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notizia del 17/09/2006 messa in rete alle 13:09:40
Icona del calcio gelese
E’ spirato, come una vecchia quercia, il cavaliere Vincenzo Maganuco, il pioniere del calcio gelese. Aveva 93 anni, compiuti nello stesso giorno in cui ha lasciato la vita terrena. Era considerato il simbolo dello sport calcistico gelese.
Maganuco nacque ad Acate il 9 settembre del 1913 ed era venuto a Gela nel 1937, perché suo padre era stato nominato capufficio postale nella nostra città.
Da studente aveva partecipato a diverse gare nel campo sportivo attiguo al palazzo “Pignatelli”, dove era allocato il Ginnasio-Liceo, distinguendosi in alcuni tornei.
Nel 1939-40 e cioè prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, con abile manovra diplomatica fece acquistare dal Comune, con una modesta cifra (la sovvenzione era regionale) l’attuale campo sportivo “Vincenzo Presti”.
Venne nominato presidente della locale squadra di calcio e seppe preparare una squadra che si fece onore in diverse competizioni sportive nei campi siciliani.
Lo sport del calcio contagiò subito oltre seimila tifosi, che seguivano la squadra del cuore anche nelle partite esterne.
Il periodo in cui l’U.B. Gela venne gestita da Maganuco fu il momento d’oro del calcio locale. La squadra giallorossa, che Maganuco portò in IVª serie, era composta da validi elementi: Carbone, Regalino, Oselladoro, Cardilla, Molon, Bettelli, Curto, Pistria, Lombardo, Bagni, Martino.
Uno sportivo simpaticissimo di quell’epoca fu Paolo Cardilla, che divertiva tutti con la sue battute. La tifoseria, che inizialmente contava seimila iscritti, aumentò di numero.
Maganuco, che teneva le redini del calcio gelese, era guardato da tutti con rispetto e ammirazione ed era considerato quasi un’icona dello sport, non soltanto a Gela. In IVª serie il Gela rimase però un solo anno, perché Maganuco lasciò la presidenza per impegni di lavoro. Successivamente Maganuco venne rieletto e riportò, con carattere tenace la squadra in quarta serie. Per i suoi successi sportivi, al Cavaliere Vincenzo Maganuco venne assegnata la laurea in Economia e Commercio da parte dell’associazione Intercambi Italo-Usa di Los Angeles. Il suo appartamento è rimasto ricco di coppe, di targhe, di diplomi e di tante foto di giocatori.
La morte di Vincenzo Maganuco lascia dolore e lutto nella tifoseria gelese che lo stimava tanto. Sentite condoglianze alla moglie Iole Mangione.
Nella foto sotto, Maganuco in panchina
con il tecnico Caramanno , esonerato nel corso del campionato di Promozione 72-73, vinto dopo lo spareggio a Barcellona contro l’Alcamo
Autore : Gino Alabiso
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