindacale in quanto era stato proprio lui ad avere programmato quell’atto prevedendo un introito nelle casse del Comune di oltre due milioni di euro. Tornando all’atto commissariale ritenendolo illegittimo per svariati motivi, ha invitato il commissario a sospenderlo per “provvedere a sanare le incongruenze rilevate e le violazioni dell’obbligo di comunicazione.nonchè valutare l’opportunità di concedee provvidenze particolari alle fasce deboli”.
Anche Fortunato Ferracane ha parlato di azione vessatoria ma ha anche invitato a non far demagogia. Qualche punto di polemica nei confronti del centro sinistra, ma poi la sua proposta di chiedere la sospensione del provvedimento e portare in tempi brevi il regolamento mortuario in aula apportandovi le dovute correzioni. Terenziano Di Stefano (Mpa) con riferimenti normativi ben documentati ha chiesto la sospensione del provvedimento commissariale e nel contempo l’esercizio del potere di revoca da parte dei cittadini che hanno sottoscritto il modulo commissariale che è una sorta di autodenuncia. L’indipendente Fabio Collorà ha incentrato il suo intervento sull’etica e sulla politica nel problema dei loculi. Ha auspicato un ripensamento da parte del commissario perché il cittadino non può continuare a subire. L’atto va revisionato per via dei suoi errori formali e sostanziali. “Si faccia il piano cimiteriale – ha detto Collorà – e venga notificato singolarmente ai cittadini. Chiedo che il consiglio faccia un atto di indirizzo verso il commissario perché venga annullato quell’atto illegale e immorale”. Paolo Cafà di DeS, con toni pacati ha invitato tutti ad essere meno elettoralistici e a non sparare nel mucchio. Ha difeso l’operato del commissario che a suo giudizio ha fatto il suo dovere mentre ha criticato chi ha amministrato la città nelle politiche cimiteriali. Infine una parola rassicurante per i cittadini e quindi la proposta di modificare il regolamento ormai obsoleto. Anche l’indipendente di sinistra Giovanna Cassarà si è dichiarata concorde sulle argomentazioni di Paolo Cafà. Ha manifestato numerose perplessità sul contenuto del provvedimento ritenendo che il commissario debba sospenderlo. Una frecciata al consigliere Greco che aveva lanciato accuse al centro sinistra criminalizzandolo ed infine l’appello al dottor Greco ad avere “un po’ di rispetto verso i morti e soprattutto nei confronti dei loro eredi che si trovano fuori dall’Italia senza che siano a conoscenza della procedura”.
Il liberale Grazio Tru-folo nel riconoscere la legittimità dell’intervento commissariale ha pensato anche lui di rassicurare i cittadini nel senso che le tariffe dovranno essere riviste, ed ha invitato il commissario a sospendere i termini. Il consigliere Enzo Cirignotta (Udc) ha chiesto la sospensione della determina commissariale, una conferenza dei capigruppo e la rielaborazione del regolamento tenendo conto delle fasce più deboli. Il consigliere Giuseppe Ventura (Pd) ha fatto una sorta di difesa d’ufficio del centro sinistra chiedendo infine l’annullamento del provvedimento. Gaetano Trainito (capogruppo Pdl) ha parlato del rischio che venga cancellata la storia di Gela in caso di revoca delle concessioni ed ha concluso il suo accorato intervento invocando la sospensione della determina commissariale.
Tre le mozioni approvate durante la seduta del question time di martedì 17 novembre. La prima riguarda la regolare applicazione della tassa sui rifiuti solidi urbani presso la Raffineria e le aree annesse. L’atto è stato proposto dal consigliere Giacomo Gulizzi. La seconda mozione approvata ha riguardato la destinazione di una parte dei proventi delle multe operate da polizia, carabinieri, guardia di finanza al territorio comunale per interventi sulla sicurezza. La delibera è stata proposta dai consiglieri Ferracane, Cirignotta, Gennuso e Ventura. La terza mozione è inerente la costituzione del consorzio del centro commerciale naturale denominato “Gela c’entro”.
Grande merito è stato riconosciuto da tutti i consiglieri a Giacomo Gulizzi per la sua ricerca e per essere giunto alla formulazione di una mozione che è stata approvata all’unanimità. Già sono partite
Le notifiche di Ici e Tarsu all’Eni che ha preannunciato di resistere e di opporsi. Non si sa se il Comune di Gela la spunterà con il colosso industriale quando viene invocata la parità di comportamento dell’Eni a Gela come nel resto d’Italia dove le tasse in questione vengono corrisposte ai Comuni interessati. Sembra che a Gela le cose siano diversamente. Pare che l’Eni provveda con una spesa che sfiora oltre cinque milioni annui a smaltire tutti i rifiuti compresi i rifiuti speciali. Senza entrare nel merito della questione controversa, c’è da dire che da un canto fa male la politica a scoprire ora in un clima preelettorale come far fare cassa al Comune, e dall’altro l’Eni potrebbe manifestare più amore verso un territorio.
Nella seduta del 16 novembre, con 22 voti favorevoli è passata la variazione al bilancio 2009. La manovra si è resa necessaria per rispondere alle esigenze del settore Servizi sociali. Servivano 110 mila euro per consentire soprattutto la prosecuzione dei servizi di trasporto disabili. Molti i consiglieri che hanno stigmatizzato l’assenza dei dirigenti di settore, circostanza che ha impedito di affrontare con cognizione di causa il piano strategico per la città.
Autore : Nello Lombardo
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