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Corriere di Gela | La Provincia fa accordi con le università siciliane
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notizia del 02/07/2011 messa in rete alle 13:35:49
La Provincia fa accordi con le università siciliane

Siglato venerdì 24 giugno scorso, presso la sede distaccata della provincia di piazza Roma, il protocollo d’intesa tra l’ente provinciale, la Regione Siciliana e l’Università di Catania per rendere operativo il laboratorio dell'Asi finanziato cinque anni fa con i fondi europei.

A sottoscrivere l’accordo il presidente della Provincia, on. Pino Federico, il direttore dello Sportello unico per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Agenda 21 e Amianto, Antonino Cuspilici, e il delegato del rettore per le Aree protette dell’Ateneo catanese, Angelo Messina, alla presenza del past-direttore del Cutgana, Concetto Amore, e dell’assessore provinciale all’Ambiente, Franco Giudice. Grande soddisfazione per l’intesa da parte del presidente della Provincia il quale ha evidenziato che “la struttura, già pronta nel 2008, diventerà operativa e si occuperà anche, grazie ad un progetto con l’assessorato regionale all’Agricoltura, di prodotti agricoli”.

Federico ha espresso forti apprezzamenti per l’Università di Catania, soggetto fondamentale ed il solo che avrebbe potuto sbloccare la situazione facendo funzionare il laboratorio di monitoraggio. Ha concluso affermando che mai come ora si richiede sinergia tra tutti.

Anche l’assessore Giudice ha dichiarato che la sigla del protocollo segna un momento che si tradurrà in un grande beneficio per la popolazione gelese. Ha parlato dei primi atti che verranno avviati tra cui una cartografia sulle criticità ambientali utile per gli studi scientifici ed anche per definire, monitorare e mitigare l’impatto delle attività industriali sull’ambiente e sulla salute dei gelesi.

“In questo laboratorio si farà ricerca e approfondimento delle attività relative all’inquinamento ambientale – ha detto Cuspilici – i dati del nodo gelese saranno poi inseriti nella rete composta dagli altri due nodi: quello di Priolo, dove sarà realizzato un laboratorio sulla tossicologia, e quello di Milazzo finalizzato allo studio socio-economico. I dati dei tre nodi consentiranno di trovare le soluzioni più adatte per mitigare l’inquinamento ambientale e soprattutto migliorare la salute dei residenti delle tre aree del Petrolchimico”.

Angelo Messina, delegato del rettore dell'Università di Catania alle Aree protette ha affermato che le tre università siciliane lavoreranno in sinergia per risolvere le criticità ambientali e sociali delle popolazioni in cui insistono i petrolchimici”.


Autore : Nello Lombardo

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