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notizia del 23/09/2008 messa in rete alle 12:47:08
Un giardino dedicato a don Pino Puglisi
Il quindicesimo anniversario della morte di don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia nel quartiere palermitano di Brancaccio, è stato celebrato a Gela con l’inaugurazione di un giardino a lui dedicato che simboleggi l’impegno della società civile nell’emergenza educativa. La manifestazione si è svolta martedì 16 settembre presso l’area verde adiacente alla Casa del Volontariato della città che raccoglie oltre 30 associazioni, ognuna delle quali ha investito in questo progetto formativo e viene rappresentata da un alberello che ne assume il nome. “La nascita di questo piccolo parco – ha dichiarato Enzo Madonia, portavoce della Rete del Volontariato di Gela e presidente del Movi – intende testimoniare l’impegno di uomini e donne di buona volontà che lavorano ogni giorno per il riscatto e il futuro della città”. Sono stati giovani volontari delle associazioni cittadine a realizzare questo modesto spazio verde, destinato anche a momenti di aggregazione, in occasione dei campi estivi del mese di luglio. Ciò dimostra che i ragazzi e i bambini hanno esigenza di crearsi luoghi di svago e di ritrovo lontano dalla strada. Il giardino della solidarietà è stato benedetto da mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina, il quale ha lodato l’iniziativa e ha auspicato che l’evento non rimanga un caso isolato ma sia piuttosto la garanzia di un’intensa attività educativa. “Padre Puglisi - ha affermato il vescovo Pennisi – è stato un sorridente e determinato testimone di Cristo il cui messaggio di non-violenza e legalità è sempre attuale”. Presente alla cerimonia anche don Giuseppe Fausciana, responsabile diocesano della Pastorale Giovanile, che si adopera costantemente per la formazione dei giovani di Gela. ”La mafia - ha detto don Fausciana - è l’elemento distruttivo della civiltà e del progresso di una città. Perciò è fondamentale che i nostri ragazzi conoscano e si ispirino a un esempio concreto di lotta all’illegalità quale è stato Padre Puglisi”. Di fronte alla disoccupazione, alla criminalità e a tutti i problemi sociali di un territorio, le giovani generazioni devono, infatti, abbandonare la via della sopraffazione e della prepotenza per imboccare invece quella del rispetto delle regole e del prossimo. Dopo l’inaugurazione del giardino, le associazioni di volontariato insieme con amministratori, operatori economici e politici hanno organizzato una conferenza sul tema “Gela: una città per crescere. Strategie strumenti e risorse per educare alla cittadinanza”. Lirio Conti, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela, Lillo Speziale, Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Ferdinando Siringo, presidente regionale del CeSVoP e diversi esponenti politici della città hanno descritto la figura di don Puglisi sottolineando il ruolo fondamentale del volontariato nell’ambito dell’educazione giovanile. L’iniziativa, oltre che promossa da una rete di trenta associazioni di volontariato, è stata sostenuta dal CeSVoP e coordinata dal MoVI cittadino.
Autore : Anastasia Virgadaula
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