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notizia del 01/09/2012 messa in rete alle 13:23:36
L’opinione/ Fuori dagli schemi
Dopo anni e anni di tergiversazioni e di ripensamenti finalmente ho deciso di dare alle stampe un mio scritto nel quale contesto i dogmi del peccato originale e della Divina Ispirazione della Bibbia. L’ho fatto per ubbidire alla voce della mia coscienza che imperiosamente mi imponeva di scrivere prima di rendere l’anima a Dio, a quella coscienza cui spetta, secondo il pensiero di San Tommaso, il primato su qualsiasi autorità terrena compresa quella cattolica. Naturalmente non sono e non mi sento infallibile ed accetto fin d’ora tutte le contestazioni e tutti i dibattiti che qualcuno vorrà organizzare. Fondamentalmente nella Bibbia ci sono pagine sante e spiritualmente elevate, ma purtroppo ci sono anche pagine stupide e bestemmie inaccettabili dalla sana ragione umana e dal comune buonsenso. Non posso accettare il dogma del peccato originale perché per me è assurdo che Dio possa essere stato sconfitto dal demonio sua creatura.
Se vogliamo seguire il racconto biblico Dio creò il Paradiso Terrestre e vi collocò Adamo perché fosse eternamente felice e per questo gli diede il dono dell’immortalità. I teologi affermano anche che Adamo aveva perfino la grazia santificante. Ma ecco che interviene il demonio, creatura di Dio, che sconvolge e vanifica i divini disegni. Che figura ci fa Dio? Troppo meschina e inaccettabile. Inoltre Dio Onnipotente non riesce a sradicare il fantomatico albero della vita ed è costretto ad affidarne la custodia ad un drappello scelto di cherubini che per millenni devono essere rimasti a custodia di quell’albero. Viene tanto esaltata la figura di Abramo, ma come è possibile che Dio possa avergli chiesto il sacrificio del figlio Isacco rendendosi responsabile di un tentato omicidio? Inoltre Abramo per ben due volte induce la moglie alla prostituzione. E Sara, com’era suo diritto, non reagisce e non si ribella. E come può Dio avere ispirato Mosé ad emanare tutte quelle assurde e immorali sentenze di morte per gli omosessuali, per chi mangia il sangue, per chi non osserva il sabato, per il figlio ribelle e bevitore, per l’uomo presuntuoso, per il padrone del bue che ha ucciso un uomo etc.
Tra le leggi emanate da Mosé ce ne sono alcune che sono autentiche bestemmie contro la Divina Sapienza. Per questo mi meraviglia che Mosé appaia accanto a Gesù che si trasfigura sul monte Tabor. Secondo me la figura di Mosè risulta molto discutibile. Il culmine delle trasgressioni l’abbiamo con la figura di Elia il più grande dei profeti del Vecchio Testamento. Egli, dopo il miracolo del fuoco caduto dal cielo, sgozza allegramente ben 450 creature di Dio e lo fa nel nome di Dio. Si cerca invano nel sacro testo un qualsiasi cenno di disapprovazione dell’eccidio, anzi risulta evidente la sua esaltazione. Tante altre cose si potrebbero dire, ma mi fermo qui. Naturalmernte saranno in molti a scandalizzarsi per queste mie riflessioni, specialmente tutti quelli che hanno divinizzato la Bibbia. Io purtroppo ho un difetto: sono stato abituato a chiamare le cose col proprio nome e siccome queste per me sono stupidità e bestemmie le chiamo esattamente stupidità e bestemmie.
Autore : Antonio Corsello
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