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notizia del 24/07/2007 messa in rete alle 01:30:10
Salvi i clandestini sbarcati a Gela
Sono stati soccorsi dalla Guardia costiera di Gela i 29 extracomunitari sbarcati, martedì scorso, sulle coste del litorale gelese. Intorno alle 15,30, al largo di Gela, è stata intercettata dal mezzo nautico della Guardia Costiera, durante i normali controlli legati all’operazione “Mare sicuro 2007”, un’imbarcazione in vetroresina di 5 metri con 29 clandestini a bordo di cui 3 bambini e 2 donne, probabilmente cittadini eritrei.
Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal comandante della Capitaneria di porto di Gela, comandante Raffaele Macauda, che ha disposto l’uscita della dipendente motovedetta Sar Cp 860.
L’imbarcazione, in precarie condizioni di stabilità è stata assistita e scortata fino al porto rifugio di Gela dove si è proceduto a far sbarcare, in sicurezza, le 29 persone, prestando loro le prime cure.
Continua intanto l’attività di controllo della Capitaneria di Porto svolta, innanzitutto, in modo da prevenire tutti i comportamenti che potrebbero arrecare un pericolo alle attività balneari. L’assidua presenza di personale della Capitaneria lungo le spiagge garantisce anche una costante fonte di informazioni per gli utenti che molte volte commettono comportamenti illeciti per la non conoscenza delle regole. La Capitaneria di porto raccomanda, ai sensi del Codice della Nautica da Diporto, che tutte le unità dotate di motore (principale o ausiliario) devono essere assicurate per responsabilità civile verso i terzi.
Sempre nell’ambito delle attività di tutela ambientale e di vigilanza demaniale della Capitaneria di porto volte a prevenire fenomeni analoghi a quello occorso nei mesi scorsi al Lido La Conchiglia, per la tutela dei bagnanti e la libera e sicura fruizione delle spiagge del litorale gelese, grazie al sopralluogo avvenuto su iniziativa della Capitaneria, nei giorni scorsi, l’Assessorato regionale al territorio e ambiente ha dato formale incarico al genio civile di Caltanissetta di predisporre apposita perizia tecnica, comprensiva del computo metrico estimativo, inerente la demolizione della struttura, ritenuta non recuperabile.
In linea con le scelte strategiche operate dal corpo delle capitanerie di porto, il Comando di Gela, martedì scorso, ha indetto una riunione al fine di coordinare tutte le forze di polizia presenti nel territorio che concorrono nelle attività di vigilanza in materia di pesca marittima, di tutela dell’ambiente marino e della sicurezza alimentare sui prodotti ittici.
Alla riunione, alla quale hanno partecipato due funzionari della polizia di stato e il presidente della Fipe Confcommercio, Rocco Pardo, è stata illustrata la normativa in materia di pesca marittima e le competenze degli organi di vigilanza. Particolare attenzione è stata posta sulle norme relative all’etichettatura e sui controlli sanitari che possono essere effettuati sui prodotti ittici.
La Capitanieria di porto, nell’ambito della propria giurisdizione, impiegherà la dipendente motovedetta Cp860, i mezzi nautici minori e le unità mobili in servizio a terra.
Autore : Eleonora Cerro
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