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notizia del 14/11/2010 messa in rete alle 13:00:29
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Legambiente promuove il Comune di Gela per il Piano contro i rischi idrogeologici
Legambiente ha presentato il rapporto “Ecosistema rischio 2010”, vizi e virtù delle amministrazioni siciliane sul fronte della prevenzione del rischio idrogeologico sono stati attentamente analizzati e valutati. Tra le sorprese positive, proprio Gela: in grado di conseguire un punteggio pari a sette in una classifica che, però, non ha visto nessun comune siciliano raggiungere l'assoluto merito.
Stando ai dati, il 50% dei comuni della regione ha predisposto un piano per la prevenzione, ma solo il 36% di questi lo ha aggiornato nell'ultimo biennio.
“Il nostro piano di protezione civile – dichiara l'assessore delegato Orazio Rinelli (nella foto) – non si limita solo al rischio idrogeologico, poiché abbraccia tutti quei fattori legati alla presenza industriale in città e al fenomeno dell'erosione delle coste”.
Nonostante le positive indicazioni presenti nel rapporto redatto da Legambiente, l'assessore di Italia dei Valori precisa che “quello del Comune di Gela è un piano tra i migliori in circolazione, grazie anche al lavoro svolto dall'equipe diretta dall'ingegnere Capizzello, oramai completo ma non ancora esecutivo”.
Gela rimane un centro ad elevato rischio, come dimostrato dalle conseguenze prodotte dalle forti piogge dello scorso 3 settembre.
“In quel caso – precisa Rinelli – abbiamo cercato di attivarci all'istante, in appena 48 ore abbiamo attenuato tutte le conseguenze del nubifragio, al punto da consentire il regolare svolgimento della festa patronale”.
L'assessore non nega che quelle piogge rappresentarono un importante campanello d'allarme. A Gela, però, nonostante la fragilità di un territorio per anni abbandonato all'incuria, anche istituzionale, si continua a costruire.
Tra le aree più a rischio, la bretella Borsellino. Una via di transito essenziale, recentemente chiusa per l'avvio di lavori di manutenzione.
“Abbiamo deciso di partire con gli interventi – aggiunge Rinelli – perché vi sono urgenze, impellento, in primis la salvaguardia dell'incolumità degli automobilisti ed in ogni caso queste manutenzioni si legano all'opera, più ampia, di messa in sicurezza dell'intera area”.
Ma un punto della città già caratterizzato da una forte instabilità idrogeologica può ancora permettersi di ospitare nuove costruzioni?
“Non sono un tecnico – ammette Rinelli – è evidente che tutta quella zona deve essere consolidata e lo stesso piano di protezione civile prevede il raggiungimento di quest'obiettivo, detto questo, se le concessioni per costruire proprio in quell'area sono state rilasciate significa che i tecnici comunali hanno ritenuto che le stesse non avrebbero inciso negativamente”.
Il territorio gelese, per ammissione dello stesso assessore, verrà tutelato facendo leva sulle responsabilità d'intervento di altre entità, da Caltqua all'Anas. “Tutti devono assolvere i compiti fissati da contratti ed accordi – continua Rinelli – altrimenti non potranno compiersi particolari miglioramenti, certamente i dati forniti da Legambiente ci spronano ad andare avanti nella direzione intrapresa”.
Autore : Rosario Cauchi
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