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notizia del 20/09/2010 messa in rete alle 13:09:30
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Opere pubbliche incompiute, rotatorie senza fine
Il primato in termini di sicurezza stradale certamente non appartiene alla Sicilia, è cosa nota. Non è sempre noto invece, come spesso e volentieri questioni di sicurezza diventino affari di secondo piano o peggio ancora finiscano nel dimenticatoio.
Un tema piuttosto delicato soprattutto se non si tratta del progettino di un parco sul quale passeggiare, ma di strade sulla quale si viaggia ad alta velocità. Il problema che non riguarda solo Gela, viene spesso poco citato persino nelle campagne elettorali. Forse è ritenuto uno dei punti meno rilevante?
E’ invece lo è se la posta in gioco è l’incolumità dei cittadini. Con ottime probabilità, stilando una classifica in termini di sicurezza stradale, la nostra regione è molto vicina all’ultimo posto. Non si tratta purtroppo, ne di congetture ne di supposizioni ipotetiche, bensì di prove. Quando a stabilirlo sono i dati, le cose cambiano. La lista delle vittime della strada si allunga giorno dopo giorno, e risulta impossibile ignorarla.
Bilanci che rattristano, simili più ai bollettini di una guerra infinita. Fa rabbia pensare che parte di queste vittime perde la vita perché sta percorrendo una strada probabilmente non conforme ai dettami di legge. Non si tratta ne di guida spericolata o di limiti di velocità fuori dalla norma. Non c’è da meravigliarsi se le condizioni in cui versano le strade, sono pietose. Gli agenti atmosferici certo non aiutano, ma la domanda sorge spontanea. Se una pioggerella distrugge il manto stradale in un battito di ciglia, è possibile che i lavori non siano stati eseguiti proprio a regola d’arte?
Poco male se strade urbane ed extraurbane non finissero per diventare delle vere e proprie trappole mortali, pronte ad inghiottire gli ignari automobilisti. E se vogliamo dirla tutta i punti sul quale interrogarsi non sono finiti. Chissà per quale assurda ragione tutti i progetti, tutto quello che a Gela sa di buono finisce per trasformarsi in una insormontabile questione?
L’elenco delle vittime sulla S.s 117 bis Centrale Sicula che collega Catania a Gela, è fin troppo lungo. Riflettendoci bene, a chi non è capitato di percorrerla in macchina e di notare fiori o striscioni posti ai margini della carreggiata?
Come sempre si parla tanto, si dibatte sulla questione sicurezza stradale, e nel frattempo qualcuno ne fa le spese. La rotatoria in questione nei pressi dell’abitato di Gela è permanente da un tempo indefinito. Intenti positivi, ma cosa succede dopo rimane un mistero e troppi dettagli finiscono per passare in secondo piano. Dettagli non trascurabili, che irrimediabilmente diventano le cause primarie di incidente. Certo è che l’Anas non ha tutti i torti. Non c’è rotatoria possibile senza l’installazione dell’impianto di illuminazione.
Sul caso rotatoria pare che a farsi attendere sia l’Enel, società che dovrebbe in tempi celeri completare gli impianti delle quattro rotatorie della 117 bis.
Per fare luce sullo svolgimento dei lavori il Dott. Mario Avagliano, capo ufficio stampa Anas, ci ha gentilmente informato su come sono andate le cose.
– Come mai così tanto tempo per il completamento dei lavori?
«Sulla strada statale 117 bis sono in corso i lavori per il completamento di quattro rotatorie a ridosso dell'abitato di Gela. La sospensione dei lavori prima delle vacanze estive è dovuta ai mancati allacci elettrici e alle relative installazioni quali contatori, quadri elettrici, ecc…da parte dell’Enel».
– Come ha provveduto l’ente in tal senso?
«L’Anas ha più volte inoltrato all’Enel la richiesta di ultimare i lavori, informando la Prefettura di Caltanissetta. Il Comune di Gela, nella persona dell’assessore all’Urbanistica, avv. D'Aleo, è stato informato dei fatti».
– Che tempi si prevedono per la conclusione?
«Solamente la scorsa settimana l’Enel ha completato i propri interventi su due delle quattro rotatorie. L’Anas di conseguenza, ha disposto la ripresa dei lavori, una per il 16 e una per il 21 settembre prossimo».
Quando si tratta di garantire l’incolumità dei cittadini, si sa, non ci sono tempi che tengano. Il tratto in questione, quotidianamente attraversato da migliaia di automobilisti lo rende ancor più a rischio. La necessità di realizzare una rotatoria nei pressi di Gela nasce proprio dall’esigenza di limitare e rallentare il traffico veicolare. E’ ancora circondata dalle transenne, senza impianti e senza alcuna utilità.
I dati forniti dall’Anas mostrano che sono attualmente in corso 6 lavori sulla 117 bis.
Se il rallentamento dei lavori dipende dall’Enel, ci sembra corretto sentire l’altra parte interessata. Luigi di Fiore, responsabile dell’Ufficio stampa Enel ci fa il punto della situazione.
«In merito alle rotatorie sulla S.s 117 bis nei pressi dell’abitato di Gela, due sono quelle attivate dall’Enel lo scorso 30 luglio. La terza invece – afferma il responsabile dell’Ufficio stampa – è stata attivata lo scorso 11 agosto».
– Come mai tante lungaggini da parte dell’Enel?
«Per attivare le forniture si è resa necessaria l’attesa della comunicazione da parte dell’Anas per il completamento delle opere, quali la predisposizione delle cassette porta contatori. Chiaramente i tecnici Enel hanno attivato i gruppi di misura, ma il compito di alimentare i vari punti luce compete all’Anas».
– E adesso come si procederà?
«Per quanto riguarda la quarta fornitura, invece, nel mese di agosto è stato emesso un nuovo preventivo in quanto il precedente era scaduto. Attendiamo di acquisire tutta la documentazione. Successivamente i tecnici Enel provvederanno ad attivare la fornitura nel minor tempo possibile».
Finale della vicenda?
E’ molto probabile che le comunicazioni fra Anas e Enel non siano avvenute in modo tempestivo, tanto da far scadere il preventivo di spesa di una delle opere. Non c’è una data precisa che garantisca il completamento dei lavori, se non le dichiarazioni delle parti interessate di concludere al più presto. Non resta altro che attendere un finale. Speriamo almeno che i tempi di conclusione dei lavori non siano più lunghi di quelli già trascorsi.
Autore : Martina La Gristina
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