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notizia del 01/09/2012 messa in rete alle 13:22:55
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Giuseppe Comunale, dagli Usa con... vigore
A La settimana di Saronno che lo intervistava nel marzo scorso aveva dichiarato che il suo grande sogno, giunto alla venerabile età di ottant’anni, era quello di andare ai mondiali di nuoto 2012 che si sono svolti nel giugno scorso. Si tratta del nostro concittadino Giuseppe Comunale (nella foto) trapiantato a Venegono Superiore nel varesotto, che non solo ha partecipato alla importante competizione, ma è riuscito anche a strappare ben due medaglie. Si è presentato con la squadra Master ’80 di Mozzate (Como) classificandosi, per la categoria 50 metri farfalla al decimo posto e per la categoria 200 metri misti al settimo posto. Alla gara che si è tenuta a Riccione vi hanno partecipato oltre novemila atleti provenienti da tutto il mondo. Alla categoria Master ottanta potevano partecipare atleti in età compresa fra 80 e 84 anni.
Il dottor Comunale è nato negli Stati Uniti ma si sente profondamente gelese.
Ancora ventenne ha partecipato come calciatore nelle squadre gelesi portandole a raggiungere splendidi risultati, stravincendo anche in tutte le gare di nuoto. Campione di rugby e di lotta greco romana quando era studente universitario a Catania. Andato via da Gela agli inizi degli anni cinquanta, ha lavorato nel nord presso diverse industrie chimiche come manager e attualmente gestisce un’azienda assieme ai figli.
– Dottor Comunale, tutti lo danno per cittadino gelese, è così?
«Sono nato in America ma mi sento di essere gelese al cento per cento».
– Perchè scelse di effettuare il servizio militare nell’esercito degli Stati Uniti?
«Mia madre era cittadina italiana e a un certo punto della sua vita si era trasferita negli Stati uniti, dove aveva studiato e impiantato una farmacia. Tornata in Italia si sposò con mio padre (maresciallo dei carabinieri Vincenzo Comunale – ndr). Una volta incinta di me desiderò che io nascessi in America. Allora i viaggi erano molto lunghi e in quelle condizioni mise a repentaglio la sua vita. Ricordo che da piccolo mi diceva sempre che le sarebbe piaciuto che io andassi negli Stati Uniti ed io assecondai quel suo desiderio, svolgendovi il servizio militare, studiando alla Cornell University dove mi sono laureato ed ottenuto un master e dove ho anche insegnato chimica agli studenti del primo anno di corso».
– Torniamo all’evento sportivo internazionale di cui lei è stato protagonista. Leggo su un giornale del nord che lei su oltre 9 mila partecipanti alle gare di nuoto si è classificato tra i primi dieci. Come è andata?
«Si. Mi sono classificato al settimo posto nei duecento metri misti ed all’ottavo posto nei cinquanta metri farfalla. Ciò che conta è partecipare e non essere arrivati settimo o ottavi. Devo dire che sono molto contento».
– Renzo Guglielmino parla di lei in due suoi libri e del suo vissuto sportivo. Vuole parlarcene?
«“Ho iniziato a fare sport quando a Gela non esisteva neppure. Prima di me ci sono stati tanti atleti molto più vecchi di me a Gela. Potrei nominare Fino Raniolo che giocava al calcio, Genovese, Incardona ed in particolare ricordo Maganuco, grande organizzatore e Paolo Cardillo che mi consentì di partecipare alle gare regionali di Palermo dove in tutte mi sono classificato al secondo posto».
– Lei è un ex allievo del liceo classico Eschilo di Gela, dove è ricordato nel secondo libro “Mnemai”. Un ricordo di quegli anni?
«Ho il ricordo di quando organizzammo uno sciopero perché ci mancava la palestra. Fu definito scriteriato e stupì molti. Siamo andati dal sindaco con una ristretta delegazione di studenti per avanzare le nostre richieste. Devo dire che quello sciopero servì a qualcosa perché la palestra venne fuori di lì a qualche mese. Poi da studente universitario partecipai a tante gare del Cus Catania di cui divenni anche dirigente ed organizzatore».
Autore : Nello Lombardo
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